I funzionari della pubblica amministrazione devono osservare ‘con disciplina e onore’ la Costituzione (articolo 54), per garantire la propria fedeltà allo Stato… o a Coldiretti, nei settori strategici per il suo cerchio magico?
La fluttuazione di incarichi e posti di lavoro tra la P.A. e Palazzo Rospigliosi – che si aggiunge ai numerosi conflitti d’interessi, spesso fuorilegge, più volte denunciati su questo sito nell’ambito dell’inchiesta #VanghePulite – stimola alcuni dubbi.
Pubblica amministrazione e Coldiretti, porte girevoli
Coldiretti vanta una lunga tradizione nell’assumere figure più o meno note che provengano dai vertici della pubblica amministrazione. La lusinga di stipendi-base che per i capo area superano i 200 mila euro/anno – al netto di bonus, gettoni, partecipazioni e riconoscimenti – sembra davvero irresistibile, come si vedrà in alcuni esempi a seguire.
La gratitudine e la generosità del capo dei capi nei confronti dei dirigenti e funzionari pubblici è ben nota a tutti. (1) Alla politica, al MiPAAF e nei vari enti collegati, addirittura anche alla suprema magistratura. Alcuni non resistono l’intera vita lavorativa ai banchetti luculliani di Palazzo Rospigliosi, ma ogni suo ospite ne ha ricavato ricchezza.
Ezio Castiglione. ISMEA – Coldiretti, a/r
Ezio Castiglione – ex amministratore unico di Ismea Investimenti per lo Sviluppo S.r.l. (controllata da ISMEA) nonché capo gabinetto degli ex ministri per l’Agricoltura Gianni Alemanno e Paolo De Castro – venne arruolato come capo dell’Area Economico-Sindacale di Coldiretti. L’allora presidente Sergio Marini provò a erigerlo a contraltare di Vincenzo Gesmundo, ma il capo dei capi ebbe la meglio. Ed Ezio Castiglione, su proposta del ministro Maurizio Martina, venne così nominato presidente di ISMEA. (2)
ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato agricolo Alimentare) è un ente pubblico economiche che ‘realizza servizi informativi, assicurativi e finanziari e costituisce forme di garanzia creditizia e finanziaria per le imprese agricole e le loro forme associate’. Oltre ad assistere le Regioni nelle attività di riordino fondiario e favorire il ricambio generazionale in agricoltura con uno ‘specifico regime di aiuto approvato dalla Commissione europea.’ (3)
Raffaele Borriello. ISMEA – Coldiretti
Raffaele Borriello era a sua volta direttore generale di ISMEA, nonché capo di gabinetto dell’ex-ministra per l’Agricoltura Teresa Bellanova. (4) Ma l’attuale presidente di Coldiretti Ettore Prandini lo ha voluto al suo fianco, così Raffaele Borriello è entrato a Palazzo Rospigliosi come capo dell’area legislativa e relazioni istituzionali, a decorrere dal 15.1.21.
Il commendatore Borriello in effetti, a quanto si dice, già da anni partecipava alle riunioni del cerchio magico di Palazzo Rospigliosi. Al punto che il segretario generale Vincenzo Gesmundo – nel presentarlo a un incontro con i capi area il 19.2.19 – lo avrebbe definito ‘uomo di Coldiretti da sempre’. Combinazione, proprio a lui si deve la costituzione della IBF Servizi S.p.A. da parte di ISMEA e Bonifiche Ferraresi S.p.A. (5)
Alessandro Apolito. MiPAAF – Coldiretti
Alessandro Apolito è un altro ex-ministeriale di recente nomina a Palazzo Rospigliosi. Si trova al fianco di Gianluca Lelli, a sua volta rientrato all’ovile dopo il flop del progetto Federconsorzi 2 alias CAI SpA ove le adesioni dei Consorzi Agrari hanno segnato una battuta d’arresto e i risultati gestionali non promettono bene. (6) Alessandro Apolito, che indiscrezioni riferiscono avere familiari ‘importanti’ (padre ex servizi segreti, madre e sorella in Corte costituzionale), pare aver fatto carriera grazie alla militanza renziana.
