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Carni USA in Europa. Il baratto con le auto tedesche

Il 28.11.19 il Parlamento europeo ha dato il via libera all’accordo 2.8.19 tra UE e Stati Uniti ‘per l’assegnazione di una quota del contingente tariffario per le importazioni di carni bovine di alta qualità’. (1)

Carni bovine con ormoni, 20 anni di battaglie

Nel 1989, il divieto europeo all’impiego di sei ormoni della crescita nella zootecnia bovina diede il via a una storica battaglia, la c.d. Beef Hormone Dispute. USA e Canada citarono infatti in giudizio l’allora Comunità Economica Europea presso il WTO (World Trade Organization). I tycoons della carne dopata contestarono la fondatezza scientifica delle misure di precauzione adottate in Europa.

Nel 1997 il Dispute Settlement Body del WTO si pronunciò a favore del loro teorema. Lo Appellate Body, nel 1998, confermò la condanna della Comunità Europea. E un arbitro designato dal Dispute Settlement Body, nel 1999, autorizzò USA e Canada a imporre dazi supplementari sulle importazioni europee, a titolo di ritorsione, per un valore di US$ 116,8 milioni/anno.

Nel 2003 la Comunità Europea riformò la disciplina, consolidando il divieto d’impiego di uno dei sei ormoni (il 17-beta estradiolo). Dopo avere raccolto prova scientifica della sua permanenza nei tessuti degli animali (e il conseguente impatto sulla salute dei consumatori). Nel 2004 si rivolse perciò al WTO, chiedendo la rimozione delle sanzioni.

Nel 2008 il WTO Appellate Body emise una pronuncia salomonica. Riconoscendo all’Europa il diritto di vietare la carne con residui di ormoni ma al contempo, a USA e Canada, il diritto di mantenere i dazi ritorsivi. La Comunità europea attivò un ulteriore reclamo, a seguito di arbitrarie variazioni sulle merci sottoposte ai dazi.

Carni bovine, 10 anni di negoziati tra USA ed Europa

Nel 2009 la Commissione europea e gli Stati Uniti concludevano un primo Memorandum of Understanding (MoU). A titolo di ‘soluzione provvisoria’ alla Beef Hormone Dispute. In base a tale intesa, l’Europa ha introdotto un apposito contingente tariffario. Autorizzando l’importazione senza dazi di 45.000 tonnellate/anno di carni bovine prive di ormoni. In arrivo da fornitori qualificati negli Stati membri WTO.

Nel 2019 – dopo tre anni di negoziati informali e un mandato esplicito del Consiglio Agricoltura (cioè dei governi degli Stati membri) – la Commissione europea ha concordato con il governo USA una nuova ripartizione del contingente tariffario di cui sopra. La quota a disposizione degli Stati Uniti passa dal 30% all’80%. 35.000 tonnellate di carni bovine, delle 45.000 ammesse all’import in UE a condizioni agevolate, proverranno dagli USA. A discapito degli altri fornitori (Australia, Uruguay e Argentina).

Carni bovine USA in UE, l’accordo

L’accordo siglato il 2.8.19 dall’ambasciatore UE negli Stati Uniti con il rappresentante speciale per il commercio Usa, Robert Lighthizer ha un valore stimato in US$ 270 milioni/anno. ‘Quando l’intesa sarà pienamente attuata, gli allevatori americani avranno una quota garantita del mercato in Europa’.

Una quota del mercato europeo delle carni è stata dunque garantita in vista ‘dell’allentamento delle tensioni commerciali tra l’UE e gli Stati Uniti, concordato nella dichiarazione congiunta USA-UE del 25 luglio 2018’. (2)
Ma la guerra dei trent’anni sulle carni dopate, come si vedrà, non c’entra proprio nulla.

