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Canapa e CBD, le denunce dell’Italia a Bruxelles

L’associazione Canapa Sativa Italia torna a denunciare alla Commissione europea, DG AGRI, le misure restrittive alla libera circolazione delle merci che l’Italia ambisce a introdurre con il disegno di legge ‘Sicurezza’. (1) A sua volta oggetto di petizione al Parlamento europeo.

Una serie di denunce sono state altresì presentate a Bruxelles, nei confronti dell’Italia, in relazione al decreto 27 giugno 2024 che re-inserisce le composizioni per uso orale
contenenti CBD naturale nella tabella dei medicinali (2,3).

In attesa che la Commissione europea adempia alla richiesta di intervento urgente nei confronti dell’Italia per violazione del diritto UE, la Procura di Udine ha frattanto da ultimo dissequestrato 130 kg di cannabis light in transito per il Paese.

1) Canapa Sativa Italia, le denunce a Bruxelles sul disegno di legge italiana ‘Sicurezza’

Canapa Sativa Italia (CSI) ha presentato alla Commissione europea, Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale, il 27 maggio 2024, una denuncia nei confronti dell’Italia per la violazione del diritto UE che si ravvede nel disegno di legge ‘Sicurezza’ (AS 1236) all’articolo 18.

L’associazione di categoria ha poi sollecitato DG AGRI, dopo mesi di sua ingiustificata inazione. Offrendo altresì aggiornamenti sullo stato avanzato dell’iter legislativo della norma che introduce inaccettabili restrizioni alla libera circolazione di prodotti a base di canapa.

1.1) Divieto totale d’impiego delle infiorescenze

Il disegno di legge ‘Sicurezza’ impone un divieto totale di impiego delle infiorescenze di canapa (Cannabis sativa L.) in ogni forma (incluse quelle semilavorata, essiccata e triturata). Tale divieto, si noti bene:

-viene espressamente riferito a ogni possibile attività (importazione, lavorazione, detenzione, cessione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna) relativa alle infiorescenze.

-è esteso alle infiorescenze delle piante delle varietà botaniche iscritte nel Catalogo Comune delle Varietà delle Specie di Piante Agricole, ai sensi della direttiva 2002/53/CE.

Il divieto riguarda perciò una parte di una pianta classificata come ‘prodotto agricolo’ e ‘pianta industriale’, ai sensi della Politica Agricola Comune e della Organizzazione Comune dei Mercati. (4)

1.2) Violazione del principio di libera circolazione delle merci

Il principio di libera circolazione delle merci – primo pilastro Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), articoli 34 e 36 – è in tutta evidenza violato dalla norma italiana di cui sopra. Court of Justice of the European Union (GJEU) ha già chiarito l’illiceità delle norme nazionali di ostacolo alla circolazione di prodotti derivati dalla canapa come il CBD. (5) I quali:

-devono poter circolare liberamente all’interno del mercato unico, allorché prodotti e commercializzati in uno Stato membro nel rispetto del diritto UE;

-a meno che lo Stato membro non offra prove concrete di rischi per la salute pubblica, che in questo caso non sono state fornite dallo Stato italiano.

L’interpretazione ufficiale della Corte di Giustizia è stata recepita dal Tribunale Amministrativo di Düsseldorf, il Consiglio di Stato in Francia – che ha statuito l’illegittimità del divieto di vendita di infiorescenze di canapa, oltreché di CBD – e la Corte Amministrativa Suprema di Varsavia, come si è visto (6,7,8).

1.3) Iter legislativo nazionale, aggiornamenti

La proposta di legge ‘Sicurezza’ è stata approvata dalla Camera dei Deputati della Repubblica italiana il 12 settembre 2024 e successivamente trasmessa al Senato, il 19 settembre 2024 (S.1236).

