L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) presentano l’edizione 2023 del Rapporto ‘Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici’ in Italia. (1)
1) Consumo di suolo e servizi ecosistemici
I suoli forniscono una serie di servizi ecosistemici, dal supporto alla produzione di cibo e biomasse alla filtrazione dell’acqua potabile, lo stoccaggio di carbonio (così pure di CO2 e gas serra) e la conseguente mitigazione dei cambiamenti climatici. (2) Oltre costituire un habitat per la biodiversità anche microbiologica che viene tuttavia deteriorata, come si è visto, da pratiche agricole insostenibili. (3)
La copertura artificiale dei suoli (i.e. cemento, asfalto) riduce la loro capacità di assorbire l’acqua, aumentando il rischio di alluvioni e siccità. Le coperture artificiali impediscono altresì il raffreddamento naturale del terreno, con l’effetto di aggravare le ondate di calore. La temperatura superficiale al suolo è infatti maggiore nelle aree urbane dense con scarsa copertura arborea.
2) Consumo di suolo in Italia, scenario 2022
L’Italia registra un aumento preoccupante del consumo di suolo. Le coperture artificiali hanno interessato 76,8 km² (+10,2% rispetto al 2021), fino a superare i 21,5 mila km². Nel dettaglio:
– le aree più afflitte sono la pianura Padana con maggiore intensità sull’asse Milano-Venezia e lungo la costa adriatica dal Veneto alla Puglia.
– le regioni in testa alle classifiche per il consumo di suolo sono Lombardia (12,16%), Veneto (11,88%) e Campania (10,52%) in. I maggiori incrementi nel consumo di suolo netto nel 2022 si registrano altresì in Puglia, Emilia-Romagna e Piemonte,
– a livello provinciale, i record di consumo di suolo appartengono a Monza e Brianza (41% di copertura artificiale), Napoli (35%) e Milano (32%). Le province di Cagliari, Lodi e Foggia hanno segnato i maggiori consumi nel 2022, crescita percentuale significativa nel consumo di suolo nell’ultimo anno.
– le città metropolitane come Roma e Napoli sono le più afflitte dalla cementificazione. Nel 2022 Roma Capitale ha registrato il consumo di suolo più elevato, seguita da Uta (Cagliari) e Casalpusterlengo (Lodi).
Le trasformazioni sono principalmente dovute alla costruzione di nuovi edifici – che nel 2022 hanno invaso 1000 ettari di suoli agricoli – e grandi infrastrutture come piazzali, parcheggi e altre aree pavimentate. A seguire l’installazione a terra di impianti fotovoltaici, che ha comportato consumo di suolo – secondo i criteri definiti in UE – per una superficie di poco inferiore al 50% sul totale delle installazioni.
3) Monitoraggio
SNPA – il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – segue l’uso, la copertura e il consumo di suolo in Italia, offrendo un quadro annuale dell’evoluzione dei fenomeni del consumo di suolo e delle dinamiche di trasformazione del territorio. Il monitoraggio coinvolge altresì:
– l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che ha appena pubblicato l’Atlante nazionale del consumo di suolo (2023), (4)
– la Rete nazionale di Referenti per il Monitoraggio del territorio e del consumo di suolo, a cui partecipano numerose Agenzie per la Protezione Ambientale Regionale e Provinciale (ARPA, APPA).
La comparazione di cartografie storiche con i dati attuali mostra un’impressionante espansione urbana e trasformazione del territorio nel corso degli ultimi due decenni.
3.1) Analisi del consumo di suolo, Copernicus
Un metodo innovativo, che utilizza tecniche di telerilevamento satellitare e sistemi informativi geografici (GIS), è stato utilizzato per la prima volta in Italia, su scala nazionale, per l’analisi e classificazione semi-automatica delle aree interessate dal consumo di suolo:
– le immagini registrate periodicamente dai satelliti Sentinel 2A e 2B, ottenute grazie al programma dell’Unione Europea Copernicus, (5) consentono ai ricercatori
– l’elaborazione di indici specifici, i.e. NDVI (Normalized Difference Vegetation Index), che evidenziano fenomeni come la presenza e lo stato della vegetazione.
Video. Moving ahead with Sentinel-2 (Fonte:ESA)
4) Conclusioni provvisorie
La Costituzione della Repubblica italiana è stata riformata, nel 2022, mediante introduzione di:
– responsabilità dello Stato, le Regioni e Province autonome e gli enti locali, nei rispettivi ambiti di competenza, nella tutela de ‘l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni’ (articolo 9),
– limiti alla libertà d’iniziativa economica che possa compromettere la salute umana e l’ambiente (articolo 41). La legge dovrebbe determinare i programmi e i controlli opportuni, affinché l’attività economica (pubblica e privata) venga così indirizzata e coordinata. (5)
I dati esposti da enti pubblici di ricerca sul consumo di suolo in Italia nel 2022 evidenziano un inaccettabile iato tra il dettame costituzionale e le politiche del Paese, su ogni livello territoriale. Fino a quando?
Dario Dongo e Gabriele Sapienza
Note
(1) ISPRA. Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, edizione 2023. Rapporto SNPA n. 38/2023. ISBN 978-88-448-1179-2 https://tinyurl.com/vehtz4yc
(2) European Environmental Agency, EEA (2019). Land and soil in Europe: Why we need to use these vital and finite resources sustainably https://tinyurl.com/mr2tnhwu
(3) Gabriele Sapienza, Dario Dongo. Biodiversità microbica dei suoli in Europa, analisi e prospettive. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.11.23
(4) ISPRA. Atlante nazionale del consumo di suolo. Edizione 2023. ISBN: 978-88-448-1180-8 https://tinyurl.com/yk9v88uc
(5) Programme of the European Union Copernicus. Europe’s eyes on Earth
https://tinyurl.com/27m7zks8
(6) Dario Dongo. Lo sviluppo sostenibile nella Costituzione e i vizi della democrazia italiana. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.2.22