HomeInnovazioneBiostimolanti in olivicoltura, rivoluzione bio. Rassegna scientifica

Biostimolanti in olivicoltura, rivoluzione bio. Rassegna scientifica

I biostimolanti rappresentano una delle innovazioni più promettenti in olivicoltura, sotto diversi aspetti. Per stimolare la difesa naturale delle piante – di grande attualità nell’era di Xylella fastidiosa subsp. pauca, già approfondita (1,2) – nonché ridurre gli input e ottimizzare l’utilizzo delle risorse.

Studi sperimentali su prodotti a base di alghe, microalghe e florotannini – nonché altri, di origine animale – hanno mostrato risultati apprezzabili in termini di resa e qualità della produzione (olive e olio extravergine di oliva).

Questo approccio risulta di particolare utilità anche ai fini della conversione degli uliveti al sistema di agricoltura biologica. E più in generale al mantenimento e lo sviluppo dell’agroecologia, su questa e altre colture, (2) in condizioni di sostenibilità economica.

Biostimolanti, inquadramento giuridico

Dal punto di vista giuridico, i biostimolanti si qualificano come prodotti fitosanitari. Sono quindi disciplinati dal regolamento (CE) 1107/2009 e successive modifiche. (3)

Biostimolante delle piante è qualunque prodotto che stimola i processi nutrizionali delle piante, indipendentemente dal suo tenore di nutrienti, con l’unica finalità di migliorare una o più delle seguenti caratteristiche della pianta o della rizosfera della pianta:

a) efficienza dell’uso dei nutrienti;
b) tolleranza allo stress abiotico;
c) caratteristiche qualitative;
d) disponibilità di nutrienti confinati nel suolo o nella rizosfera.’ (reg. UE 2019/1009, articolo 47.1.2. V. nota 4)

La natura dei biostimolanti può essere microbica – come i funghi micorrizici e non micorrizici, endosimbionti batterici (es. Rhizobium) e non microbica (es. estratti di alghe, microalghe. V. note 2,5,6,11,12). Le loro proprietà sono attribuite principalmente ad amminoacidi, peptidi, vitamine, enzimi, sostanze ad azione ormone-simile (es. fitormoni), antiossidanti e/o minerali. Essi devono in ogni caso rispondere a determinati requisiti di composizione, funzionalità, purezza (vale a dire, assenza o rispetto di determinate soglie di residui), informazione agli utenti professionali e/o consumatori. (5)

Biostimolanti nell’olivicoltura italiana

L’impiego di biostimolanti di origine animale è stato testato su due gruppi di giovani ulivi, all’età di 1 anno (cultivar Leccino, in vaso) e all’età di 2 anni (cultivar Moraiolo, subito dopo il trapianto in campo, in Umbria). Registrando in entrambi i casi:

– l’accelerazione della crescita delle piante trattate, a raffronto con i gruppi di confronto, fino al completamento dello sviluppo vegetativo,

– l’incremento dello sviluppo di biomassa in tutte le parti dell’albero (radici, fusto, foglie, germogli). La sperimentazione si è conclusa favorevolmente, annotando la significatività dei risultati per ridurre i tempi in vivaio e accelerare l’entrata in produzione, favorendo la conservazione dell’equilibrio vegeto-produttivo. (7)

Algatan su ulivi colpiti da Xylella

Il composto di alghe, microalghe e tannini sviluppato da Algatan si è rivelato molto efficace nel rafforzare le piante di ulivo e ridurre drasticamente i danni causati dal batterio Xylella fastidiosa sub. pauca, agente del disseccamento dell’olivo. (2)

Xylella si è insediata in Puglia dal 2013 e ha infettato oltre 8.000 ettari di oliveti. (8) Le autorità hanno però trascurato del tutto le efficaci soluzioni conservative dimostrate dai biostimolanti di Algatan e del Centro Colture Sperimentali di Aosta (micorrize. V. nota 1)

Biostimolanti negli uliveti in Spagna e Tunisia

Un biostimolante con estratti algali – impiegato in Spagna su due cultivar superintensive (Alberquina e Koroneiki) – ha mostrato la capacità di sostituire i fertilizzanti inorganici, conservando e addirittura migliorando le rese. Oltre a stimolare la difesa contro gli stress biotici e abiotici, nonché a favorire la sostenibilità ambientale delle produzioni agricole. La sua capacità è stata attribuita al mix di polisaccaridi, polifenoli, vitamine e fitormoni. (9)

La somministrazione fogliare di un biostimolante a base minerale in Tunisia, sulla cultivar Chemlali, ha a sua volta evidenziato miglioramenti significativi nella qualità delle olive da olio. Misurati attraverso i vari parametri di:

– profili lipidici. Incremento dell’acido oleico, e dei rapporti oleico/linoleico, monoinsaturi/polinsaturi,

– polifenoli. Incremento del contenuto di polifenoli totali. (10)

Estratti di alghe sugli ulivi del Sinai

Il trattamento fogliare con un biostimolante a base di estratti di microalghe (Scenedesmus acutus, Coelastrum proboscideum) e tre tipi di alghe marine, sperimentato nel Sinai, ha dimostrato la capacità di migliorare le prestazioni degli ulivi di varietà Koroneiki su suoli calcarei a elevata salinità.

