Il pesto è la più famosa ricetta a base di basilico genovese DOP, ma non certo l’unica. La famosa piantina aromatica ligure è infatti protagonista di preparazioni sempre più creative. Un assaggio è offerto dal ‘Basilico Genovese Day. Sapori e virtù di un’eccellenza DOP‘ in programma lunedì 13.1.20 al MOG, il rinnovato Mercato orientale di Genova.
Il Basilico Genovese Day
L’evento si apre con la presentazione in anteprima del video ‘The Basil Journey‘ del comico genovese Andrea Di Marco. ‘Un viaggio sorprendente, dove il Basilico Genovese DOP, apprezzato in tutto il mondo, si svela in tutta la sua poesia, tra visione e ironia‘.
Segue la finalissima del contest #pestoaparte, la sfida culinaria ideata dal Consorzio di tutela del basilico genovese DOP, che fino all’8 gennaio ha collezionato proposte di nuovi piatti a base della DOP. Una rivisitazione che ha già donato al gusto degli intenditori la cheesecake al basilico genovese DOP.
Alla nomina del vincitore del contest, stabilita dalla giuria presieduta da Ivano Ricchebono, segue la degustazione delle due ricette finaliste.
Il gioiello DOP ligure
Il basilico genovese DOP è coltivato sul versante a mare della Liguria. Ha caratteristiche inconfondibili. Le foglie ovali, piccole e tenere, sprigionano un aroma intenso, privo del sentore di menta.
Viene coltivato dalle aziende agricole liguri, che garantiscono qualità e provenienza del prodotto, ottenuto nel rispetto del Disciplinare di produzione e secondo i metodi tradizionali.
Due sono le tipologie di coltivazione del basilico genovese DOP, in funzione della destinazione d’uso della piantina,
– per il consumo fresco, viene coltivato tutto l’anno in serra e raccolto a mano, pianta per pianta. Il prodotto, accompagnato dal logo della DOP e quello del produttore, viene venduto nel tipico bouquet, composto dalla piantina intera completa di radici e terra,
– per la trasformazione industriale e l’impiego quale ingrediente di altri prodotti alimentari, viene coltivato prevalentemente all’aperto in estate e raccolto a sfalcio, prelevando soltanto la parte apicale della pianta, la più tenera e profumata. In questi casi, la DOP deve venire citata tra gli ingredienti con il nome per esteso (basilico genovese DOP). In caso contrario, è un’altra pianta aromatica. Come documentato dalla nostra indagine di mercato.
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".