Una startup israeliana, CarobWay, propone una filiera equa e hi-tech per realizzare prodotti a base di carrube, che la scienza già annovera tra i superfood. L’innovazione non è basata sull’ingegneria genetica bensì sulla selezione del cultivar e una tecnologia intelligente.
Lo sviluppo sostenibile della filiera del carrubo, la continuità della sua offerta e l’aumento dei raccolti sono favoriti dall’AI (Artificial Intelligence) che ottimizza e automatizza fertilizzazione e irrigazione. Stimolando così la crescita e maturazione delle piante.
1) Carrubo, premessa. Storia e territori
Il carrubo – Ceratonia siliqua L, famiglia delle Leguminosae – è una pianta già nota ai tempi dell’Antico Egitto. La sua maestosa chioma dona ombra ai terreni del Mediterraneo e Medio Oriente. Dal Portogallo alle isole Canarie, dal Sud Italia all’Africa del Nord e Israele, fino a raggiungere l’Iran. (1)
I suoi frutti (carob pod) sono baccelli allungati, al cui interno si trovano 8-12 piccoli semi dolci e nutrienti detti carati, dall’arabo qīrāț. I carati, grazie al loro peso uniforme di circa 0,2 grammi, venivano infatti utilizzati come unità di misura (tuttora in uso, con calibrazione standard) per i materiali preziosi quali oro e diamanti.
2) Resilienza
La pianta del carrubo resiste bene alla siccità e l’aridità dei suoli. Tollera bene le temperature elevate, anche fino a 50 °C, l’acqua salmastra e l’inquinamento. Non tollera, viceversa, i ristagni di acqua né il gelo estremo.
Cresce su terreni leggeri, anche sabbiosi o rocciosi. I frutti vengono raccolti battendo le carrube con lunghe canne, in estate. E i baccelli essiccati dal sole cambiano colore, dal verde al marrone.
3) Virtù nutrizionali
I profili nutrizionali delle carrube variano in relazione alla parte della pianta ma anche ai fattori genetici, colturali, stagionali e ambientali. Gli zuccheri ne rappresentano il 50% circa, seguiti dalle fibre insolubili di cui le carrube sono molto ricche (40% circa).
Le proteine – concentrate nei semi, che ne contengono il 18-19% circa – si caratterizzano per la presenza di idrossiprolina, un amminoacido essenziale a produrre il collagene (spesso carente nelle persone che seguono una dieta a base vegetale). Irrilevanti i grassi (0,2-1%).
Abbondano i minerali – potassio, calcio, fosforo e magnesio – e i composti bioattivi. Soprattutto acidi fenolici, inositoli (soprattutto d-pinitolo), gallotannini e flavonoidi, con un alto potenziale antiossidante. Oltre ai florotannini.
4) Virtù salutistiche
Una rassegna scientifica di recente pubblicazione (Gioxari et al., 2022) evidenzia il convergere di studi sperimentali su esseri umani e animali, (2) ove si mostrano:
– negli individui adulti sani, una correlazione tra l’apporto di carrube (sotto forma di snack) e il senso di sazietà, con riduzione dello stimolo della fame (a confronto con snack al cioccolato), (3)
– nei pazienti affetti da ipercolesterolemia, la riduzione di colesterolo ‘cattivo’ (LDL) e colesterolo totale a seguito di somministrazione di polpa e/o fibre di carrube,
– su esseri umani e animali, la riduzione della curva glicemica (indice glicemico, insulina) dopo i pasti e la diminuzione degli stati infiammatori in soggetti diabetici.
