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origine dei legumi in etichetta

L’origine dei legumi in etichetta è omessa: la svela il Fatto alimentare

Conoscere l’origine dei legumi dalle informazioni riferite in etichetta è impossibile: in assenza dell’obbligo normativo, la riferisce soltanto chi può vantare la provenienza italiana. Fa eccezione Coop, che nel suo sito pubblica l’origine di tutti i suoi prodotti a marchio (private label). Un’indicazione di massima si ha nel biologico, ove la normativa sull’etichettatura impone di precisare se l’origine del prodotto sia europea o extraUe. Per il resto, tutto tace. A colmare la lacuna informativa contribuisce il Fatto alimentare, che fornisce una panoramica dei prodotti più diffusi in Italia.

Incrociando i dati e interpellando le aziende del settore, la testata on line diretta da Roberto La Pira ha individuato l’origine dei legumi. Ecco una sintesi dell’indagine condotta da Valeria Balboni.

Coop. I fagioli provengono da Polonia, USA, Canada, Argentina, Cina ed Egitto; i ceci da Italia, Canada, USA e Turchia e le lenticchie da Italia, Cina, Canada, USA e Turchia.

Despar. Fagioli, lenticchie e ceci convenzionali, sia secchi che in lattina, provengono da Paesi non UE, come pure fagioli, lenticchie e ceci biologici secchi. Sono invece italiani i fagioli borlotti biologici in scatola.

Bonduelle. Il leader dei legumi confezionati acquista i ceci dalla Francia e i fagioli dall’Argentina.

 

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