Maurizio Martina – allora ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – prese Alessandro Apolito nel suo ufficio stampa. E poco prima di dimettersi lo fece nominare (senza concorso, ça va sans dir) dirigente per tre anni alle politiche di filiera. (7) In tale ruolo pare che il giovane si sia dato molto da fare per approvare i contratti di filiera targati Coldiretti. E così, come d’incanto, allo scadere del contratto da dirigente pubblico avrebbe ricevuto l’offerta di uno stipendio quasi doppio a Palazzo Rospigliosi.
PNRR, Coldiretti a mani basse
Combinazione, Coldiretti ha affidato ad Alessandro Apolito proprio il tema dei contratti dei filiera, dopo avere chiesto e ottenuto una dotazione nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Fesilienza) di almeno un miliardo e 500 milioni di euro.
Gli ex-ministri renziani Maurizio Martina e Teresa Bellanova avrebbero poi garantito una linea di continuità nel ruolo di dirigente pubblico già occupato da Apolito, facendo nominare una fedele compagna di lavoro, Milena Battaglia. Ancora una volta, senza concorso (8,9).
Altri miliardi di euro verranno invece gestiti da Raffaele Borriello con il ‘progetto laghi’, la ‘chimica verde’ e l’agricoltura di precisione. A tale ultimo scopo Coldiretti ha già acquistato la piattaforma digitale Demetra da Abaco SpA. La quale, assieme a Leonardo SpA, già gestisce vari appalti in quell’AGEA (Agenzia Generale per le Erogazioni in Agricoltura) diretta da Gabriele Papa Pagliardini, socio in affari del cerchio magico di Coldiretti.
Fabrizio Di Marzio. Cassazione – Coldiretti
Fabrizio Di Marzio è l’ex consigliere della Corte di Cassazione arruolato a Palazzo Rospigliosi come capo area ‘Azione sindacale e legislazione’. (11) Già da togato esprimeva il suo politeismo nella loggia Ungheria, la collaborazione con il premier Giuseppe Conte, la partecipazione alle riunioni dei capi area e alle c.d. ‘cabine di regia di Coldiretti (da fine 2018, in compagnia di Giuseppina Ivone). Il capo dei capi ha infatti incaricato lui di verificare che ‘sotto il profilo giuridico normativo e imprenditoriale stiamo facendo la cosa giusta’.
‘Volendo semplificare ulteriormente, abbiamo bisogno di un riduttore del rischio. E ciò non riguarda solo la confederazione, ma anche i grandi, ‘piccoli’ e i ‘piccolissimi’ rischi a livello territoriale.’ (12)
È consigliere di amministrazione di Consorzi Agrari SCpA – fondatrice di CAI SpA – e ispiratore della Esiodo S.r.l., che ha fatturato a CAI SpA 2 milioni di euro per 2 mesi di oscura ‘consulenza societaria e organizzativa’. (13) Tra la ‘banda dei liquidatori’, una cattedra universitaria e i tanti altri ruoli, Fabrizio Di Marzio ha pure ideato la nuova fondazione Centro Studi Divulga, a Palazzo Rospigliosi.
Felice Adinolfi. Università di Bologna et Divulga
Felice Adinolfi – collaboratore storico di Paolo De Castro, eurodeputato ed ex ministro dell’Agricoltura – insegna economia agraria alla stessa università di Bologna. Viene riferito essere molto impegnato alla segreteria di presidenza di Coldiretti e siede infatti, tra l’altro, nel CdA della fondazione Centro Studi Divulga.
Il suo compito dovrebbe essere ‘creare consenso nel mondo accademico attorno alle tesi della Coldiretti, in modo da avallare scientificamente le posizioni del sindacato.’ Si potrà forse dubitare l’indipendenza scientifica del professore, ma è solo un caso dei tanti. Certo non grave quanto le affiliazioni alla galassia di Coldiretti dei membri di commissioni che valutano progetti di finanziamenti milionari al MiPAAF. (14)
Francesco Giardina. MiPAAF – Coldiretti
Francesco Giardina – già consigliere e poi capo della segreteria tecnica dell’allora ministro Maurizio Martina – è il coordinatore e responsabile di Anagribios, l’evanescente ‘associazione nazionale dell’agricoltura biologica’ creata da Coldiretti. Non v’è dunque da stupirsi se egli faccia la voce da padrone sui propri ex-sottoposti al tavolo MiPAAF sul biologico, con effetti catastrofici tra l’altro. (15)
Piuttosto v’è da chiedersi come sia possibile che un ex funzionario ministeriale, che ha coordinato per anni il SINAB (servizio di informazione nazionale sull’agricoltura biologica), rivestisse al contempo il ruolo di dirigente politico in un’organizzazione privata – nel ristretto comitato esecutivo di AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) – che operava nello stesso settore. In uno degli innumerevoli conflitti d’interessi che forse esprimono una tragica realtà.
Una tragica realtà?
‘Il Censis attribuisce a Coldiretti una funzione di forza di sistema, che si traduce nella capacità di “agire sui confini delle altrui sovranità, attenti a costruire cooperazione, confronto scambio”.
E come tale abbiamo il diritto/dovere di sostituirci alle istituzioni stesse quando esse vengono meno, perché è questo che le gente si aspetta da noi. La nostra è una dimostrazione del livello reputazionale raggiunto. È la riprova che nel mercato virtuoso della prossimità possediamo la quota di maggioranza. O ancora meglio: che noi siamo il “partito della prossimità” (…)
E ricordate che il nostro grande obiettivo politico e culturale è che si instauri nel vissuto della politica, nelle istituzioni, nei cittadini italiani e in primis in tutti noi, la convinzione che ciò che fa bene a Coldiretti fa bene all’Italia!’ (Vincenzo Gesmundo, 25.3.21. V. nota 16).
Porte girevoli
Le ‘porte girevoli’ tra pubblica amministrazione, politica e Coldiretti non paiono avere limiti. Basti citare il caso dell’ex contestato direttore dell’Agenzia delle Dogane e i Monopoli Giuseppe Peleggi, (17) divenuto capo area innovazione tecnologica delle ‘bandiere gialle’. O quelli dei celebri magistrati del pool ‘Mani Pulite’, come Gherardo Colombo ora presidente della UE.Coop (la ‘Unione Europea delle Cooperative’ di Palazzo Rospigliosi) e Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie di Coldiretti. (18)
Un vecchio elenco del telefono non basta a raccogliere la lista delle relazioni patrimoniali che – al di fuori dei rapporti di lavoro dipendente, dei diretti interessati e/o loro familiari – legano la galassia di Coldiretti a dipendenti pubblici, incaricati di pubblici servizi, organi di vigilanza (es. sindaci, revisori dei conti), eccetera. A livello centrale, regionale e locale un sistema di potere parallelo impone fedeltà alla corte di Palazzo Rospigliosi. I cui interessi privati, concentrati nelle mani di un comitato ristretto, non hanno nulla a che fare con il ‘bene dell’Italia’. Né tantomeno con quelli di agricoltori e allevatori, come si è visto. (1)
#VanghePulite, o la riforma della Costituzione italiana?