Meritano altresì di venire approfonditi gli studi sull’interazione favorevole tra gli apporti di carob, il microbiota e il metabolismo. Nonché sul possibile ruolo degli estratti di carruba nella prevenzione dei tumori. (4)
4.1) Health claims relativi ai botanicals. Il caso della carruba
L’Italia, si ricorda, è all’avanguardia in UE nel valutare l’evidenza scientifica degli health claims relativi ai botanicals. Grazie alla straordinaria opera del caro amico Bruno Scarpa, visionario ex dirigente del Ministero della Salute, che ha anche promosso lo sviluppo della lista BelFrIt. (5)
Le linee guida del ministero della Salute italiano in merito agli health claims – che gli operatori possono utilizzare sotto la propria responsabilità, come chiarito dalla Court of Justice of the European Union (CJEU, 2020. V. nota 6) – su una serie di botanicals, già prevedono per l’estratto di carrube:
- ‘regolarità del transito intestinale,
- azione emolliente e lenitiva (sistema digerente),
- modulazione/limitazione dell’assorbimento dei nutrienti e facilitazione del senso di sazietà’. (7)
5) Utilizzi in alimenti e mangimi
I frutti del carrubo sono da sempre utilizzati nell’alimentazione umana e animale, grazie al sapore naturalmente dolce e il basso costo di produzione. L’industria alimentare ha riscoperto la carruba negli ultimi anni, non più solo come base per la fermentazione alcolica o succedaneo del cacao bensì per sviluppare prodotti innovativi con proprietà funzionali. Prodotti da forno e di pasticceria, alimenti fortificati, pasta fermentata e non, bevande a base di latte e decotti d’acqua a base di carruba. (8)
I semi di carrube sono molto apprezzati sia per gli ottimi profili nutrizionali – 18,6% di proteine con ottimo assortimento di amminoacidi, 5,2% di zuccheri, 2% di grassi in prevalenza insaturi, 78% (9) – sia per la versatilità tecnologica. Il loro endosperma, ricco del polisaccaride galattomannano (80-85%), è utilizzato soprattutto per produrre la farina di semi di carrube (E 410), usata come additivo alimentare con proprietà stabilizzanti, addensanti e aromatizzanti. Anche per ridurre i grassi nella burrata pugliese. (10)
6) CarobWay, la startup israeliana dedicata alle carrube
CarobWay è una startup creata nel 2020 a Kiryat Shmona, in Israele, per sviluppare un progetto innovativo della filiera del carrubo, from seed to plate. Così da integrare la coltivazione intensiva – assistita da tecnologie innovative e AI – con la produzione di ingredienti a base di carruba che impiegano il 100% del frutto.
‘Siamo la prima impresa ad avere integrato la ricerca e innovazione per selezionare e produrre i semi di carruba, coltivare il carrubo con agricoltura intensiva e di precisione, lavorare i suoi frutti. Per ricavare prodotti sani a partire dai suoi semi, la polpa e i baccelli’ (Udi Alroy, CEO e co-fondatore di CarobWay).
6.1) Selezione dei cultivar, equa remunerazione agli agricoltori
Gli agronomi di CarobWay, attraverso una app dedicata, hanno raccolto dati per identificare i cultivar di carrubo più vocati alla maggior produttività, al minor fabbisogno di acqua e manutenzione, e al miglior sapore. Con gli obiettivi di:
- produrre più semi, per ottenere la preziosa farina di carrube,
- ricavare più fibre, per le applicazioni nella nutraceutica,
- ottenere una la polpa più dolce, poiché ‘tutto ciò che entra nell’industria alimentare deve essere gustoso’, come spiega Udi Alroy. (11)
Le cultivar di carrube selezionate vengono fornite, assieme alle tecnologie innovative, alle aziende agricole locali con cui la startup ha stipulato accordi di fornitura. In base a tali accordi, CarobWay acquista l’intero raccolto a un prezzo stabilito in modo da garantire un guadagno dignitoso agli agricoltori. Fair trade.
6.2) Automazione e AI in agricoltura
La gestione dei terreni viene completamente automatizzata. I sensori raccolgono i dati rilevanti sui fabbisogni di acqua e fertilizzanti della pianta in relazione ai terreni e al clima. La loro elaborazione in tempo reale, grazie all’AI (Artificial Intelligence), consente di controllare e prevedere gli interventi necessari – anche in rapporto a possibili malattie delle piante – e così sia le spese, sia le quantità di raccolto.
Questo sistema ha già permesso di migliorare anche la crescita e la fecondità del carrubo. Gli alberi così raggiungono la maturità in soli 4 anni, anziché in 7 anni come in precedenza. Ed è stata meccanizzata anche la raccolta, per evitare che la tradizionale battitura dei baccelli con le canne possa danneggiare i fiori che matureranno l’anno successivo. (11)
6.3) Sostenibilità di filiera
La sostenibilità della filiera CarobWay inizia dall’equa remunerazione degli agricoltori, come si è visto. Ma anche dalla scelta di una pianta tradizionale, presente in Israele da almeno 3000 anni, che può oggi apportare vita e reddito in terreni altrimenti inutilizzabili.
L’economia circolare trova altresì soddisfazione in un progetto ove CarobWay utilizza il frutto del carrubo nella sua interezza, senza sprechi. Sia il seme, per produrre farina di carrube, sia la polpa del baccello ricca in zuccheri e fibre. I frutteti verranno poi dotati di pannelli solari, per l’energia rinnovabile. (12)
6.4) Output
Reinventare la filiera della carruba, per CarobWay, significa anche sviluppare 15 prodotti destinati a innovare alimenti e integratori alimentari. Dolcificanti naturali senza controindicazioni, carboidrati a basso indice glicemico, fibre alimentari prebiotiche e proteine veg, composti fenolici e altre sostanze bioattive.