La spruzzatura del prodotto a basse concentrazioni (0,1 %) – nelle tre fasi di crescita iniziale, fioritura e maturazione dei frutti – si è rivelata essere il metodo migliore per incrementare la crescita, la resa, la qualità dei frutti e dell’olio. Su una cultivar testata in condizioni pedoclimatiche decisamente avverse. (11)

Conclusioni provvisorie

L’utilizzo di biostimolanti, in particolar modo quelli di origine algale, si è rivelato essere molto promettente per accelerare l’entrata in produzione e aumentare la produzione quali-quantitativa delle piante trattate. Nel rispetto dell’ambiente e dell’economia agricola, grazie anche alle basse diluizioni richieste.

Ulteriori prove sono ancora necessarie per valutare e comprovare l’azione di questi prodotti su altre cultivar e contesti geografici. Nella prospettiva di una vera transizione ecologica, che può venire garantita soltanto dal metodo di produzione biologico, anche in olivicoltura. (12)

Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna

Note

(1) Dario Dongo, Marina De Nobili, Guido Cortese. Xylella Fastidiosa, la soluzione a portata di mano. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.2.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/xylella-fastidiosa-la-soluzione-a-portata-di-mano

(2) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Zootecnia, alghe e microalghe per prevenire l’uso di antibiotici. Algatan. V. paragrafi Microalghe per l’agricoltura, Algatan in agricoltura. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.9.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/zootecnia-alghe-e-microalghe-per-prevenire-l-uso-di-antibiotici-algatan

(3) Reg. CE 1107/2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE. Testo consolidato al 27.3.21 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A02009R1107-20210327&qid=1620996789608

(4) Reg. UE 2019/1009 che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, che modifica i regolamenti (CE) n. 1069/2009 e (CE) n. 1107/2009 e che abroga il regolamento (CE) n. 2003/2003. Testo consolidato al 25.6.19 su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1620996476594&uri=CELEX%3A32019R1009

(5) Du Jardin (2015). Plant biostimulants: Definition, concept, main categories and regulation (review). Sci. Hortic. 196:3–14, doi:10.1016/j.scienta.2015.09.021

(6) Battacharyya, D., Babgohari, M. Z., Rathor, P., & Prithiviraj, B. (2015). Seaweed extracts as biostimulants in horticulture. Scientia Horticulturae, 196, 39–48. doi:10.1016/j.scienta.2015.09.012

(7) Leen Almadi, Andrea Paoletti, Nicola Cinosi, Elissa Daher, Adolfo Rosati, Claudio Di Vaio e Franco Famiani. (2020). A Biostimulant Based on Protein Hydrolysates Promotes the Growth of Young Olive Trees. Agriculture 10:618, doi:10.3390/agriculture10120618

(8) Kottelenberg et al. (2021). Shape and rate of movement of the invasion front of Xylella fastidiosa spp. pauca in Puglia. Nature Research 11:1061, https://doi.org/10.1038/s41598-020-79279-x

(9) Hernández-Hernandez et al. (2019). The Use of Biostimulants in High-density Olive Growing: Quality and Production. Asian Journal of Advances in Agricultural Research 10(4):1-11, doi:10.9734/ajaar/2019/v10i430034

(10) Zouari et al. (2020) Olive oil quality influenced by biostimulant foliar fertilizers. Brazilian Journal of Biological Sciences 7(15):3-18, https://doi.org/10.21472/bjbs(2020)071501

(11) El Migeed et al. (2018) Response of olive trees (cv. Koroneiki) to algae extract sprays and its impact on growth and productivity under saline conditions. Middle East Journal of Agriculture Research 7(1):34-40, http://www.curresweb.com/mejar/mejar/2018/34-40.pdf

(12) Chiaiese et al. (2018). Renewable Sources of Plant Biostimulation: Microalgae as a Sustainable Means to Improve Crop Performance. Frontiers in Plant Science 9:1782, doi: 10.3389/fpls.2018.01782

Andrea Adelmo Della Penna

Laureato in Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti, tecnologo alimentare abilitato, segue l’area di ricerca e sviluppo. Con particolare riguardo ai progetti di ricerca europei (in Horizon 2020, PRIMA) ove la divisione FARE di WIISE S.r.l. società benefit partecipa.

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti