Una ‘manina’ anonima al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) sta provando a boicottare i sussidi per la conversione al biologico, nel Piano Strategico Nazionale per la Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027.
Gli esperti di una rete di associazioni che promuovono la transizione ecologica in agricoltura (1) hanno però scoperto il vergognoso inganno e chiedono al ministro Francesco Lollobrigida di porvi immediato rimedio, con una lettera aperta (All.). #VanghePulite.
1) PAC 2023-2027, Piano Strategico Nazionale. Premessa
Il Piano Strategico Nazionale (PSR) per l’attuazione della PAC 2023-2027, si ricorda, venne a suo tempo presentato dall’ex-ministro Stefano Patuanelli. Su indicazioni del ‘capo dei capi’ di Coldiretti, secondo quanto affermato dallo stesso Vincenzo Gesmundo. (2) Non stupisce quindi che gli € 2,8 miliardi di finanziamenti dedicati alla M2C1 (Agricoltura sostenibile) fossero destinati in prevalenza alla costruzione di parchi ‘agri’-solari (€ 1,5 miliardi), oltreché alla logistica (€ 0,8 miliardi) e a ‘innovazione e meccanizzazione’ (€0,5 miliardi).
La Commissione europea aveva perciò bocciato tale piano, annotando altresì la sua ‘scarsa trasparenza’. Oltre alla carenza di risorse a favore dei piccoli produttori agricoli (sebbene l’84% delle imprese agricole italiane siano individuali, il 60,5% prive di dipendenti. V. nota 3), dei giovani e delle aree rurali svantaggiate. (4) Il ministro Francesco Lollobrigida è dovuto così correre ai ripari, per correggere gli abomini del suo predecessore e raccogliere infine l’approvazione di Bruxelles, il 2.12.22. (5)
2) Boicottaggio della conversione all’agricoltura biologica
Il ministro Francesco Lollobrigida non poteva però certo immaginare l’infedeltà di qualche bieco funzionario del suo dicastero. Una ‘manina anonima’ ha infatti alterato poche parole – in un documento di 3.654 pagine, qual è appunto la versione appena approvata del Piano Strategico Nazionale per la PAC 2023-2027 (6) – per bloccare i finanziamenti destinati alla conversione dell’agricoltura al sistema biologico. In barba agli obiettivi politici concordati a livello UE.
Lo stratagemma diabolico altera i criteri di ammissibilità ai finanziamenti Bio per l’Azione SRA 29.1 (Conversione all’agricoltura biologica). Prescrivendo alle aziende agricole che intendano accedere ai finanziamenti per la conversione al bio (risorse permettendo, dal 2023 in avanti) di notificare entro il 31 dicembre 2022 – cioè domani – l’iscrizione delle superfici ‘in conversione’ nel sistema di controllo, a pena di decadenza. Con un mese di anticipo rispetto al termine del 31 gennaio di ogni anno, prefissato nella precedente versione del PSR (v. All.).
3) Transizione ecologica in agricoltura, il danno e la beffa
La transizione ecologica in agricoltura, già colpita dal danno delle risorse invariate a favore del biologico, subisce così l’ulteriore beffa di un termine impossibile, guarda caso non previsto per la c.d. ‘produzione integrata’ (7,8).
In poche settimane dalla pubblicazione di un PSR la cui lettura richiede 36 giorni di tempo (a un ritmo di 100 pagine al giorno) gli agricoltori dovrebbero programmare all’istante la conversione di una o più particelle all’agricoltura biologica.
Impossibile, a maggior ragione in quelle Regioni che non hanno ancora aperto i bandi per il bio (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Provincia di Bolzano, Toscana, Umbria, Marche e Puglia).
4) Appello al ministro Francesco Lollobrigida
Non è chiaro se l’alterazione del documento sia un errore materiale o la fattispecie materiale di un abuso d’ufficio (codice penale, articolo 323. La questione verrà semmai approfondita nelle competenti sedi).
È indispensabile in ogni caso che il ministro Francesco Lollobrigida ne ordini l’immediata correzione, prevedendo termini congrui rispetto all’apertura dei bandi regionali per l’agricoltura biologica.
Dario Dongo
ALLEGATO. Lettera aperta al ministro Francesco Lollobrigida, 29.12.22
Note
(1) I firmatari della lettera aperta in Allegato:
– Mario Apicella, Biodistretto del Monte Amiata
– Maurizio Barsella, FLAICA – CUB di Firenze e Provincia
– Marco Bertelli, Centro Ricerche Ecologia e Agricoltura Alternativa
– Samuela Breschi, Comitato Obiettivo Periferia
– Matteo Carbone, Scienze dell’Amministrazione ed Economia Circolare
– Gianni Cavinato, Associazione Consumatori Utenti
– Rosanna Crocini, Alleanza Beni comuni e AcquaBene Comune Pistoia e Valdinievole
– Michela Del Vecchio, Scienze dell’Amministrazione ed Economia Circolare
– Dario Dongo, Égalité
– Mauro Falcioni, Vitaly AgriBio
– Gianfranco Laccone, Agronomo
– Marco Mameli, Assotziu Consumadoris Sardigna
– Maurizio Mazzariol, AltragricolturaBio
– Michele Monetta, Associazione UP BIO
– Riccardo Piras, Cunfederazione Liberos Massaios e Pastores Sardos
– Eugenio Serravalle, Associazione di Studi e Informazione sulla Salute
– Marco Tiberti, European Consumers Aps
– Sara Tomassini, Distretto Biologico Terre Marchigiane
– Lucia Vastano, Cittadini per la memoria del Vajont
(2) Dario Dongo. Piano di azione nazionale pesticidi, agricoltura sostenibile e PNRR. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.2.22
(3) Dario Dongo. Pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, le tutele che mancano. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.4.21
(4) Dario Dongo. PAC, la Commissione europea boccia il Piano Strategico Nazionale dell’Italia. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.4.22
(5) Piano strategico Politica Agricola Comune 2023-2027. Ministero dell’agricoltura, della sovranità nazionale e delle foreste https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/24037
(6) Il documento, alterato nelle parti indicate, è stato inviato dal dirigente Masaf Giuseppe Blasi alle associazioni agricole e dei consumatori, il 9.12.22
(7) Donato Ferrucci, Dario Dongo. Agricoltura integrata e impiego di pesticidi, i dati non tornano. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.1.19
(8) Dario Dongo, Donato Ferrucci. Agricoltura sostenibile, l’ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.2.19

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.