Sin dalla sua proposta da parte degli scienziati nel 2014, il Nutri-Score, un’etichetta nutrizionale da applicare sulla parte anteriore della confezione, adottata dalla Francia nel 2017 e successivamente da Belgio, Spagna, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera, ha dovuto affrontare notevoli critiche.
Nonostante il forte sostegno della comunità scientifica, delle organizzazioni di sanità pubblica, delle associazioni dei consumatori e delle ONG, i detrattori, sostenuti da alcune potenti lobby agroalimentari, hanno diffuso inganni virali per screditarlo.
EREN (Equipe de Recherche en Epidémiologie Nutritionnelle), il gruppo di ricerca dell’Università Sorbona di Parigi che ha creato Nutri-Score, sfata ancora una volta con precisione scientifica le narrazioni fuorvianti. (1)
Idee sbagliate comuni sul Nutri-Score
1. Il Nutri-Score è troppo semplificato?
I critici spesso etichettano il Nutri-Score come “semplicistico” o “riduttivo”. Tuttavia, l’etichetta NS è progettata per essere semplice e intuitiva, riassumendo la qualità nutrizionale complessiva degli alimenti in un formato facilmente comprensibile:
• dietro la sua semplicità si nasconde una solida base scientifica, convalidata da oltre 110 studi sottoposti a revisione paritaria
• l’algoritmo del Nutri-Score incorpora i nutrienti chiave di interesse per la salute pubblica, bilanciando quelli da promuovere (ad esempio, fibre, proteine) e quelli da limitare (ad esempio, zucchero, sale, grassi saturi). (2)
2. Il Nutri-Score stigmatizza determinati alimenti?
I detrattori sostengono che il Nutri-Score sia stigmatizzante o ansiogeno. In realtà, l’etichetta riflette oggettivamente la composizione nutrizionale degli alimenti, allineandosi alle raccomandazioni di salute pubblica.
Gli alimenti ricchi di zucchero, sale o grassi saturi (ad esempio carni lavorate, formaggi) sono contrassegnati con etichette arancioni o rosse, a indicare che devono essere consumati con moderazione.
Gli studi dimostrano che il 90% dei consumatori apprezza il Nutri-Score e ne sostiene l’implementazione obbligatoria, senza alcuna prova che esso causi ansia o infantilizzazione.
3. Il Nutri-Score viola le libertà individuali?
I critici sostengono che il Nutri-Score indebolisce la scelta personale. Tuttavia, le scelte alimentari sono fortemente influenzate dal marketing, dai prezzi e dal product placement, che spesso promuovono opzioni non salutari.
Fornendo informazioni nutrizionali chiare, il Nutri-Score consente ai consumatori di prendere decisioni consapevoli, aumentando anziché limitare la loro libertà.
4. Il Nutri-Score penalizza gli alimenti tradizionali?
Il Nutri-Score valuta gli alimenti in base al loro contenuto nutrizionale, indipendentemente dalla tradizione o dall’origine. Mentre alcuni prodotti tradizionali come formaggi e salumi possono ottenere punteggi più bassi, a causa dell’elevato contenuto di sale e grassi, altri (il 62% degli alimenti tradizionali in Francia) ottengono buoni punteggi (A, B o C).
L’etichetta integra le certificazioni di origine (ad esempio, DOP/IGP), incoraggiando i consumatori a “mangiare meno ma meglio“. Scopri di più sugli alimenti tradizionali e sul Nutri-Score:
• Nutri-Score e marchi di qualità (3)
• studio UFC Que Choisir sui cibi tradizionali francesi. (4)
5. Il Nutri-Score ignora l’ultra-elaborazione?
Il Nutri-Score si concentra esclusivamente sulla qualità nutrizionale, non sull’ultra-processing o sugli additivi. Sebbene questi fattori siano importanti, al momento non sono integrati in nessuna etichetta nutrizionale globale.
