Le politiche atlantiste di Ursula von der Leyen proseguono verso una guerra commerciale contro la Cina, che prenderà il via con l’introduzione di dazi commerciali sulle importazioni in UE di veicoli elettrici, e le possibili ricadute sulle esportazioni dell’agroalimentare europeo.
1) Dazi UE sulle importazioni di auto elettriche cinesi
Il 4 ottobre 2023 la Commissione europea ha avviato un’indagine sugli aiuti di Stato della Cina alla propria industria dei veicoli elettrici. (1)
Il 12 giugno 2024 l’esecutivo di Bruxelles ha annunciato l’introduzione di dazi supplementari sui veicoli elettrici in arrivo dalla Cina:
– fino al 38,1%, in aggiunta ai dazi già esistenti (10-15%), a decorrere dal 4 luglio 2024. (2)
2) Cina, possibili ritorsioni sull’agroalimentare europeo
La Cina ha anzitutto ammonito che qualsiasi nuovo dazio sulle importazioni in UE innescherà una risposta rapida, con ‘retaliatory measures’ che inevitabilmente colpiranno anche il settore agroalimentare europeo.
I primi prodotti agricoli e alimentari europei indicati dal governo di Pechino sono i latticini, le carni suine e i loro derivati. Il governo cinese avvierà infatti un’indagine anti-dumping su tali categorie di merci, che nel 2023 hanno rappresentato un quarto dell’export agroalimentare UE (nonché il 2% delle esportazioni totali) verso l’impero celeste. (3)
Le esportazioni europee di bevande alcoliche in Cina, a partire dal cognac (brandy francese) potranno altresì venire gravate da nuovi dazi, in risposta a quelli che l’UE si accinge a introdurre sui veicoli elettrici cinesi.
3) Agricoltori europei, l’ennesimo danno
Il commissario uscente per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Janusz Wojciechowski, ha più volte invocato il riparo del settore agroalimentare dalle dispute commerciali in questione. Il danno agli agricoltori e all’industria agroalimentare UE era peraltro ben prevedibile.
Le rappresentanze di settore a loro volta si lamentano con garbo:
– ‘il mercato cinese è cruciale per il settore suinicolo europeo. Uno dei motivi è la dimensione della Cina, poiché il volume del mercato cinese è così grande che nessuno può ignorarlo’ (Joris Coenen, Belgian Meat Office, direttore);
– ‘la Commissione deve assicurarsi che non ci facciamo carico di questa controversia. Non ci piace essere coinvolti nel fuoco incrociato’ (Ksenija Simovic, Copa-Cogeca, consulente politico per il commercio).
4) Note conclusive
La battaglia commerciale contro la Cina era stata annunciata a maggio 2024 dagli Stati Uniti, ove è già stato introdotto un dazio colossale (100%) sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina.
Le elezioni europee 2024 hanno peraltro confermato il sostegno alle politiche belliciste, russofobe e sinofobe di cui Ursula von der Leyen è protagonista, con effetti tragici sulla nostra economia.
L’agroalimentare europeo rimane così schiacciato tra:
- la crisi energetica e la dipendenza dagli USA per la fornitura di gas da scisto, i cui costi economici (oltreché ambientali) hanno già paralizzato lo sviluppo industriale
- le speculazioni dei monopolisti globali da cui dipendono le forniture di input agricoli (sementi, pesticidi, fertilizzanti), nonché il mercato delle commodities (4)
- le pratiche commerciali sleali e le vendite sottocosto imposte dai colossi industriali e del retail (fisico ed elettronico), (5)
- la concorrenza sleale dei prodotti agricoli e alimentari in arrivo da Paesi terzi senza contingenti tariffari né clausole di reciprocità, (6) e infine
- la progressiva chiusura dei mercati internazionali con i più alti potenziali di crescita e bacini di utenza (BRICS).
Dario Dongo
Note
(1) EPRS (European Parliament Research Service). EU anti-subsidy probe into electric vehicle imports from China. October 2023 https://tinyurl.com/ytk8wsyh
(2) Koen Verhelst, Antonia Zimmerman, Jürgen Klöckner. EU shocks China with EV duties of up to 38 percent. Politico EU. 12.6.24 https://tinyurl.com/mtb3pu4m
(3) Chu Daye, Tao Mingyang. European Commission’s tariff decision met with wide criticism. Global Times. 13.6.24 https://tinyurl.com/y32fbn6m
(4) Dario Dongo. I tentacoli della finanza sulla sovranità alimentare e il nostro cibo. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.3.24
(5) Si veda il paragrafo 3 al precedente articolo di Dario Dongo. Sottocosto, protesta degli agricoltori in Francia. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.1.24
(6) Dario Dongo. Agricoltura, stop agli accordi di libero scambio senza condizioni. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.5.24
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.
