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Wasteless, ridurre e valorizzare gli sprechi alimentari in blockchain

Il progetto di ricerca Wasteless, in Horizon Europe, propone di misurare, ridurre e valorizzare perdite e sprechi alimentari attraverso una piattaforma blockchain. La registrazione dei flussi materiali consente a tutti gli operatori dell’intera filiera agroalimentare di ‘fotografare’ le proprie prestazioni di economia circolare.

In prospettiva, il progetto Wasteless consentirà agli operatori di accedere a una banca dati di esperienze positive utili a identificare le aree critiche nelle singole filiere e comparti, misurare e ridurre ‘Food Loss & Waste’ (FLW), nonché una piattaforma e-commerce per valorizzare i loro prodotti e coprodotti, con privilegio verso le filiere corte.

1) Wasteless, il progetto di ricerca

Wasteless (Waste quantification solutions to limit environmental stress) è un progetto di ricerca volto a sviluppare e testare strumenti e metodi innovativi per misurare e monitorare sprechi e rifiuti alimentari nell’intero corso della supply-chain, ‘from farm to fork’. (1)

I partner del consorzio di ricerca applicheranno a una serie di casi studio, in vari Stati membri, nelle diverse fasi della filiera (i.e. produzione primaria, trasformazione, distribuzione, food service, consumatori) gli strumenti in via di sviluppo:

– registro elettronico basato su sistema blockchain

– tecnologia di identificazione di alimenti e loro quantità attraverso le immagini

– sistema di intelligenza artificiale per la gestione dei dati di retailer e consumatori

– strumento di misurazione e gestione dei surplus

– dispositivo di misurazione degli sprechi alimentari domestici.

2) Questionario per gli operatori

Gli operatori della filiera alimentare sono invitati a rispondere a un questionario e inserire i dati relativi alle perdite e i rifiuti alimentari prodotti nelle loro attività, considerando sia i materiali in ingresso (input), sia i prodotti e gli altri materiali in uscita (output) e i loro rispettivi destini. (2)

Il questionario è stato elaborato dalla nostra WIISE benefit sulla base del Food Loss and Waste Standard (FLW Standard), nonché di un apposito rapporto del Joint Research Centre (JRC) e della decisione delegata (UE) 2019/1597 che fissa i metodi armonizzati e i requisiti minimi di qualità per misurare e monitorare i rifiuti alimentari negli Stati membri UE (3,4,5).

I dati, registrati in blockchain, offrono agli operatori una valutazione d’insieme sulle loro prestazioni di economia circolare, i costi e benefici delle pratiche adottate, le aree di possibile miglioramento. Gli operatori possono decidere di rendere pubblici tali dati, anche per avvalersene nei loro bilanci di sostenibilità (i.e. CSR, ESG).

3) Soluzioni concrete, il ‘toolbox’

La condivisione delle soluzioni concrete adottate dagli operatori di vari comparti e filiere, attraverso le risposte ai questionari di cui sopra, consentirà di sviluppare una banca dati o meglio un ‘toolbox’, una cassetta degli attrezzi.

Ciascun operatore potrà così apprendere le soluzioni adottate e sperimentate dai propri colleghi, anche in altri Paesi e/o in filiere contigue, per meglio valorizzare i ‘side stream’ delle loro produzioni. Quali ad esempio:

upcycling degli scarti in nuovi ingredienti alimentari, cosmetici, eccipienti naturali da impiegare nei farmaci (6)

– riutilizzo e/o riciclo in agricoltura e allevamento o nelle produzioni di mangimi, bioplastiche, materiali edili, tessile, etc.), prima della

– valorizzazione energetica e smaltimento a rifiuto. Nella prospettiva di identificare le soluzioni più consone a valorizzare al meglio tali materiali e compensare le perdite economiche che ne possano derivare.

la blockchain nel progetto di ricerca Wasteless
Fonte: Osorio LLDR, Flórez-López E, Grande-Tovar CD. The Potential of Selected Agri-Food Loss and Waste to Contribute to a Circular Economy: Applications in the Food, Cosmetic and Pharmaceutical Industries. Molecules. 2021; 26(2):515. https://doi.org/10.3390/molecules26020515

4) E-commerce

La tecnologia blockchain verrà altresì utilizzata per consentire agli operatori virtuosi che avranno risposto al questionario (si veda sopra, paragrafo 2) di partecipare a una piattaforma di e-commerce ove offrire i propri prodotti e coprodotti, sia in vendita sia a titolo gratuito (i.e. a favore di associazioni caritatevoli come le banche alimentari).