Un’etichettatura complementare potrebbe affrontare queste dimensioni separatamente, come propone dal 2021 il creatore di Nutri-Score, il professor Serge Hercberg, per garantire informazioni complete.
6. La base da 100 g è fuorviante?
Il Nutri-Score utilizza una base di 100g/100ml per garantire confronti coerenti tra i prodotti. Le dimensioni delle porzioni, al contrario, variano ampiamente e possono essere manipolate dai produttori in mercati come quello dell’UE, dove finora non sono stati definiti criteri. Una misura standardizzata è quindi essenziale per l’accuratezza. (5)
7. Il Nutri-Score è contrario alla dieta mediterranea?
Le lobby italiane sostengono che il Nutri-Score penalizza i prodotti base mediterranei come formaggi e salumi. Tuttavia, la dieta mediterranea enfatizza frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio d’oliva, con un consumo limitato di carni lavorate e formaggi.
Il Nutri-Score promuove scelte più sane all’interno della dieta mediterranea, che le popolazioni dei Paesi mediterranei hanno effettivamente perso di vista. Per maggiori informazioni sulla dieta mediterranea e il Nutri-Score, visita:
• Nutri-Score e politica italiana (6)
• le lobby anti Nutri-Score nel corso degli anni. (7)
Conclusione: uno strumento per la salute pubblica
Il Nutri-Score è uno strumento scientificamente supportato, progettato per migliorare le scelte dei consumatori e la salute pubblica. Nonostante alcune limitazioni, i suoi benefici superano di gran lunga le critiche, spesso alimentate da campagne di disinformazione. Sfatando idee sbagliate e promuovendo la trasparenza, il Nutri-Score consente ai consumatori di fare scelte informate e più sane, supportando sforzi più ampi nell’educazione alimentare e nelle politiche pubbliche.
La Corte dei conti europea (2024) ha già censurato la Commissione europea per i ripetuti ritardi nella definizione dei profili nutrizionali e nell’adozione di un sistema armonizzato di etichettatura nutrizionale front-of-pack (FOPNL). Con diversi Paesi dell’UE che stanno già implementando etichette front-of-pack, il Nutri-Score si pone come l’opzione più efficace e basata sulla scienza. Ogni ulteriore ritardo non farà che rafforzare la percezione di cattiva governance a Bruxelles. Invece di dibattere sulla sua validità, le discussioni dovrebbero ora spostarsi sulla sua attuazione, piuttosto che opporsi senza basi scientifiche.
#PeopleoverProfit, #Egalité
Dario Dongo
Riferimenti
1. Réponses scientifiques aux critiques des détracteurs du Nutri-Score. Nutri-Score Blog. (2025). https://tinyurl.com/2rdfhw6x
2. Le Nutri-Score et les autres dimensions santé des aliments: Informer au mieux les consommateurs. Nutri-Score Blog. (2021). https://tinyurl.com/3ffyde34
3. Nutri-Score: Même avec un signe de qualité ou d’origine, un produit gras, sucré ou salé reste un produit gras, sucré ou salé. Nutri-Score Blog. (2021). https://tinyurl.com/4eab2nnv
4. Enquête de l’UFC Que Choisir sur le Nutri-Score des aliments traditionnels. Nutri-Score Blog. (2022). https://tinyurl.com/ydym9eya
5. Serge Hercberg, Pilar Galan, Emmanuelle Kesse-Guyot, Mathilde Touvier, Chantal Julia (2021). Pourquoi Nutri-Score est calculé sur la base de 100g et non par portion (comme demandé par les industriels)? Nutri-Score Blog https://tinyurl.com/2a3k2npu
6. Serge Hercberg, Pilar Galan, Manon Egnell, Chantal Julia, Mathilde Touvier (2019). Nutri-Score Blog https://tinyurl.com/yckf8y32
7. Une enquête du journal Le Monde sur le lobbying anti Nutri-Score.Nutri-Score Blog. (2022). https://tinyurl.com/4s3snaah

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.