Uno studio sperimentale del Department of Animal Science, University of California, Davis (Meo-Filho et al., 2024) suggerisce l’efficacia delle alghe marine Asparagopsis taxiformis per ridurre le emissioni di metano dei bovini da carne allevati al pascolo. (1)
Il governo UK ha frattanto dichiarato di voler imporre agli allevatori l’uso di additivi per mangimi con la stessa funzione, come il Bovaer® di DSM-Firmenich. (2) Una rassegna scientifica dell’Accademia di Pechino offre una prospettiva più ampia. (3)
1) Alghe ai bovini per ridurre le emissioni di metano, premessa
L’allevamento di bovini è stato oggetto di grande attenzione, nell’ultima decade, a causa del contributo alle emissioni globali di gas serra. Tenuto altresì conto dell’incremento demografico, a cui si associa la crescente domanda di alimenti di origine animale per esigenze di food security (FAO, 2022). (4)
Recenti studi (tra cui Beauchemin et al., 2022) hanno indicato il potenziale della somministrazione di alcune alghe rosse (i.e. Asparagopsis taxiformis) ai ruminanti, per ridurre in misura significativa le emissioni enteriche di GHGs (Greenhouse Gases) e in particolare di metano, come si è visto (5,6,7).
In attesa di ulteriori studi in vivo, FAO (Food and Agriculture Organization) non aveva ancora considerato il potenziale di questa innovazione nel ridurre l’impatto della zootecnia sull’ambiente, nelle proprie raccomandazioni ‘Five practical actions toward low-carbon livestock’ (2019). (6)
2) Asparagopsis taxiformis, studio in vivo della University of California
Lo studio in esame (Meo-Filho et al., 2024) sperimenta l’efficacia delle alghe ricche di bromoformio (Asparagopsis taxiformis), in pellet, come inibitore enterico del metano (CH4) nei bovini da carne al pascolo in condizioni reali di allevamento.
Il campione di ventiquattro bovini da carne – incroci di Wagyu e Angus, con un peso vivo medio di 399 ± 21,7 kg – è stato assegnato a due gruppi di trattamento (Asparagopsis e Controllo, A e C) e sottoposto a pesate regolari, ogni 14 giorni.
2.1) Alimentazione e crescita degli animali
La somministrazione di alghe Asparagopsis taxiformis in pellet è stata organizzata in tre fasi: ramp-up (3 settimane), fase ottimale (3 settimane) e fase decrescente (2 settimane).
I ricercatori non hanno registrato differenze tra il peso vivo iniziale e finale settimanale, l’aumento medio giornaliero e l’assunzione di sostanza secca prevista nei due gruppi di trattamento.
2.2) Emissioni enteriche
Le emissioni enteriche medie di metano (CH4), durante le fasi ottimali e decrescenti, sono state notevolmente ridotte nei bovini sottoposti a integrazione di alghe (115 g/giorno, rispetto ai 185 g/giorno del gruppo di controllo).
Entrambi i gruppi hanno avuto simili emissioni di anidride carbonica (6,8 e 7,2 kg/giorno di CO2, rispettivamente, per A e C). Le emissioni di diidrogeno H2 sono state invece superiori nel gruppo trattato con Asparagopsis (3,4 contro 1,8 g/giorno).
2.3) Risultati
I risultati suggeriscono che l’additivo per mangimi con alghe Asparagopsis taxiformis, grazie al naturale ed elevato contenuto in bromoformio, ha il potenziale di ridurre le emissioni enteriche di CH4 dai bovini da carne allevati al pascolo senza influenzare il loro assorbimento di nutrienti.
L’allevamento pastorale, che comprende i sistemi di pascolo estensivo, è essenziale al sostentamento di milioni di persone in tutto il mondo. Questa innovazione merita ulteriori ricerche, per contribuire alla sostenibilità della zootecnia nel rispetto delle culture locali e la biodiversità.
3) Prospettive di ricerca e innovazione
La rassegna scientifica pubblicata dall’Institute of Feed Research presso la Chinese Academy of Agricultural Sciences di Pechino (Liu et al., 2024) evidenzia l’opportunità di estendere la ricerca verso altre specie di alghe con basso contenuto di bromoformio, oltreché su altri aspetti.
