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Il grano OGM HB4 alla conquista del mondo

Il grano OGM HB4 – prodotto in Argentina dalla Bioceres Crop Solutions Corp. e già esportato in Brasile, come si è visto (1) – va ora alla conquista del mondo, grazie alle sinergia tra attività di contrabbando e di lobby. Dal Sud America al Centro e Sud Africa, l’Asia e l’Oceania.

Si prospetta così uno scenario di contaminazione incontrollata del frumento con sementi modificate geneticamente per ‘ignorare’ la siccità (a discapito della riproduzione) e resistere al glufosinate ammonio, un erbicida tossico per la riproduzione vietato in UE dal 2018. (2)

1) HB4, le piante OGM che ‘ignorano’ la siccità

Gli OGM HB4 vennero sviluppati in Argentina nei primi anni 2000 – in una sinergia pubblico-privata che ha coinvolto l’Universidad Nacional del Litoral, il Comicet (Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas) e l’allora startup Bioceres, poi quotata a Wall Street (Nasdaq, BIOX) – per affrontare i cambiamenti climatici.

In natura, piante come soia, girasole e grano reagiscono alla carenza d’acqua accelerando la loro riproduzione, così da lasciare alcuni chicchi per proteggere la specie, ma il loro livello di produzione ne risente in modo significativo. In altre parole, la pianta privilegia la sopravvivenza della specie rispetto alla produttività.

Il meccanismo d’azione dell’HB4 stimola invece le piante a ‘ignorare’ la siccità, in modo che esse possano continuare a produrre normalmente in attesa della pioggia. Se l’acqua però non arriva, la pianta muore senza lasciare prole. In altre parole, la pianta HB4 dà priorità alla produttività rispetto alla sopravvivenza della specie.

1.1) HB4, una pioggia di dollari

L’esperimento HB4 non venne considerato soddisfacente, dai ricercatori, poiché la ‘miopia’ indotta nelle piante (rese incapaci di reagire alla carenza d’acqua) ne compromette la riproduzione, da cui dipendono i contadini del mondo. (3)

La riproduzione delle piante del resto – nella logica dei monopolisti globali delle sementi – deve dipendere dalle loro vendite annuali e non dall’autoproduzione. Le sementi HB4 hanno così raccolto ‘una pioggia di dollari’ dagli investitori di Wall Street. (4)

1.2) HB4, la resistenza al glufosinate ammonio

Il tratto di resistenza al glufosinate ammonio è stato introdotto da Bioceres nel 2019, prima del grande lancio del grano HB4 sul mercato brasiliano, per aumentare la sua competitività in un settore dominato dagli OGM ‘herbicide resistant’.

Le piante OGM resistenti agli erbicidi – secondo l’antica scuola Monsanto di soia e mais ‘Roundup-ready’ – valgono infatti a incrementare le vendite degli agrotossici (i.e. Roundup, glifosate) i cui profitti sono ben superiori a quelli delle sementi. (5)

2) Grano OGM HB4, alla conquista del mondo

La progressiva conquista del mondo, da parte del grano OGM HB4, segue due percorsi paralleli che a ben vedere convergono:

– da un lato, con una ‘curiosa’ eccezione rispetto alle ‘business practices’ delle industrie sementiere, il titolare dei brevetti ‘chiude un occhio’ (o forse entrambi) sulla riproduzione di semi da parte degli agricoltori. I quali così li rivendono di contrabbando, anche nei Paesi vicini, senza indicare la presenza di OGM,

– al tempo stesso gli emissari dell’industria biotech, con il sostegno del governo argentino (destinato ad accrescere, sotto la presidenza di Javier Milei), rivendicano la circostanza che il grano OGM HB4 sia già di fatto presente nei Paesi ove essi chiedono ne vengano autorizzate l’importazione e la coltivazione.

Dopo il Brasile – che sotto la presidenza di Jair Bolsonaro ha accettato sia l’importazione della farina di grano HB4, sia il suo impiego in agricoltura – una serie di Paesi ha iniziato ad autorizzarne l’import per il consumo umano e animale:

  • America. Colombia, Paraguay, Bolivia;
  • Africa. Nigeria, Sudafrica;
  • Asia. Indonesia (uno dei principali importatori di grano al mondo);
  • Oceania. Australia, Nuova Zelanda.

3) Valutazione dei rischi

La valutazione dei rischi per la salute umana associati al consumo di alimenti (e.g. pasta, pane e prodotti da forno, cereali per la prima colazione) che contengano farine di grano OGM HB4 dovrebbe essere accurata, con particolare riguardo agli effetti di lungo periodo. A maggior ragione ove si consideri che:

– le principali colture OGM (soia, mais, cotone, colza) sono destinate principalmente alla produzione di materie prime per mangimi, biocarburanti e prodotti tessili. Il primo destino del grano è viceversa l’alimentazione umana, ove ha spesso un ruolo primario;

– il glufosinate ammonio è un erbicida tossico per la riproduzione e lo sviluppo, oltreché neurotossico, con sospetta genotossicità. (6) A cui si aggiungono acute tossicità per i mammiferi, gli organismi acquatici e gli insetti che indicano la salute dei suoli. (7)

4) Opposizioni della società civile

Organizzazioni contadine e indigene, in Sud America come in Sud Africa, si oppongono alle risoluzioni governative che aprono la strada al grano OGM HB4. Ai rischi dell’erbicida glufosinato-ammonio si aggiungono quelli della rapida contaminazione di altre varietà di grano e la perdita di biodiversità, come è già accaduto per il mais.

I panettieri paraguaiani hanno lanciato la campagna ‘Pane senza veleni’, in coordinamento con la resistenza di base organizzata in Argentina e Brasile. In Bolivia prosegue un acceso dibattito tra la società civile e i colossi dell’agribusiness. (8) Di là dell’Atlantico, sotto lo slogan ‘Via il grano OGM dall’Africa’, altri movimenti denunciano che l’importazione di grano argentino OGM in Sudafrica espone anche Botswana, Zimbabwe, Lesotho, Zambia e Namibia.

L’agricoltura contadina – che in America Latina ha ancora organizzazioni degne di rappresentarla, a differenza dell’Europa ove i ‘sindacati di se stessi’ (i.e. Coldiretti) portano avanti gli interessi dei monopolisti di pesticidi e sementi (9) – continua frattanto a conservare e innovare collettivamente le sementi. Nel Sud del mondo si stima che tra il 70% e il 90% dei raccolti seminati ogni anno provenga da sementi contadine. Ed è alle loro produzioni che tuttora si deve il 70% della popolazione mondiale di cibo.

Dario Dongo

Note

(1) Dario Dongo. Grano OGM da Argentina e Brasile, presto sulle nostre tavole? GIFT (Great Italian Food Trade). 12.11.21

(2) Reg. (EU) No 540/2011, implementing Regulation (EC) No 1107/2009 of the European Parliament and of the Council as regards the list of approved active substances. Consolidated text (1.9.23) http://tinyurl.com/37k6rfp2

(3) Diego Silva. (2021). Keep Calm and Carry On: Climate-ready Crops and the Genetic Codification of Climate Myopia. Science, Technology, & Human Values, 46(5), 1048-1075. https://doi.org/10.1177/0162243920974092

(4) Lisandro Arelovich. Trigo HB4: realidades, mitos y relatos sobre los cultivos transgénicos. Taller Ecologista (AR). 18.5.22 http://tinyurl.com/y7cxnnpa

(5) Si veda l’ebook di Dario Dongo, ‘OGM, la grande truffa’ (Ed. GIFT, Roma, 2015. Ita/En)

(6) Gallardo-Valle et al. (2023). Evaluation of the cytotoxicity and genotoxicity of glufosinate-ammonium at technical and commercial grades in HepG2 cells. J Environ Sci Health B. 2023;58(8):577-582. doi: 10.1080/03601234.2023.2241322

(7) Wang, B., Jiang, L., Pan, B. et al. Toxicity of glufosinate-ammonium in soil to earthworm (Eisenia fetida). J Soils Sediments 22, 1469–1478 (2022). https://doi.org/10.1007/s11368-022-03146-7

(8) La presidente ad interim della Bolivia Jeanine Áñez Chávez (avvocatessa, politica e conduttrice televisiva), nel 2019, aveva dato il via libera alle colture OGM con un misure poi annullate dal nuovo presidente Luis Arce. Ma ormai, secondo la Fundación Solón, quasi tutta la soia coltivata in Bolivia è OGM tollerante al glifosato

(9) Si vedano le note 5,6 al precedente articolo ‘Coldiretti alla conquista del settore bio. #VanghePulite’. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.7.23

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