HomeIdeeRegione Lazio e la ‘fiera mondiale del peperoncino’

Regione Lazio e la ‘fiera mondiale del peperoncino’

È sfuggita alle cronache la tredicesima edizione della ‘Fiera Mondiale Campionaria del Peperoncino’, una sagra di paese organizzata a Rieti tra il 28 agosto e l’1 settembre 2024 dalla Regione Lazio.

Un caso, più che un evento, degno di attenzione su come i finanziamenti pubblici destinati agli agricoltori vengano utilizzati dal super-assessore di Fratelli d’Italia Giancarlo Righini, nella giunta di Francesco Rocca.

1) Rieti, la ‘fiera mondiale del peperoncino’

La ‘fiera mondiale del peperoncino’ è stata ideata nel 2011 da Guglielmo Rositani, un ex deputato calabrese del MSI (poi Alleanza Nazionale) trapiantato a Rieti dal 1965. A ben vedere Rieti, a differenza della Calabria, non vanta alcuna produzione agricola né gastronomica legata al Capsicum. Eppure la sagra continua a raccogliere finanziamenti generosi, considerate le premesse e i risultati.

 

La rappresentatività della ‘fiera campionaria’ è in effetti lontana da ciò che si potrebbe aspettare, con una manciata di aziende agricole di cui tre laziali, in una sagra di paese animata da commercianti e ‘street food’, come mostrano le immagini. Tanto da far passare inosservati i minuscoli stand di Messico, Ecuador e Ungheria. E la partecipazione del pubblico, declamata in 250.000 visitatori, appare ‘dubitabile’.

2) Regione Lazio, il finanziamento pubblico

Regione Lazio ha finanziato la sagra di paese, si noti bene, attingendo alle risorse destinate all’Agricoltura anziché al Turismo. Il finanziamento pubblico è stato così:

– deciso dall’assessore al Bilancio e l’Agricoltura Giancarlo Righini, e

– eseguito dal suo fido Commissario straordinario ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) Massimiliano Raffa.

Il duo Righini – Raffa è già noto per gli aiuti a pioggia privi di alcuna strategia programmatica. Oltreché per il celebre sperpero di 3 milioni di euro, anche in questo caso regalati ai commercianti anziché agli agricoltori e allevatori, nella campagna sul ‘Latte Fresco del Lazio’. (1)

3) Trasparenza occulta

Il finanziamento pubblico di Regione Lazio tramite ARSIAL è stato devoluto nella sua interezza alla ’Associazione Rieti Cuore Piccante’. Il soggetto che organizza la Fiera, in area MSI – Fratelli d’Italia così come il suo fondatore e come lo stesso assessore Giancarlo Righini.

Per una volta, combinazione, la procedura di erogazione dei contributi pubblici non risulta aver avuto alcuna pubblicità. Né ve n’è traccia sul sito web di ARSIAL, dove gli atti dovrebbero venire pubblicati a garanzia della trasparenza e legittimità delle procedure.

4) Amministrazione trasparente?

Ciascuna amministrazione pubblica sul proprio sito istituzionale, in una parte chiaramente identificabile della sezione “Amministrazione trasparente“, i dati sui propri pagamenti e ne permette la consultazione in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all’ambito temporale di riferimento e ai beneficiari’. (3)

La medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni (…) si applica anche, in quanto compatibile:

a) agli enti pubblici economici e agli ordini professionali;

b) alle società in controllo pubblico (…);

c) alle associazioni, alle fondazioni e agli enti di diritto privato comunque denominati, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, la cui attività sia finanziata in modo maggioritario per almeno due esercizi finanziari consecutivi nell’ultimo triennio da pubbliche amministrazioni e in cui la totalità dei titolari o dei componenti dell’organo d’amministrazione o di indirizzo sia designata da pubbliche amministrazioni’. (4)

4) Il documento nascosto

Il documento nascosto, pervenuto alla redazione del nostro sito che dall’1 gennaio 2021 porta avanti l’inchiesta ’Vanghe Pulite’, indica la distribuzione dei finanziamenti pubblici per l’ultima edizione della ‘fiera mondiale del peperoncino’:

– pubblicità (grafica, stampa, social, web), 25.000 euro
– organizzazione evento show cooking, 20.000 euro
– organizzazione evento, spese generali, 20.000 euro
– costi energia, 2.500 euro
– spese di personale, 7.370 euro
– spese ospitalità, 7.130 euro
– spese allestimento stand espositori, gadget, hostess, 18.000 euro
– totale 100.000 euro (si veda Allegato).

