HomeInnovazioneL’estrazione liquida pressurizzata mette il turbo ai benefici delle microalghe

L’estrazione liquida pressurizzata mette il turbo ai benefici delle microalghe

L’estrazione liquida pressurizzata consente di ottenere estratti di microalghe con rese di nutrienti e composti bioattivi benefici per la salute notevolmente maggiori rispetto a quelle ottenute con altri metodi.

Un recente studio pubblicato su Food Chemistry (Zhou et al., 2022) sperimenta questa tecnica innovativa su tre microalghe e ne misura – in vitro – le proprietà funzionali antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche e probiotiche. (1)

L’estrazione liquida pressurizzata di tre microalghe

I ricercatori hanno selezionato la biomassa di tre microalghe:

Spirulina coltivata in Spagna (specie Arthrospira platensis), ceppo Paracas, dal nome del lago peruviano ove è stata originariamente isolata. Questo cianobatterio blu-verde, come si è visto, contiene il 70% circa di proteine. Oltre a essere ricco di acidi grassi insaturi e pigmenti, come acido linolenico e acido linoleico, carotenoidi e clorofille,

– P. tricornutum prodotta in quattro fotobioreattori in Norvegia, con procedura di autorizzazione Novel Food in itinere,

– Clorella coltivata in stagni aperti nell’isola di Hainan (Cina), campionessa di versatilità.

Il metodo PLE – pressurized liquid extraction (estrazione di liquido pressurizzato) – adottato per estrarre nutrienti e composti funzionali presenta diversi vantaggi, a raffronto con quelli tradizionali (es. ammollo, Soxhlet):

– riduce notevolmente i tempi di estrazione,

– non richiede l’uso di reagenti organici costosi e/o tossici (es. etere, cloroformio, metanolo, etanolo),

– migliora l’efficienza di estrazione della biomassa, in particolare per proteine, carboidrati e fenoli.

Concentrazioni più elevate di nutrienti e composti funzionali

La maggiore concentrazione di nutrienti e composti funzionali ottenuta con il metodo innovativo di estrazione è marcata. In confronto agli altri metodi, PLE ha aumentato il contenuto di

  • proteine (P. tricornutum: 93,3 vs 68,6 mg/g; Chlorella: 30,8 vs 21,3 mg/g; Spirulina: 136,7 vs 120,8 mg/g),
  • polifenoli (P. tricornutum: 4,6 vs 3,4 mg/g; Chlorella: 1,7 vs 1,3 mg/g) e
  • carboidrati (P. tricornutum: 39,0 vs 28,5 mg/g; Clorella: 25,6 vs 20,4 mg/g).

Le funzioni benefiche per la salute

Le prove in vitro sulle proprietà benefiche per la salute hanno evidenziato che:

– la capacità antiossidante è più forte con l’estratto di Spirulina, seguita da P. tricornutum e Chlorella,

– l’effetto antinfiammatorio è maggiore con l’estratto di P. tricornutum,

– l’azione antimicrobica sul batterio patogeno Salmonella è significativa con gli estratti PLE di tutte e tre le microalghe, così come gli estratti non PLE di Chlorella e P. tricornutum. Meno efficace, purtroppo, su Listeria,

– l’attività probiotica, intesa come crescita di Lactobacillus casei BL23 (L. casei) e Bifidobacterium lactis BB12 (B. lactis) è stata aumentata da PLE su tutti e tre gli estratti di microalghe.

Nelle prove in vitro è inoltre emerso che il microbiota intestinale è modulato dagli estratti di Spirulina e P. tricornutum, con effetti benefici dopo la digestione gastrointestinale.

Marta Strinati

Note

(1) Jianjun Zhou, Min Wang, Christine Bäuerl, Erika Cortés-Macías, Joaquim Calvo-Lerma, Maria Carmen Collado, Francisco J. Barba. The impact of liquid-pressurized extracts of Spirulina, Chlorella and Phaedactylum tricornutum on in vitro antioxidant, antiinflammatory and bacterial growth effects and gut microbiota modulation. Food Chemistry, Volume 401, 2023, https://doi.org/10.1016/j.foodchem.2022.134083.

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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