Il testo è ora all’esame delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia del Senato, che i partiti della maggioranza di governo confidano di concludere entro dicembre 2024. (9)

1.4) Difetto di notifica a Bruxelles

L’Italia non ha notificato alla Commissione europea la parte del disegno di legge ‘Sicurezza’ che introduce il divieto di ogni attività avente a oggetto le infiorescenze di canapa. La notifica a Bruxelles è invece indispensabile, poiché tale previsione nazionale si qualifica come norma tecnica relativa alle merci.

Il difetto di notifica ovvero il mancato rispetto dello ‘standstill period’ che a essa deve seguire – ai sensi della TRIS (Technical Regulation Information System) Directive (EU) No 2015/1535 – comporta l’inapplicabilità della norma tecnica nazionale, secondo la giurisprudenza consolidata della Court of Justice of the European Union. (10)

1.5) Impatti economici e sociali

Gli impatti economici e sociali del divieto di ogni attività relativa alle infiorescenze di canapa sono molto gravi, con particolare riguardo:

-agli agricoltori italiani che, propria grazie al valore aggiunto delle infiorescenze, possono recuperare marginalità utili a incoraggiare la coltivazione di canapa in Italia;

-alla diffusione in Italia di una coltura che si caratterizza per la straordinaria capacità di assorbire CO2, nonché la resilienza, la resistenza alla siccità, il biorisanamento e la fertilizzazione dei suoli; (11,12)

-allo sviluppo di una filiera che a sua volta si contraddistingue quale emblema di economia circolare, con varie applicazioni industriali in diversi settori coerenti allo European Green Deal; (13)

-alla libera concorrenza e il commercio di prodotti derivati dalla canapa nel mercato dell’Unione Europea.

1.6) Petizione al Parlamento europeo

Le associazioni che rappresentano migliaia di imprese agricole e della filiera della canapa e i loro lavoratori in Italia hanno altresì presentato una petizione al Parlamento Europeo, a settembre 2024.

La petizione a sua volta denuncia la violazione del diritto UE da parte del disegno di legge ‘Sicurezza’, nella parte in cui si prevede il divieto di ogni attività relativa alle infiorescenze di canapa. (14)

2) CBD naturale stupefacente?

Il decreto del ministero della Salute italiano che inserisce le composizioni per uso orale contenenti CBD derivato dalla Cannabis Sativa L. nella tabella dei medicinali a sua volta costituisce una norma tecnica nazionale soggetta a notifica obbligatoria ai sensi della direttiva TRIS.

Il governo italiano ha però omesso, ancora una volta, di notificare il provvedimento alla Commissione europea. Alla quale si sono invece rivolti numerosi operatori, per denunciare ancora una volta la violazione del diritto UE come già interpretato dalla Corte di Giustizia in questo specifico ambito.

3) Libera circolazione delle merci, dissequestro di ‘cannabis light’

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine ha accolto nei giorni scorsi l’istanza di dissequestro di 130 kg di ‘cannabis light’ prodotta in Repubblica Ceca e destinate al mercato francese.

La Guardia di Finanza aveva sequestrato le infiorescenze di canapa e arrestato i due cittadini cechi che le trasportavano, senza verificare la loro piena legittimità dimostrata dalle analisi accluse ai documenti di trasporto.

Le infiorescenze derivavano infatti da piante di varietà autorizzate in UE, proprio in quanto caratterizzate da un livello di Delta-9-THC inferiore allo 0,2% e perciò prive di effetti psicotropi. (15)

4) Prospettive

La legge 242/2016 – ‘Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa’ – aveva posto le basi per la rinascita di una filiera che in Italia vanta una tradizione storica che risale al Medioevo e ha raggiunto l’apice nel XX secolo con 90.000 ettari di coltivazioni.