La piattaforma e-commerce, sebbene internazionale, favorirà l’identificazione dei fornitori più vicini a chi esegua la ricerca, per privilegiare le filiere corte. Favorendo altresì le vendite di pallet o scatole, anziché singole unità di prodotti, in modo da prevedere consegne di quantità di merci che possano giustificare gli oneri ambientali del trasporto.

Gli acquirenti professionali potranno accedere alle maggiori informazioni che i fornitori decideranno di registrare in blockchain per la loro qualifica (e.g. rapporti di audit sulle certificazioni). I consumatori a loro volta potranno distinguere con facilità e riconoscere il valore dei prodotti (anche non-food) derivati da riutilizzo e riciclo, oltre a quelli certificati biologici o Ecolabel. (7)

5) Prospettive e vantaggi

L’economia circolare nella filiera agroalimentare è un’impellenza economica ancora sottostimata, come si è visto. (8) La sua ottimizzazione può consentire di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti e generare nuove entrate, con risvolti favorevoli anche sotto i punti di vista ambientale e sociale.

Le politiche europee, nazionali e locali dovrebbero premiare gli operatori che risponderanno ai questionari di cui sopra (si veda il paragrafo 2), poiché essi potranno al contempo fornire dati aggregati di qualità, indispensabili per l’analisi statistica su ‘Food Loss and Waste’ (FLW).

La partecipazione gratuita degli operatori alle attività di test permetterà loro, tra l’altro, di fare esperienza con la tecnologia blockchain il cui utilizzo trova crescente applicazione in vari contesti. A partire dalla ‘Final Traceability Rule’ introdotta dalla Food and Drug Administration (FDA) per garantire la sicurezza di alcune categorie di alimenti sul mercato USA. (9)

#wasteless

Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna

Immagine di copertina: 2021 Dr. Sue Pillans, “Picture your ideas” at www.drsuepillans.com.

Note

(1) Dario Dongo. Andrea Adelmo Della Penna. Wasteless, progetto di ricerca UE su economia circolare e blockchain. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.9.22
(2) Gli operatori interessati a partecipare al questionario possono scrivere a surveywasteless@gmail.com
(3) V. https://www.flwprotocol.org/
(4) De Laurentiis V. et al. (2023) Building a balancing system for food waste accounting at national level – Model updates version 2.0. Publications Office of the European Union. https://data.europa.eu/doi/10.2760/374244
(5) Decisione delegata (UE) 2019/1597 della Commissione, del 3 maggio 2019, che integra la direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda una metodologia comune e requisiti minimi di qualità per la misurazione uniforme dei livelli di rifiuti alimentari. http://data.europa.eu/eli/dec_del/2019/1597/oj
(6) Dario Dongo. Andrea Adelmo Della Penna. Upcycling di coprodotti e scarti alimentari, breve rassegna scientifica. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.1.24
(7) Hellali W. et al. (2023) Food from waste: The effect of information and attitude towards risk on consumers’ willingness to pay. Food Quality and Preference 110:104945, https://doi.org/10.1016/j.foodqual.2023.104945
(8) Dario Dongo, Giulia Pietrollini. Economia circolare nei sistemi agroalimentari, un’impellenza economica. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.5.23
(9) Dario Dongo. Blockchain agroalimentare, da Walmart alla FDA in USA, Wiise Chain in Italia. Verso il Web 3. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.2.22

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

Andrea Adelmo Della Penna

Laureato in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti, tecnologo alimentare abilitato, segue l’area di ricerca e sviluppo. Con particolare riguardo ai progetti di ricerca europei (in Horizon 2020, PRIMA) ove la divisione FARE di WIISE S.r.l. società benefit partecipa.

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