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. Germina Campus, la holding di Coldiretti che specula sugli agricoltori. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.6.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/germina-campus-la-holding-di-coldiretti-che-specula-sugli-agricoltori-vanghepulite
(2) Maurizio Martina, nella risposta 15.1.15 ad apposita interrogazione parlamentare – sminuiva la persistenza di un legame ‘tra Castiglione e la Coldiretti, posto che i contratti di consulenza con due società riconducibili, in via mediata e indiretta, all’Associazione sono un effetto dell’accordo transattivo relativo alla cessazione anticipata del pregresso contratto di lavoro’. V. http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/bollettini/html/2015/01/15/13/allegato.htm
(3) ISMEA. Chi siamo. http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6
(4) Le aderenze tra il cerchio magico di Coldiretti e Teresa Bellanova sono evidenti in varie condotte, tra cui:
a) l’aumento ‘per decreto’ dei costi delle assicurazioni in agricoltura (v. https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/assicurazioni-agevolate-in-agricoltura-l-anomalia-italiana-vanghepulite),
b) l’indifferenza ai conflitti d’interessi del direttore generale di AGEA Gabriele Papa Pagliardini (v. https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/coldiretti-federconsorzi-2-e-il-direttore-di-agea-interrogazione-al-senato),
c) il sostegno alla delibera fuorilegge di AGEA per estromettere i liberi professionisti dai servizi di assistenza in agricoltura (v. https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/tris-del-tar-lazio-sui-caa-riammessi-i-liberi-professionisti)
(5) Amministratore delegato di IBF Servizi S.p.A. è Federico Vecchioni, uno dei ‘condottieri’ di CAI S.p.A. alias Federconsorzi 2. V. anche https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-e-cai-real-estate-i-tesori-immobiliari-dei-consorzi-agrari
(6) I Consorzi Agrari Terrepadane, del Nord-Est e dell’Umbria tra gli altri paiono avere inteso i lati oscuri dell’operazione CAI SpA e CAI Real Estate Srl, come si è visto (v. https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-agrirevi-aipo-unaprol-affari-d-oro-per-il-cerchio-magico-di-coldiretti). I risultati di gestione (margini, dividendi e flussi di cassa della gestione caratteristica) di CAI SpA saranno con ogni probabilità ben inferiori alle aspettative. E AgriCorporateFinance Srl, primo socio finanziario di CAI Real Estate S.r.l., si accinge a presentare un bilancio in profondo rosso
(7) Decreto MiPAAF 14.9.17, nomina a dirigente di Alessandro Apolito https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/7%252Fc%252Fd%252FD.048e6428541043fbe609/P/BLOB%3AID%3D11669/E/pdf
(8) Decreto MiPAAF 28.10.20, nomina a dirigente di Milena Battaglia
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/2%252Fc%252Fa%252FD.bf4fb9b9718dc84cb6d5/P/BLOB%3AID%3D16285/E/pdf
(9) Tra le varie coincidenze, Benedetta Renzi sorella dell’innominabile (cit. Marco Travaglio) è stata assunta nel 2019 in Coldiretti Emilia-Romagna. Nello stesso periodo Coldiretti ha offerto riparo anche a un altro renziano di ferro, Nicola Centrone, ex-capo di gabinetto dell’allora ministro Luca Lotti sfiorato dall’inchiesta sulle intercettazioni nel caso Consip
(10) Dario Dongo. AGEA – Coldiretti, la Commissione europea boccia il conflitto d’interessi. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/agea-coldiretti-la-commissione-europea-boccia-il-conflitto-d-interessi
(11) GiustiziaCivile.com, rivista diretta da Giuseppe Conte e Fabrizio Di Marzio. Il cv di Fabrizio Di Marzio, su https://giustiziacivile.com/curriculum/di-marzio-fabrizio
(12) Vincenzo Gesmundo. Relazione 25.3.21, estratto da punto 8 (Uno strumento per fare le cose ‘giuste’)
(13) Esiodo S.r.l., combinazione, è posseduta da Germina Campus SpA il cui socio unico è Coldiretti. V. https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/germina-campus-la-holding-di-coldiretti-che-specula-sugli-agricoltori-vanghepulite
(14) Dario Dongo. Sistema allevamento e biodiversità, sbando pubblico. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/sistema-allevamento-e-biodiversità-sbando-pubblico-vanghepulite
(15) Dario Dongo. Importazioni bio, parziale retromarcia al MiPAAF. #VanghePulite. (Great Italian Food Trade). 15.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/importazioni-bio-parziale-retromarcia-al-mipaaf-vanghepulite
(16) Vincenzo Gesmundo. Relazione 25.3.21, estratto dai punti 1 (Una forza di sistema) e 12 (Conclusioni: serrare le mani della nostra Coldiretti)
(17) DirPubblica, Federazione del Pubblico Impiego. Lettera del segretario generale al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, 28.4.15. https://www.dirpubblica.it/public/allegati/1770/20150428_a_Renzi_.pdf
(18) Vice presidente vicario dell’Osservatorio Agromafie è Andrea Baldanza, vice procuratore generale alla Procura regionale del Lazio. Il quale già nel 2014, allora consigliere della Corte dei Conti, organizzava la Summer School per i giovani di Coldiretti (v. https://giovanimpresa.coldiretti.it/notizie/eventi/pub/la-summer-school-secondo-andrea-baldanza/)
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.