5) Quale destino ai finanziamenti pubblici?

Le informazioni raccolte sulla ‘fiera mondiale del peperoncino’ inducono a sospettare che i finanziamenti pubblici di Regione Lazio – al di là della genericità delle voci di spesa ammesse – comprendano spese di allestimento degli ‘stand’ che gli espositori laziali potrebbero avere a loro volta pagato di tasca loro alla ’Associazione Rieti Cuore Piccante’.

Voci di corridoio riferiscono che gli espositori potrebbero aver pagato somme relativamente ingenti (1800 euro per lo stand più piccolo) direttamente agli organizzatori. I quali avrebbero perciò ricevuto un pagamento doppio, pubblico e privato, per questa voce di spesa.

Le aziende espositrici si sarebbero così iscritte autonomamente alla sagra di paese, pagando gli organizzatori, senza avere alcun contatto con Regione Lazio ed ARSIAL.

6) Il danno e la beffa?

ARSIAL e Regione Lazio motivano il finanziamento pubblico quale ‘contributo come sostegno per la promozione dei prodotti agroalimentari del territorio’. Eppure – in barba alle prassi di organizzazione delle manifestazioni fieristiche pubbliche – nessun bando è stato pubblicato per consentire la partecipazione delle aziende del Lazio.

Nessun bando, nessuna procedura di selezione dei partecipanti, nessuna trasparenza e – si teme – nessun trattamento di favore per le aziende agroalimentari del territorio. Le quali, secondo prassi, dovrebbero poter partecipare a titolo gratuito e venire collocate in un’area espositiva comune, accanto allo spazio istituzionale regionale.

La beffa – che si aggiunge al possibile danno di cui sopra, la cui esistenza ed entità dovrebbe costituire oggetto di apposite indagini – è poi rappresentata dagli striscioni collocati sopra gli stand, ove si riferisce ‘con il contributo di Regione Lazio e ARSIAL’. A chi, e perché?

7) Lollobrigida, Righini e Coldiretti

Paga Pantalone, cioè il popolo italiano, l’ennesima farsa che a Rieti si è conclusa con una cena di gala per un centinaio di commensali, in uno stand di 70/80 mq nella piazza centrale. Il ministro Francesco Lollobrigida ha portato con sé anche lo chef Alessandro Circiello, che ha poi nominato ‘Ambasciatore della Qualità Italiana e Promotore della Sana e Corretta Alimentazione’ alla grande sagra di Ortigia, in occasione del G7 Agricoltura.

Ministro, assessore, commissario ARSIAL e presidente regionale Coldiretti David Granieri hanno così celebrato una cena VIP delle tante, coi banchetti allestiti in stile festa di matrimonio, sotto lo stand della Regione Lazio e gli sguardi incuriositi dei passanti. Curiosi, certo, ma inconsapevoli di essere loro (e noi) stessi a pagare il costoso conto dello show-cooking e dell’intera festa. O forse meglio, della festa di partito che non a caso, proprio a Rieti, ha rimpiazzato la Festa del Secolo D’Italia.

#VanghePulite

Dario Dongo

ALLEGATO – ARSIAL. Determinazione dirigenziale 9 agosto 2024 n. 531. Oggetto: Fiera mondiale campionaria del Peperoncino di Rieti XIII edizione. Rieti, 28 agosto – 1° settembre 2024. – Impegno di Spesa ARSIAL peperoncino

Note

(1) Si veda il precedente articolo di Dario Dongo. Regione Lazio e Coldiretti, politiche e finanziamenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.8.24

(2) Rieti Cuore Piccante e Accademia del peperoncino: rinnovate le cariche. 31.10.22
https://www.fieramondialedelpeperoncino.com/2022/10/31/rieti-cuore-piccante-e-accademia-del-peperoncino-rinnovate-le-cariche/

(3) Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. (Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), articolo 4-bis (Trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche). Testo consolidato su Normattiva https://tinyurl.com/5n8xdrzf

(4) D.lgs. 33/2013, articolo 2-bis (Ambito soggettivo di applicazione)

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti