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Italia, piano nazionale dei controlli ufficiali sui materiali e oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari

Il ministero della Salute ha pubblicato il piano quinquennale (2023-2027) dei controlli ufficiali in Italia sui materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA o FCM, Food Contact Materials).

Il piano dei controlli è stato definito dall’Ufficio 6 della DGISAN insieme all’Istituto Superiore di Sanità (laboratorio nazionale di riferimento per i MOCA) e condiviso con le Autorità regionali e provinciali.

1) Food Contact Materials, premessa

I Food Contact Materials – FCM, in italiano MOCA (materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti) – oggetto dei controlli ufficiali stabiliti nel piano nazionale comprendono:

– utensili da cucina e da tavola, contenitori, stoviglie, posate,
– macchinari per la trasformazione degli alimenti, incluse le macchine da caffè,
– materiali da imballaggio.

Sono esclusi invece gli oggetti di antiquariato, i materiali di copertura o di rivestimento che fanno parte dei prodotti alimentari e possono quindi venire consumati con gli stessi (es. croste dei formaggi) e gli impianti fissi, pubblici o privati, di approvvigionamento idrico.

2) Piano nazionale dei controlli ufficiali su materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti

Food Contact Materials Regulation (EC) No 1935/04 prescrive che i controlli ufficiali su materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti vengano condotti:

– da parte degli Stati membri, nel rispetto dei criteri oggi indicati nello Official Controls Regulation (EU) No 2017/625 relativo ai controlli ufficiali dei mangimi (FCMR, articolo 24),

– in via sistematica, con intensità e frequenza adeguate, sulla base dei rischi identificati per la sicurezza degli alimenti, gli esiti dei controlli precedenti e l’affidabilità dell’autocontrollo (FCMR, articolo 9). (1)

2.1) Italia, autorità competenti

Ministero della Salute. Ha il compito di programmare e coordinare l’attività di controllo elaborando annualmente, con l’ausilio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), le risultanze dei controlli ufficiali a livello nazionale.

Istituto Superiore di Sanità. Quale Laboratorio Nazionale di Riferimento-MOCA, supporta il Ministero della Salute nel coordinamento, nella elaborazione delle risultanze dei controlli ufficiali e nella rivalutazione dei rischi ed espleta le attività relative alla controversia.

Regione e Provincia autonoma. Il piano nazionale chiede che ogni Regione e Provincia autonoma elabori a sua volta un Piano regionale/provinciale (PR/PP) di controllo ufficiale dei MOCA allo stato di prodotti finiti e pronti per entrare in contatto con gli alimenti (ad esclusione dei semilavorati) realizzati in:

 plastica
 acciaio inossidabile
 vetro
 ceramica
 plastica contenenti bambù.

Sulla base della valutazione del rischio e tenendo in conto delle precipue realtà di
ogni territorio, le Autorità regionali e delle Province autonome assegnano i campioni prelevati nelle fasi della produzione e della distribuzione (intesa come: deposito, vendita all’ingrosso e vendita al dettaglio).

Ogni Regione e Provincia autonoma individua un referente cui affidare, nel
territorio di competenza, il coordinamento del Piano stesso. I PR/PP ed i nominativi
dei relativi referenti devono essere trasmessi al Ministero della Salute – DGISAN – Ufficio 6 “Igiene delle tecnologie alimentari” entro 90 giorni dalla data di adozione del Piano nazionale. I PR/PP potranno essere aggiornati in seguito a modifiche apportate al Piano nazionale.

Esse assicurano che tutto il personale deputato ai controlli ufficiali ai sensi del Piano sia formato e si mantenga aggiornato per i propri ambiti di competenza.

Le Autorità regionali e delle Province autonome devono validare entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello a cui si riferiscono i dati i dati trasmessi dai laboratori di competenza nel sistema NSIS-Alimenti.

ASL. Programmano, coordinano ed espletano le attività di controllo ufficiale sul territorio di loro competenza.

I controlli ufficiali sono costituiti da una serie attività eseguite dalle Autorità
competenti, o dagli organismi delegati o dalle persone fisiche cui sono stati delegati determinati compiti riguardanti i controlli ufficiali a norma del Regolamento (UE) 2017/625.

Le ASL competenti territorialmente trasferiscono i campioni ai laboratori incaricati del controllo ufficiale; tra i controlli inclusi vi sono:

 identità, attraverso un esame visivo per verificare che il contenuto e
l’etichettatura di una partita, inclusi marchi, sigilli e mezzi di trasporto, al fine
della corrispondenza ai documenti ufficiali di accompagnamento (art.3,
comma 42, del Regolamento (UE) 2017/625)

 documentazione, attraverso la verifica dei certificati ufficiali, degli attestati
ufficiali, delle dichiarazioni e degli altri documenti (ad esempio quelli di natura
commerciale), che accompagnano la partita, come previsto dalla normativa
(ad esempio dall’articolo 1, paragrafo 2, all’articolo 56, paragrafo 1, del
Regolamento (UE) 2017/625).

Le Autorità competenti che effettuano il campionamento riportano nel verbale di
prelievo tutte le informazioni coerenti e necessarie per la corretta e completa
compilazione dei campi obbligatori nel flusso informatico unico RADISAN del
sistema NSIS-Alimenti.

Posti di Controllo frontalieri (PCF). Programmano, coordinano ed espletano le attività di controllo ufficiale sulle partite di MOCA destinate all’importazione nell’Unione europea che sono effettuate, secondo le disposizioni vigenti con specifico Piano (“Piano di monitoraggio dei controlli di laboratorio sugli alimenti di origine non animale, integratori alimentari e MOCA importati dai Paesi terzi”) redatto dall’Ufficio 8 dalla Direzione Generale
della Sanità animale e dei Farmaci veterinari (DGSAF) del Ministero della Salute.

Laboratori di competenza. Effettuano le analisi. I laboratori incaricati del controllo ufficiale sono in Lombardia: ATS Milano e ATS Insubria; in Liguria: all’ARPAL; in Piemonte: all’ARPA e all’IZS Piemonte Liguria e Valle d’Aosta Sezione di Cuneo; in Friuli Venezia Giulia: all’ARPA; in Emilia Romagna: all’IZSLER; in Toscana: all’Azienda USL di Firenze; nelle Marche: all’ARPA; in Umbria: all’ARPA; nel Lazio: all’ARPA e in Puglia: all’ARPA).
Inseriscono i dati del campionamento ed i risultati delle analisi nel sistema
informativo “NSIS-Alimenti” il prima possibile e non oltre il 15 febbraio dell’anno
successivo a quello cui si riferiscono.
Al fine di garantire l’accuratezza dei dati analitici e la corretta interpretazione dei
dati, partecipano a specifiche attività formative e ai test comparativi organizzati dal
Laboratorio nazionale di riferimento o dal Laboratorio di riferimento dell’Unione
Europea; la programmazione è comunicata nel PR/PP.

2.2) Campionamenti ufficiali

I campionamenti ufficiali devono venire eseguiti mediante prelievo di matrici idonee a:

– verificare la conformità dei food contact materials alle normative vigenti, ovvero

– raccogliere elementi per la valutazione del rischio. (2)

Sulla base del piano dei controlli ufficiali e della valutazione dei rischi, il campionamento può essere:

– selettivo, per la verifica della conformità dei materiali e oggetti a contatto con gli alimenti alla normativa vigente, oppure

– mirato, per accertare la conformità alla normativa vigente nel caso di una notifica di allerta e/o suo follow-up.

La dichiarazione di conformità dei food contact materials – e se del caso, i documenti necessari alla corretta esecuzione dell’analisi (e.g. composizione, destinazione di impiego, tempo e temperatura di utilizzo), da trasmettere al laboratorio competente incaricato – vengono verificati e acquisiti nella fase di campionamento.

2.3) Campionamenti ufficiali, composizione delle aliquote

La composizione delle aliquote (numero di pezzi/oggetti/materiali) dei campioni di food contact materials (FCM, in italiano MOCA) varia in relazione al loro tipo e in funzione della corretta esecuzione delle analisi del laboratorio di competenza incaricato.

Il quantitativo minimo di ogni aliquota è quello necessario al raggiungimento dei più bassi limiti di quantificazione degli analiti ricercati tendendo conto delle esigenze sia legislative che analitiche (ad esempio esigenze di ripetibilità dell’analisi).

L’immagine a seguire riassume i campioni previsti per un totale di 1000 campioni ogni anno, nel quinquennio 2023/2027, in relazione a:

– combinazione e tipo di FCM/MOCA,

– percentuale di campioni,

– analita-gruppo di analiti da ricercare ai fini del controllo ufficiale.

campioni MOCA nel piano del ministero della Salute

2.4) Ripartizione dei controlli ufficiali nelle singole Regioni e Province autonome

La ripartizione dei controlli ufficiali per ogni Regione/Provincia autonoma (PA) è definita sulla base della popolazione residente indicata da ISTAT al 31.12.2020 e garantisce comunque un (purtroppo esiguo) numero minimo di 10 campioni da prelevare da ogni Regione/Provincia autonoma.

Il diagramma a seguire rappresenta la ripartizione dei campioni per ogni Regione e Provincia autonoma in Italia.

Campioni MOCA per regione e provincia autonoma

3) Conclusioni provvisorie

La disciplina europea dei materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA, o FCM) è a tutt’oggi obsoleta, frammentata ed estremamente lacunosa, come si è più volte denunciato. (3)

La sicurezza dei materiali a contatto è strettamente legata alla sicurezza alimentare, a fronte dei concreti rischi di migrazione di sostanze chimiche tossiche – spesso sconosciute e prive di disciplina – nei cibi destinati a ogni fascia di popolazione, ivi comprese quelle vulnerabili.

I controlli ufficiali stabiliti in questo piano nazionale, come probabilmente quelli previsti in altri Stati membri, sono però infinitesimi rispetto ai milioni di food contact materials ovunque prodotti che vengono immessi ogni anno in Unione Europea. (4)

Paolo Rebolini e Dario Dongo

Note

(1) Dario Dongo. Materiali a contatto, questione sicurezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.9.18

(2) Decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 27. Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625. Testo consolidato al 28.2.22 su Normattiva https://tinyurl.com/ctcnahuy. I controlli ufficiali sui food contact materials riguardano i settori di cui all’art. 2, comma 1, mentre la valutazione del rischio deve venire eseguita ai sensi dell’Allegato I, Sezione 1, punto 1

(3) Dario Dongo, Paolo Rebolini. Articoli da cucina e materiali a contatto con gli alimenti, le condizioni di prova in UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.8.22

(4) La scarsità delle notifiche al RASFF di rischi di sicurezza alimentare legati ai food contact materials – 231 casi nell’intero 2022 in 27 Stati membri – è a sua volta emblematica dell’assoluta insufficienza dei controlli ufficiali in questo ambito. Si veda Dario Dongo, Marta Strinati. RASFF 2022, rapporto sulla sicurezza alimentare in UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.8.23

PAOLO REBOLINI

Tecnologo alimentare esperto in produzione e distribuzione di alimenti e imballaggi, con focus in gestione qualità e sicurezza alimentare. Auditor di terza parte per lo standard internazionale BRCGS packaging e formatore Approved Trainer Partner di BRCGS.

DARIO DONGO

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

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