Il bromoformio contenuto in A. taxiformis, quale analogo alogenato del metano, può infatti inibire specificamente l’attività del coenzima M metiltransferasi, bloccando così la metanogenesi ruminale. I suoi potenziali profili di tossicità dose/dipendente meritano tuttavia ulteriori approfondimenti.
3.1) Alghe marine e composti bioattivi
L’attuale ricerca sulle alghe marine deve quindi venire migliorata, secondo i ricercatori cinesi, nelle diverse direzioni di:
– sperimentare l’utilizzo di più specie di alghe marine con basso contenuto di bromoformio, quali Bonnemaisonia hamifera, Dictyota bartayresii, Cystoseira trinodis e Saccharina latissimi;
– verificare il ruolo dei composti bioattivi di cui le alghe sono ricche (tra cui proteine idrolizzate, polisaccaridi, e florotannini) nelle emissioni di metano dei ruminanti;
– mantenere attenzione sui possibili benché remoti rischi legati ai residui di metalli pesanti (e.g. iodio, bromo) e bromoformio nei prodotti alimentari (i.e. latte, carni)
– sviluppare filiere sostenibili ed efficaci per la coltivazione, la conservazione e la lavorazione delle alghe marine, in linea con gli obiettivi di blue bioeconomy.
4) Conclusioni provvisorie
Sebbene esistano più di 12.000 specie di alghe marine nel mondo, solo 221 sono considerate come aventi un valore commerciale, e ancora meno specie sono coltivate in modo intensivo (FAO e WHO, 2022). (9)
‘Abbiamo concluso che l’efficacia delle alghe nella riduzione del metano è indiscutibile. Tuttavia, la loro applicazione come additivo per mangimi commerciale è ancora influenzata da fattori come sicurezza, costi, incentivi politici e normative’ (Liu et al., 2024).
Investimenti pubblici nella ricerca sono indispensabili per esplorare il promettente potenziale di questa innovazione nel migliorare la sostenibilità della zootecnia.
Dario Dongo
Note
(1) P. Meo-Filho, J.F. Ramirez-Agudelo, E. Kebreab (2024). Mitigating methane emissions in grazing beef cattle with a seaweed-based feed additive: Implications for climate-smart agriculture, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A.121 (50) e2410863121,
https://doi.org/10.1073/pnas.2410863121
(2) John Ely. New Bovaer fears: UK Government ‘commits’ to giving ALL cows in England controversial feed by 2030 – amid ongoing dairy boycott over ‘toxic’ additive. Daily Mail. December 6, 2024 https://tinyurl.com/3tjkkwj7
(3) Yunlong Liu, Mi Zhou, Qiyu Diao, Tao Ma, Yan Tul (2024). Seaweed as a feed additive to mitigate enteric methane emissions in ruminants: Opportunities and challenges. Journal of Integrative Agriculture. https://doi.org/10.1016/j.jia.2024.09.036
(4) Marta Strinati, Dario Dongo. Animal foods needed for nutrition and health, FAO report. FT (Food Times). May 8, 2023
(5) Antonio Gattuli. Alghe contro l’effetto-serra. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.5.18
(6) Roque, B.M., Brooke, C.G., Ladau, J. et al. (2019). Effect of the macroalgae Asparagopsis taxiformis on methane production and rumen microbiome assemblage. Animal microbiome 1, 3. https://doi.org/10.1186/s42523-019-0004-4
(7) Dario Dongo. Ruminant algae to cut methane emissions. FT (Food Times). January 12, 2023
(8) Dario Dongo, Marina De Nobili. Livestock, FAO proposes 5 areas of action to reduce greenhouse gas emissions. FT (Food Times). August 29, 2020
(9) FAO, WHO (2022). Report of the expert meeting on food safety for seaweed: current status and future perspectives. Rome, 28-29 October 2021. Food Safety and Quality Series No 13. Rome. ISBN: 978-92-4-005853 https://tinyurl.com/z2kec5wt

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.