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Horizon4Proteins. La ricerca sulle proteine a confronto con politiche e regole UE

Horizon4Proteins – il cluster di sei progetti europei di ricerca e innovazione sulle proteine – ha incontrato i rappresentanti di varie DG della Commissione europea, il 17 maggio 2023 – per un confronto sulle politiche e le regole UE.

1) Horizon4Proteins, ricerca e innovazione sulle proteine in UE

Sei progetti di ricerca – cofinanziati dall’Unione Europea, nell’ambito dei programmi Horizon 2020 e Horizon Europe – sono focalizzati sullo sviluppo di proteine a uso alimentare e mangimistico, la sostenibilità delle produzioni e la concreata fruibilità dei loro output. (1) Sotto l’ombrello di Horizon4Proteins figurano oggi i seguenti progetti di ricerca.

1.1) NextGenProteins

Ottimizzazione delle produzioni su scala industriale di single cell proteins e proteine da microalghe e insetti, mediante upcycling di scarti delle filiere agroalimentari.

1.2) ProFuture

Progetto dedicato allo sviluppo di processi sostenibili per la produzione di microalghe e il loro impiego in alimenti e mangimi. (2)

1.3) Smart Protein

Ricerca su cereali e legumi (quinoa, fave, lenticchie e ceci), sviluppo di isolati di proteine vegetali, fermentazione di funghi, lieviti, upcycling di sottoprodotti dell’industria alimentare.

1.4) Susinchain

La ricerca applicata all’allevamento di insetti nella filiera alimentare e mangimistica, con particolare riguardo alla black soldier fly.

1.5) Giant Leaps

Un approccio olistico e multidisciplinare per favorire la transizione verso le alt proteins, con soluzioni innovative e open access.

1.6) Like-A-Pro

Promuovere lo sviluppo di filiere innovative per la produzione di proteine ‘plant-based, microbe-based, ocean-based, fungus-based, insect-based’. Con l’obiettivo di portare prodotti ora di nicchia nel mainstream.

2) Alt proteins, le strategie UE

Le direzioni generali della Commissione europea deputate a ‘Health and Food Safety’ (DG SANTE), ‘Research and Innovation’ (DG RTD), ‘Agriculture and Rural Development’ (DG AGRI) hanno richiamato le strategie UE di maggior rilievo per la ricerca e innovazione sulle proteine alternative.

2.1) Vegetable Proteins

Le colture vegetali proteiche (>15%) sono essenziali all’Unione Europea per ridurre la dipendenza dai mercati internazionali e migliorare la sostenibilità dei sistemi agroalimentari. (3) La Politica Agricola Comune rimane al centro, sebbene la sua ultima riforma abbia tradito gli obiettivi di transizione ecologica. (4)

2.2) Farm to Fork Strategy

#Farm2fork a sua volta ha dedicato attenzione alle alt proteins, riferendo soprattutto alle fonti vegetali, e all’ambizioso obiettivo di portare il biologico a raggiungere il 25% della superficie agricola coltivata in UE. (5) La (non) riforma della PAC ha peraltro vanificato ogni chance di transizione verde dell’agricoltura, come la stessa DG Agri aveva infatti previsto (6,7).

2.3) Food 2030

La politica di ricerca e innovazione dell’UE è l’unica a non aver subito le interferenze delle grandi lobby agricole e dei colossi agrochimici, che hanno vanificato la transizione ecologica nella Politica Agricola Comune. Food 2030 rimane perciò fedele agli obiettivi di promuovere sistemi agroalimentari sostenibili e resilienti, in grado di garantire – anche attraverso le alt proteins – food security e nutrition security. (8)

3) Opportunità e sfide

I progetti di ricerca nell’ambito del cluster Horizon4Proteins hanno finora raggiunto risultati positivi, realizzando prodotti ad alto valore nutrizionale con un buon livello di apprezzamento. Le prospettive sono quindi incoraggianti, anche per l’immissione sul mercato di alcuni di essi.

Le sfide operative riguardano i costi di produzione ed estrazione delle proteine, le cui rese variano in base a diversi fattori. E così l’effettiva sostenibilità – economica, oltreché ambientale – delle filiere, da valutare già da principio con un Life Cycle Thinking approach (i.e. LCA, LCC).

Food circular design è il paradigma da perseguire – anzitutto nei progetti di ricerca – per garantire la resilienza dei sistemi agroalimentari europei. (9) A maggior ragione in quanto la loro competitività internazionale è sempre più minacciata dagli elevati costi degli input agricoli e dell’energia.

4) Policy roundtable

Il policy roundtable tra i partecipanti ai progetti di ricerca in Horizon4Proteins e i rappresentanti della Commissione europea ha consentito di identificare alcune criticità, nello EU legal environment, che meritano riflessioni in vista di possibili riforme. Alcuni spunti da parte di chi scrive, già proposti in quella sede, qui a seguire.

4.1) Novel Foods Regulation

Il Novel Foods Regulation (EU) No 2015/2283 ha consentito di immettere sul mercato dell’Unione un crescente numero di alimenti innovativi e sicuri. Nondimeno:

– l’esclusiva quinquennale delle autorizzazioni NF, sulla sola base di scientific reviews e qualche analisi travestita da ‘studio’ del richiedente, non è giustificata su ingredienti e alimenti non brevettati ovvero non brevettabili. Ed è un limite all’impatto positivo dei prodotti sulla salute dei cittadini,

– la privativa para-brevettuale di cui sopra, oltretutto, è di dubbia compatibilità con le normative sulla proprietà industriale, la protezione delle invenzioni biotecnologiche (incluse quelle microbiologiche, Dir. 98/44/CE) e la privativa sulle varietà vegetali (reg. CE 2100/94),

startup e piccole, medie imprese subiscono così la ‘corsa alle autorizzazioni in esclusiva’ dei grandi gruppi, soprattutto su alimenti tradizionali di Paesi terzi e comunque non brevettabili. Dalle microalghe agli insetti, fino alle proteine del fagiolo mungo (10, 11,12),

– gli oneri burocratici e gli studi scientifici richiesti per l’autorizzazione di un novel food, del resto, non possono venire affrontati da piccole e medie imprese che perciò devono venire sostenute, anche attraverso i progetti di ricerca, sotto condizione di non esclusività. Vale a dire, di ‘open innovation’.

4.2) Economia circolare, agroecologia

L’economia circolare che si va sperimentando in vari progetti di ricerca – alcuni di quelli del cluster Horizon4Proteins ma anche altri come EcoeFISHent, a cui pure la nostra squadra di Wiise partecipa (13) – postula altresì una revisione della disciplina su Animal By-Products (reg. UE 1069/09), il cui upcycling è tuttora limitato al solo destino mangimistico e non anche alimentare.

L’agroecologia deve poi trainare la green transition, per la salute del pianeta e degli esseri umani. (14) I progetti di ricerca europei dovrebbero applicare il sistema biologico per garantire la biodiversità e il patrimonio microbiologico delle materie prime e ridurre al minimo l’esposizione dei cittadini a sostanze chimiche pericolose. Tenendo a mente che è questa la sola via per l’autonomia dei sistemi agroalimentari europei. (15)

4.3) Ingredienti naturali funzionali

Lo sviluppo di conservanti naturali da matrici vegetali – realizzato anche grazie a due storici progetti di ricerca UE (PHYTOME, Phytochemicals to reduce nitrite in meat products) – è essenziale ad affrontare l’esposizione dei cittadini europei alle nitrosammine.

La Commissione europea, DG SANTE, ha assunto però una posizione che ne impedisce di fatto l’immissione nel Mercato dell’Unione, pretendendo che gli ingredienti naturali funzionali vengano sottoposti alle onerose procedure di autorizzazione previste per gli additivi alimentari (non così singoli Stati membri quali Francia e Italia. V. note 16, 17).

I costi proibitivi delle procedure in questione pregiudicano le opportunità di innovazione, nei progetti di ricerca come nel settore privato. Il rigore dei regolamenti Novel Foods e Food Additives dovrebbe venire mitigato, magari con l’introduzione di una procedura di registrazione ispirata al sistema GRAS vigente in USA.

5) Conclusioni provvisorie

I progetti di ricerca cofinanziati a livello UE e internazionale hanno un ruolo cardine nel promuovere la transizione ecologica delle produzioni e i consumi alimentari, in linea con i Sustainable Development Goals in Agenda ONU 2030. Pari attenzione va dedicata agli aspetti socio-economici, per conseguire un effettivo e inclusivo impatto sia sui consumatori di ogni fascia reddituale, sia sul tessuto produttivo che in Europa è imperniato sulle piccole e medie imprese.

La valutazione delle indicazioni sulla salute di tipo funzionale – di cui all’articolo 13 del Nutrition and Health Claims Regulation (EC) No 1924/06 – dovrebbe a tal fine venire ricondotta a diversi livelli di evidenza scientifica, anziché pretendere gli stessi requisiti prescritti per i disease risk reduction claims di cui all’articolo 14 del citato regolamento. Solo così si potrà effettivamente promuovere l’expoitation della ricerca su ingredienti e alimenti salutari, siano essi tradizionali e/o innovativi. (18)

Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna

Note

(1) Dario Dongo. Proteine per il futuro, novel food. Sfide e opportunità in UE. FARE (Food and Agriculture Requirements). 15.12.21

(2) Marta Strinati, Dario Dongo. Microalghe e insetti, la ricerca di proteine sostenibili in Horizon 2020. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.5.20

(3) Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo sullo sviluppo delle proteine vegetali nell’Unione europea (COM/2018/757 final) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A52018DC0757

(4) Marta Strinati. PAC post-2022, il fallimento della transizione ecologica in agricoltura. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.11.21

(5) Dario Dongo, Marina De Nobili. Speciale – Farm to Fork, anteprima su strategia UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.4.20

(6) Dario Dongo, Silvia Giordanengo. Bilancio UE 2021-2027 e #NextGenerationEU, focus su sviluppo rurale e finanziamento della PAC. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.12.20

(7) Dario Dongo, Giulia Orsi. Agricoltura in UE-27, relazione di scenario 2020-2030. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.1.21

(8) Food 2030 https://research-and-innovation.ec.europa.eu/research-area/environment/bioeconomy/food-systems/food-2030_en

(9) Dario Dongo, Giulia Pietrollini. Economia circolare nei sistemi agroalimentari, un’impellenza economica. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.5.23

(10) Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna. Microalghe, Euglena gracilis. Superfood con esclusiva. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.11.21

(11) Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna. Insetti a tavola, autorizzazioni Novel Food in UE. Lo stato dell’arte. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.2.22

(12) Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna. Novel Foods, via libera di EFSA agli estratti di proteine del fagiolo mungo. L’uovo vegetale di Eat Just. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.11.21

(13) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. EcoeFISHent, upcycling e blue economy nella filiera ittica. Il progetto di ricerca UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.10.21

(14) Dario Dongo. Alimenti biologici e sistema immunitario, evidenze scientifiche. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.4.20

(15) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. 10 anni di agroecologia per salvare l’Europa, lo studio IDDRI. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.3.19

(16) Dario Dongo. Estratti vegetali nelle carni, cortocircuito in Europa. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.5.19

(17) Dario Dongo. Conservanti naturali nelle carni. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.11.17

(18) È dunque necessaria una riforma del reg. (CE) 353/08, in linea tra l’altro con la pronuncia EUCJ sui botanicals. V. Dario Dongo. Health claims sui botanicals, la Corte di Giustizia fa chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.10.20

Andrea Adelmo Della Penna

Laureato in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti, tecnologo alimentare abilitato, segue l’area di ricerca e sviluppo. Con particolare riguardo ai progetti di ricerca europei (in Horizon 2020, PRIMA) ove la divisione FARE di WIISE S.r.l. società benefit partecipa.

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