Il baratto tra carni, metalli, auto e olive spagnole

Il Parlamento europeo – nei ‘considerando’ della propria risoluzione 28.11.19, che ha approvato l’accordo – chiarisce come la concessione sulle carni venga offerta per mitigare le tensioni atlantiche su altri settori, quali:

– aumento dei dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio (avvenuto a marzo 2018),

– minaccia USA di applicare dazi supplementari sui veicoli a motore e di parti di autoveicoli in arrivo dall’UE,

– imposizione di dazi antidumping e compensativi sulle olive spagnole da parte degli Stati Uniti, (3)

– dazi ritorsivi su aeronautica, prodotti agroalimentari e vari altri. Applicati dagli Stati Uniti il 18.10.19 a esito della pronuncia WTO sul caso Airbus.

Carni USA in Europa, tutto bene?

L’Assemblea di Strasburgo osserva che ‘non deve essere aumentato il contingente globale dell’UE di accesso al mercato delle carni bovine.’ (4) Affermazione che farebbe impallidire Giuda Iscariota, ricordando che un contingente di misura doppia – 90.000 tonnellate di carni bovine duty-free – è stato aperto il 28.6.19 a favore delle carni bovine dei Paesi aderenti al Mercosur.

Gli eurodeputati aggiungono ‘che l’accordo non dovrebbe incidere sulle caratteristiche tecniche del contingente, (…) comprese la qualità e la tracciabilità dei prodotti, al fine di garantire il massimo livello di protezione possibile per i consumatori dell’UE’. Utilizzano il condizionale senza porre altra condizione al di fuori del ‘divieto dell’UE sulle importazioni di carni bovine provenienti da animali trattati con taluni ormoni della crescita’. (5)

Quali carni sulle nostre tavole?

Le carni americane – come è noto ai veterinari e agli esperti di settore – derivano invece da filiere e sistemi produttivi soggetti a regole anni luce distanti da quelle che vigono in UE. La clonazione degli animali viene condotta senza tracciabilità né informazione ai consumatori. Il bestiame è sistematicamente trattato con antibiotici e farmaci veterinari che in Europa sono vietati da decenni o comunque soggetti a restrizioni rigorose. I mangimi si basano su soia OGM coltivata con ampio uso di pesticidi e possono anche contenere farine animali.

La questione non è politica ma di sicurezza alimentare e benessere animale. #Buycott! Carni americane, soia OGM e olio di palma, è la nostra umile istanza, che invitiamo tutti a sottoscrivere firmando la petizione su https://www.egalite.org/buycott-petizione/. Senza pretesa di cambiare il mondo ma di poter eseguire scelte consapevoli di consumo. (6) Vogliamo perciò conoscere:

– l’origine delle carni. Anche al ristorante, come avviene in Francia già dal 2002,

– l’impiego di mangimi OGM. Affinché ciascuno possa scegliere a ragion veduta e affermare #iovotocolportafoglio!

Dario Dongo

Note

(1) Risoluzione non legislativa del Parlamento europeo del 28 novembre 2019 sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell’accordo fra gli Stati Uniti d’America e l’Unione europea per l’assegnazione agli Stati Uniti di una quota del contingente tariffario per le carni bovine di alta qualità di cui al protocollo d’intesa sottoposto a revisione concernente l’importazione di carni bovine provenienti da animali non trattati con alcuni ormoni di crescita e i dazi maggiorati applicati dagli Stati Uniti a determinati prodotti dell’Unione europea (2014) (10681/2019 – C9-0107/2019 – 2019/0142M(NLE))

(2) Idem c.s., considerando D

(3) Il 17.5.19 l’UE ha infatti presentato reclamo al WTO su ‘Anti-Dumping and Countervailing Duties on Ripe Olives from Spain

(4) V. risoluzione di cui in nota 1, punto 3

(5) Idem c.s.

(6) Julia Layton & Cristen Conger (2007). How do I know if I’m eating cloned meat? HowStuffWorks.com,

https://science.howstuffworks.com/innovation/edible-innovations/cloned-meat.htm

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