FelsineoVeg, il marchio specializzato in alimenti pronti al consumo, biologici e privi di ingredienti di origine animale, inaugura l’ecommerce. La piattaforma è raggiungibile anche dal sito aziendale.
E si pregia di fornire al consumatore le informazioni essenziali per acquisiti consapevoli, a partire dalla lista completa degli ingredienti e la tabella con i valori nutrizionali.
Proteine vegetali free from
L’ingrediente di base degli alimenti veg del gruppo bolognese è un impasto di diverse farine (grano e ceci oppure grano e lupini) processato con lievito madre. Ne discendono due linee di prodotto:
– la linea Veghiamo propone affettati vegetali pronti al consumo, in 10 diversi gusti, tre dei quali anche nella versione senza glutine.
– la linea Good&Green offre invece preparati croccanti da scaldare per pochi minuti, in formato Burger (semplice e speziato) e Dorata (delicata o al lupino, più saporita).
I tre pilastri
La policy di FelsineoVeg è in linea con le esigenze primarie dell’alimentazione sostenibile. Poggia su tre pilastri di valore:
– 100% proteine vegetali. L’impiego di legumi (ceci e lupini) produce alimenti ad elevato contenuto proteico (circa 30%) e con meno del 9% di grassi. I prodotti vengono preparati senza aggiunta di addensanti, coloranti e conservanti.
– 100% biologico. Benefici per l’ambiente e per la salute, gli alimenti biologici di FelsineoVeg sono certificati da ICEA (Istituto di certificazione etica e ambientale), che attribuisce loro anche il marchio Vegan. Ne discendono formulazioni ‘pulite’, libere da residui di agrotossici (diserbanti, fertilizzanti, pesticidi, etc.) e ovviamente da ingredienti OGM, vietati nell’agricoltura bio.
– 100% buoni e sani. Oltre al profilo nutrizionale controllato per fornire alimenti equilibrati, FelsineoVeg promette bontà. Le più avanzate tecnologie alimentari consentono risultati buoni per la salute e per il palato. Zero additivi e ‘facilitatori’ dei processi produttivi. E, di conseguenza, niente olio di palma, l’economico grasso tropicale responsabile di deforestazioni e ingiustizie sociali ampiamente usato in passato dall’industria alimentare.
Tutti i prodotti sono confezionati in vaschette di carta, una evoluzione dei precedenti imballaggi che comporta un risparmio di plastica del 74,5%.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".