Federconsorzi 2 – alias CAI S.p.A. e CAI Real Estate S.r.l. – si appresta in questi giorni all’assalto del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo, CAPSI.
#VanghePulite, mai abbastanza.
Consorzio Agrario di Siena e Arezzo, CAPSI. La perla del Granducato di Toscana
Il Consorzio Agrario di Siena e Arezzo (CAPSI) è una delle perle degli agricoltori e allevatori del Granducato di Toscana. Beni immobili per € 70 milioni, secondo recente stima di KPMG, e più di € 95 milioni di fatturato. In crescita sostanziale, con un trend positivo attestato in +9 mln € nel primo semestre 2021 (rispetto all’anno precedente) che si conferma a luglio e agosto.
La perla si caratterizza per la sede storica nel centro di Siena (€ 15 milioni di stima) e l’efficiente gestione del patrimonio immobiliare. Ma soprattutto per il valore strategico e la reputazione internazionale di produzioni eccellenti, presso i suoi 850 soci. Dai cereali ai vini (Chianti classico, Brunello di Montalcino, Vernaccia di San Gimignano, etc.), il pecorino di Pienza e vari caci ovini, la Chianina e la Cinta Senese e tant’altro.
CAPSI, piano industriale
A gennaio 2019 il CdA del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo – che rappresentava, con raro equilibrio, le tre confederazioni agricole (Coldiretti, CIA, Confagricoltura) – deliberava un percorso di ristrutturazione, con il primo obiettivo di ridurre la forte esposizione bancaria (ca. € 30 milioni, su 14 istituti di credito). KMPG veniva incaricata di presentare un piano industriale, approvato dal CdA già nel primo semestre 2019.
Il piano industriale veniva poi aggiornato, grazie al decreto ‘cura Italia’ (D.L. 118/2021), mediante introduzione di un piano di risanamento da concordare con i creditori (art. 67.3 legge fallimentare). Con l’obiettivo di vendere i beni non strumentali e definire, entro il 30.9.21, gli accordi transattivi con le banche. Piano attestato dal prof. Gianni Tarozzi. I risultati di gestione, frattanto, hanno superato le previsioni del piano KPMG. Luce verde dalle banche.
Federconsorzi 2 – CAPSI. 2019, primo tentativo di conquista
A metà 2019 i rappresentanti di Coldiretti nel CdA del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo proponevano di aderire all’operazione Federconsorzi 2 – alias CAI S.p.A. (1) Ma gli stessi proponenti non erano del tutto convinti e il CdA respingeva a maggioranza l’ipotesi di confluire nel carrozzone del cerchio magico di Coldiretti.
I presidenti delle tre associazioni agricole provinciali e i loro direttori – Giacomo Neri per Coldiretti, Nicola Ciuffi per Confagricoltura, Valentino Berni per CIA – avevano infatti concordato di rimettere a lucido la perla del Granducato con il piano industriale. Senza bisogno di confluire in CAI S.p.A., a costo di perdere identità e mutualismo, sovranità e valore (2,3).
Consorzio Agrario di Siena e Arezzo, 2021. La volontà dei soci
Il 29.6.21 l’assemblea dei soci CAPSI ha votato all’unanimità:
– un CdA composto da 9 consiglieri (5 a Coldiretti, 2 a Confagricoltura, 2 a CIA). Il quale ha poi attribuito la presidenza a Confagricoltura (Giuseppe Bicocchi) e la v.presidenza a CIA (Luca Marcucci),
– la presidenza del collegio sindacale a Stefano Melchiorri. Il quale, combinazione, è anche presidente del collegio sindacale della cassaforte di Federconsorzi 2. Cioè la CAI Real estate S.r.l. partecipata da De Benedetti, ove i 70 milioni di immobili di CAPSI rischiano di andare a finire (2,3),
– il bilancio 2020, con la sua nota integrativa. Perciò anche le direttrici e l’aggiornamento del piano industriale.