7) Conclusioni provvisorie
Da Israele si raccoglie questo grande esempio da seguire su come restituire vigore alle colture tradizionali con un’innovazione tecnologica rispettosa della natura e delle persone.
Tanto più straordinaria sarà l’innovazione in quanto le colture si potranno sviluppare nel rispetto dei requisiti della produzione biologica. Per affrancare questa pianta biblica dai veleni sempre in agguato (13) – dell’agrochimica.
Dario Dongo e Alessandra Mei
Note
(1) Eleonora Guerri. Carrubo: storia di una pianta dai mille usi. AboutPlants.eu. https://www.aboutplants.eu/notizie/ecologia/carrubo-storia-di-una-pianta-dai-mille-usi
(2) Gioxari A, Amerikanou C, Nestoridi I, Gourgari E, Pratsinis H, Kalogeropoulos N, Andrikopoulos NK, Kaliora AC. (2022). Carob: A Sustainable Opportunity for Metabolic Health. Foods. 2022 Jul 20;11(14):2154. doi: 10.3390/foods11142154
(3) Papakonstantinou E., Orfanakos N., Farajian P., Kapetanakou A.E., Makariti I.P., Grivokostopoulos N., Ha M.A., Skandamis rand’ P.N. (2017). Short-Term Effects of a Low Glycemic 50 he Index Carob-Containing Snack on Energy Intake, Satiety, and Glycemic Response in 40 g Normal-Weight, Healthy Adults: Results from Two Randomized Trials. Nutrition, 2017 42:12-19. doi: 10.1016/j.nut.2017.05.011.
(4) Gregoriou G, Neophytou CM, Vasincu A, Gregoriou Y, Hadjipakkou H, Pinakoulaki E, Christodoulou MC, Ioannou GD, Stavrou IJ, Christou A, Kapnissi-Christodoulou CP, Aigner S, Stuppner H, Kakas A, Constantinou AI. (2021). Anti-Cancer Activity and Phenolic Content of Extracts Derived from Cypriot Carob (Ceratonia siliqua L.) Pods Using Different Solvents. Molecules. 2021 Aug 19;26(16):5017. doi: 10.3390/molecules26165017
(5) Dario Dongo, Andrea Piccoli. Integratori alimentari, la lista BelFrIt dei botanicals ammessi. FARE (Food and Agriculture Requirements). 24.7.17
(6) Dario Dongo. Health claims sui botanicals, la Corte di Giustizia fa chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.10.20
(7) Ministero della Salute (2012). Linee guida ministeriali di riferimento per gli effetti fisiologici applicabili in attesa della definizione dei claims sui “botanicals” https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1268_listaFile_itemName_2_file.pdf
(8) Rodriguez-Solana R., Romano A., fortif Moreno-RojasJ.M. (2021). Carob Pulp: A Nutritional carol and Functional By-Product Worldwide Spread in the Formulation of Different Food. Products and Beverages. A Review. Processes. 2021;9:1146. doi: 10.3390/pr9071146.
(9) Mahtout R., Ortiz-Martinez V., García M., Gracia I., Hernández-Fernández F., Pérez de los Ríos A., Zaidia F., Sanchez-Segado S., Lozano-Blanco L. (2018). Algerian Carob Cause Tree Products: A Comprehensive Valorization Analysis and Future Prospects. Sustainability. 2018;10:90. doi: 10.3390/su10010090
(10) Trani A, Gambacorta G, Gomes TF, Loizzo P, Cassone A, Faccia M. (2016). Production and characterisation of reduced-fat and PUFA-enriched Burrata cheese. J Dairy Res. 2016 May;83(2):236-41. doi: 10.1017/S0022029916000078
(11) Ariel Grossman. Smart tech cultivates biblical superfood for the 21st century. https://nocamels.com/2022/12/smart-tech-cultivates-biblical-superfood-for-the-21st-century/ NoCamels. 11.12.2022,
(12) H. Granato, Developing a sustainable carob supply chain. https://www.vitafoodsinsights.com/sustainability-and-transparency/developing-sustainable-carob-supply-chainpodcast Vitafoods Insights. Podcast, 17.11.21
(13) EFSA (European Food Safety Authority) (2020). Modification of the existing maximum residue level for deltamethrin in carobs/Saint John’s breads. EFSA J. 2020 Oct 27;18(10):e06271. doi: 10.2903/j.efsa.2020.6271.