L’Italia era il secondo produttore mondiale di canapa, dopo la Russia, quando ancora gli utilizzi della pianta erano limitati alla produzione di corde, vele e tessuti. Prima ancora che emergessero i suoi vantaggi per la salute dei suoli, la mitigazione dei cambiamenti climatici e i destini alimentari. (16)

Le prospettive di rinascita di questa filiera stanno però naufragando a causa della mala politica che a partire dal 2018, due anni dopo la promulgazione della legge-quadro sulla canapa, ha lanciato una caccia alle streghe del tutto infondata e fuori luogo. (17) Ed è perciò ora che la Commissione europea intervenga, una volta per tutte.

5) Conclusioni provvisorie

Gli agricoltori italiani ora più che mai hanno bisogno di poter investire su una coltura che si presta anche ad aree aride e/o marginali e può garantire redditi dignitosi. L’attenzione e gli investimenti pubblici dovrebbero semmai venire rivolti verso la ricerca e l’innovazione su:

-selezione genetica, per aumentare la redditività degli agricoltori che investano nella canapicoltura;

-processi di estrazione efficaci, anche in alternativa all’impiego degli onerosi fluidi supercritici; (18,19);

-metodi di analisi idonei a distinguere gli estratti naturali rispetto a quelli di sintesi chimica. (20)

Dario Dongo

Note

(1) Alessandra Mei. Cannabis light, la Commissione europea esamina i divieti italiani. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.6.24

(2) Ministero della Salute. Decreto 27 giugno 2024. Aggiornamento delle tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni ed integrazioni. Inserimento nella tabella dei medicinali, sezione B, delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis https://tinyurl.com/3h7wx3uu

(3) Si veda anche il precedente articolo di Dario Dongo. Italia, il CBD entra nella lista dei ‘medicinali estratti da sostanze stupefacenti’. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.8.23

(4) Si veda il paragrafo ‘Cannabis sativa L., permitted varieties and aid in agriculture’ nel precedente articolo di Dario Dongo. Industrial hemp and circular economy. FT (Food Times). August 16, 2019

(5) Dario Dongo. Natural CBD, EU Court of Justice declares unjustified bans unlawful. New Horizons. FT (Food Times). November 21, 2020

(6) Dario Dongo. CBD green light, justice at the Düsseldorf District Court. FT (Food Times). May 30, 2021

(7)  Dario Dongo. France, Council of State suspends ban on sale of leaves and flowers of Cannabis sativa L. FT (Food Times). January 27, 2022

(8) Dario Dongo. The Cannabis sativa L. plant is not a Novel Food. Yet another confirmation from Warsaw. FT (Food Times). June 24, 2022

(9) A che punto è il contestato ddl Sicurezza. Public policy. 20.11.24 https://tinyurl.com/yc5x8pjd

(10) Dario Dongo (2019). Food Regulations and Enforcement in Italy. In book: Reference Module in Food Science. Science Direct. doi: 10.1016/B978-0-08-100596-5.21172-4

(11) Marta Strinati. The power of hemp to sequester carbon at the heart of Hemp-30. FT (Food Times). January 10, 2023

(12) Dario Dongo, Alessandra Mei. Canapa, resilienza in agricoltura e sviluppo sostenibile. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.4.23

(13) Dario Dongo. Canapa industriale ed economia circolare. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.8.19

(14) Ddl Sicurezza, su divieto Canapa le associazioni denunciano violazione al Parlamento Europeo. Adnkronos. 25 settembre 2024 https://tinyurl.com/3r3kyhje

(15) Hubert Londero. Le Fiamme gialle dovranno restituire 130 chili di marijuana all’azienda produttrice. Telefriuli. 21.11.24 https://tinyurl.com/42eywarr

(16) Laura Pontassuglia, Dario Dongo. Superfood, canapa. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.3.18

(17) Dario Dongo. Canapa industriale, la mala politica. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.5.19

(18) Deborah Decorti. Pastorizzazione fredda e CO2 supercritica. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.3.19

(19) Marta Strinati. Canapa Revolution, il progetto dell’Università di Camerino. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.6.22

(20) Dario Dongo. CBD, sviluppo della ricerca per un efficace protocollo di analisi. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.12.21

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