Il biologico continua a crescere. Aumentano i consumi e i terreni dedicati all’agricoltura bio, in tutta Europa, sotto il segno della salute e la tutela dell’ambiente.
I rapporti Eurostat, ISMEA e Nielsen-AssoBio, in sintesi a seguire.
Più biologico nei terreni d’Europa
Secondo i dati diffusi il 15.2.21 da Eurostat, l’ufficio statistico UE, la superficie agricola utilizzata (SAU) per il biologico è aumentata del +46%, in Europa, tra il 2012 e il 2019. Fino a raggiungere i 13,8 milioni di ettari complessivi. (1)
La quota maggiore di terreni coltivati a bio è in Austria, che con il 25,3% della SAU totale si trova già in linea con gli obiettivi fissati per il 2030 nella strategia UE Farm to Fork. Sul podio anche Estonia e Svezia, con il 22,3% e il 20,4%) rispettivamente.
Italia e Repubblica ceca dedicano al bio il 15,2% della SAU, seguite da Lettonia (14,8%) e Finlandia (13,5%). Negli altri Paesi membri dell’UE la superficie bio non supera mai l’11%. In fondo alla classifica si trovano Paesi Bassi (3,7%), Polonia (3,5%), Romania (2,9%), Bulgaria (2,3%), Irlanda (1,6%) e Malta (0,5%).
ISMEA, bene il bio in tempi di restrizioni
Nel 2020, la spesa di prodotti alimentari biologici nella GDO (Grande distribuzione organizzata) in Italia è cresciuta del +4% rispetto all’anno precedente. La concentrazione dei consumi alimentari in ambito domestico, legata alle restrizioni da Covid-19, ha favorito le vendite della GDO. E in questo ambito il bio ha consolidato una quota di mercato del 3% sul totale.
I dati diffusi il 15.2.21 da ISMEA riferiscono di un incremento degli acquisti pari al 6% nelle tre settimane di feste di fine anno, soprattutto al Nord (64%) e al Centro, dove i consumi bio crescono più che altrove, +8%. (2) I prodotti più ricercati sono vino e spumante (+27%), ortaggi (+11%), carni (+15%). Il lieve flessione la frutta (-2%).
Nielsen-Assobio, crescita in tutti i canali di vendita
La crescita del bio nel 2020 risulta più marcata nell’indagine sul mercato italiano condotta da Nielsen-AssoBio, che include altri canali distributivi. (3) La crescita complessiva è del +7% rispetto al 2019, per un valore complessivo che supera i 4,3 miliardi di euro.
Le rilevazioni sulle vendite registrano un’impennata nei vari canali distributivi:
+6,5% nei supermercati, con vendite che superano gli 847 milioni di euro. La GDO ha aumentato i prodotti a marchio privato (private label o MDD, marca del distributore) e concentra il 48,7 % delle vendite bio totali,
+1,5% nei discount, per un valore di oltre 194 milioni di euro,
+10% nei negozi specializzati,
+ 150% sul canale online.
Export del biologico italiano, +8%
Vola l’export del biologico italiano. Nel 2020 ha superato i 2.619 milioni di euro, +8% rispetto al 2019, con un’incidenza del 6% sul totale delle esportazioni agroalimentari italiane.
L’Italia si conferma la seconda nazione al mondo per l’esportazione dei prodotti bio, dopo gli USA. E mantiene il primato in Europa.
Note
(1) https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Organic_farming_statistics
(2) http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11361