Le stoviglie realizzate con polvere di bambù sono inidonee al contatto con gli alimenti perché possono rilasciare melammina e formaldeide. La Commissione europea ha indetto una campagna di allerta in 21 paesi, per eliminare dal mercato questi MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti). (1)
Stoviglie in polvere di bambù, la vera natura
Le stoviglie in polvere di bambù vengono commercializzate con claim quale ‘naturale’, ‘ecologico’, persino ‘biologico’, sebbene ‘anche se l’additivo vegetale utilizzato è biologico, l’etichetta biologica può essere utilizzata solo per gli alimenti ai sensi del regolamento (CE) n. 834/200’ [abrogato dal successivo reg. UE 848/18, ndr], avverte la Commissione europea.
Si tratta invece di prodotti illegali e pericolosi. Sono infatti realizzati con una miscela di polimeri plastici e bambù o altri additivi a base vegetale, utilizzati come riempitivi per conferire volume e forma all’oggetto.
Si distinguono dai manufatti in bambù naturale per la struttura liscia tipica della plastica. E per la inidoneità al contatto con gli alimenti, invece sicura per il bambù naturale, come abbiamo visto. (2)
Il rischio chimico
La sicurezza della maggior parte degli additivi vegetali non è stata valutata sotto il profilo della sicurezza e non è autorizzata ai sensi del regolamento (UE) 10/2011 sui MOCA in plastica, che approva l’uso di 900 sostanze come monomeri, additivi e coadiuvanti nella produzione di polimeri.
È invece noto che il bambù e altri materiali a base vegetale macinati nelle materie plastiche accelerano la degradazione di alcuni polimeri con cui sono mescolati. Di conseguenza sostanze tossiche come la melammina e la formaldeide possono migrare negli alimenti.
La migrazione è peraltro favorita dal contatto con alimenti caldi e dal lavaggio in lavastoviglie.
Controlli a tappeto
Allo scopo di porre fine all’importazione, al commercio e alla pubblicità illegali di articoli in plastica che utilizzano bambù o altri additivi a base vegetale come riempitivi, la Commissione europea ha lanciato una campagna di controlli mirati, assieme alla rete europea per le frodi alimentari (EU Agri-Food Fraud Network, FFN).
Il piano d’azione si è concluso ad aprile 2022 e il risultato, comunicato a fine novembre 2022, è che 21 paesi europei hanno notificato 748 prodotti di plastica contenenti bambù macinato:
– 644 provenienti dal mercato dell’UE,
– 104 di provenienza extraUE, quasi sempre cinese, respinti alle frontiere.
Tutti i prodotti presenti sul mercato europeo sono stati ritirati e gli Stati membri sono allertati nel proseguire i controlli.
Note
(1) Bamboo-zling. EU Enforcement Action on plastic Food Contact Materials (FCM) made of bamboo ‘powder’ https://food.ec.europa.eu/safety/eu-agri-food-fraud-network/eu-coordinated-actions/bamboo-zling_en
(2) Dario Dongo. Bambù, stoviglie e utensili da cucina. Le linee guida dall’India. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.9.19
Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".