Federconsorzi 2 – CAPSI. 2021, la trappola
I cinque delegati di Coldiretti al CdA di CAPSI, all’indomani della nomina, hanno però subito cambiato le carte in tavola. Con buona pace dei precedenti accordi intercorsi tra le tre confederazioni agricole (v. sopra, paragrafo Federconsorzi 2 – CAPSI. 2019, primo tentativo di conquista) e soprattutto della volontà espressa dai soci che il 29.6.21 hanno approvato all’unanimità la nota integrativa a bilancio.
La prima manovra del cerchio magico di Coldiretti, attraverso i suoi 5 ‘soldatini’ in loco, è la contestazione del piano di risanamento già in fase di definizione. I ‘soldatini’ hanno subito annunciato di avere chiesto ‘a loro spese’ un parere ‘indipendente’ al prof. avv. Fabrizio di Marzio. Il quale, si ricorda, è membro del CdA della Società Consortile Consorzi Agrari S.C.p.A. (socio fondatore di Federconsorzi 2), oltreché capo dell’Area Giuridica di Coldiretti e ‘ideatore’ della Esiodo S.r.l. che presta servizi di consulenza milionari a CAI S.p.A. (4)
Il caos
L’allora presidente di CAPSI Giuseppe Bicocchi (Confagricoltura) chiedeva spiegazioni al presidente di Coldiretti Siena, Giacomo Neri, invocando il rispetto dei precedenti accordi. Neri si dichiarava ‘imbarazzato’ e annunciava le dimissioni, peraltro non avvenute. Frattanto, a seguito della scomparsa improvvisa di Giuseppe Bicocchi, il vice-presidente Luca Marcucci (CIA) ha provvisoriamente assunto la presidenza di CAPSI.
La precipitazione degli eventi sembra avere indotto il cerchio magico di Coldiretti ad accelerare i tempi. I suoi cinque consiglieri in CAPSI hanno così presentato il parere ‘disinteressato’ del prof. avv. Fabrizio Di Marzio che, curiosamente, contesta il piano industriale predisposto da KPMG nell’interesse del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo. Adducendo doversi scartare l’ipotesi di risanamento tramite vendita degli immobili non strumentali, per applicare invece un concordato. (5)
Federconsorzi 2 – CAPSI. Il nuovo assalto
I cinque consiglieri di Coldiretti hanno da ultimo convocato il CdA di CAPSI, ove esprimono la maggioranza, il 29.9.21. Con un OdG che ben esprime le volontà di Palazzo Rospigliosi e del comitato d’affari riunito attorno all’operazione Federconsorzi 2:
– nomina del nuovo presidente,
– sostituzione del direttore Ado Guerrini, nominato il 6.8.20, il quale aveva frattanto ristrutturato il Consorzio Agrario con risultati migliori delle previsioni di KPMG,
– adesione al ‘progetto di riorganizzazione dei consorzi agrari (progetto CAI)’.
CAI S.p.A. e CAI Real Estate S.r.l., il salto nel buio
I membri del CdA e del collegio sindacale del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo, a quanto pare, fino a un paio di settimane fa non avrebbero ricevuto nessun documento utile a comprendere i fondamentali né i dettagli dell’operazione CAI SpA e CAI Real Estate Srl.
Si prefigura dunque il rischio di un ennesimo salto nel buio la cui decisione si dubita possa venire rimessa al solo CdA. Tanto più qualora i soci abbiano approvato un diverso percorso. Vale la pena sottolineare alcuni elementi di diritto e questioni di merito.
Diritto
La legge 410/1999 prevede la possibilità per i consorzi agrari di ‘partecipare’ a società per azioni alle sole condizioni che essi detengano la maggioranza dei voti in assemblea ordinaria, e che le S.p.A. esercitino attività a favore dei soci dei consorzi agrari nel rispetto dei loro scopi mutualistici’ (art 2-bis, come riformato da legge 123/17, art. 2.3).
Lo statuto di CAI S.p.A. prevede tuttavia un quorum rafforzato (85%) per le decisioni su ‘materie assembleari rilevanti’. E il socio di minoranza BF SpA, sempre secondo statuto, è dotato di poteri di controllo che a loro volta inibiscono agli altri soci di esercitare in assemblea ordinaria un potere che corrisponda alla maggioranza dei voti. (6)
Merito
Nel merito, gli 850 soci del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo dovrebbero tenere a mente quanto occorso ai primi quattro Consorzi Agrari che hanno aderito all’operazione Federconsorzi 2:
– il valore dei loro immobili è stato svalutato drasticamente, così come le loro partecipazioni in CAI Real Estate S.r.l., a favore dei soci finanziari (2,3). In un’operazione ove si prefigura una possibile evasione (o frode) fiscale per una dozzina di milioni di euro, (7)
– l’identità e l’autonomia delle loro scelte operative appaiono a loro volta destinate a naufragare in nome di un progetto faraonico gestito da altri, a cui partecipano diverse entità i cui interessi non possono evidentemente coincidere con quelli dei singoli contesti locali.
Conclusioni provvisorie
Agricoltori e allevatori, lavoratori e cittadini non si illudano. Ciò che fa bene al cerchio magico di Coldiretti non fa sempre bene all’Italia, come idealizza ‘quello che comanda’ (8,9).
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. Federconsorzi 2 alias CAI SpA, un po’ di chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-alias-cai-spa-un-po-di-chiarezza
(2) Dario Dongo. Federconsorzi 2 e CAI Real Estate, i tesori immobiliari dei Consorzi Agrari. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-e-cai-real-estate-i-tesori-immobiliari-dei-consorzi-agrari
(3) Dario Dongo. Federconsorzi 2, 21 milioni di euro bruciati ai consorzi agrari nel falò della finanza. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.3.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/federconsorzi-2-21-milioni-di-euro-bruciati-ai-consorzi-agrari-nel-falò-della-finanza-vanghepulite
(4) Dario Dongo. Federconsorzi 2, AgriRevi, AIPO (Unaprol). Affari d’oro per il cerchio magico di Coldiretti. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.6.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-agrirevi-aipo-unaprol-affari-d-oro-per-il-cerchio-magico-di-coldiretti
(5) La procedura di concordato, prevista nella legge fallimentare all’articolo 182 e a sua volta aggiornata dal decreto ‘cura Italia’, offre maggiore spazio alla fantasia negoziale delle parti. Si presta cioè a operazioni complesse, funzionali agli interessi rappresentati dal prof. avv. Di Marzio
(6) ‘I patti parasociali CAI, benché prevedano che ‘il veto di Bonifiche ferraresi non potrà essere esercitato con riferimento a delibere aventi ad oggetto materie e interventi a finalità mutualistica’ hanno per oggetto l’esercizio del diritto di voto nella società CAI, pongono limiti al trasferimento delle relative azioni e, soprattutto, hanno per oggetto o per effetto l’esercizio di un’influenza dominante di Bonifiche ferraresi su CAI’ (estratto da interrogazione On.le Saverio De Bonis al Senato della Repubblica. Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-04693. Pubblicato il 28.12.20, nella seduta n. 284. http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1187643/index.html)
(7) Dario Dongo. Federconsorzi 2, CAI Real Estate Srl. Evasione o frode fiscale milionaria? #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 7.7.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/federconsorzi-2-cai-real-estate-srl-evasione-o-frode-fiscale-milionaria-vanghepulite
(8) Dario Dongo. Germina Campus, la holding di Coldiretti che specula sugli agricoltori. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.6.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/germina-campus-la-holding-di-coldiretti-che-specula-sugli-agricoltori-vanghepulite
(9) Dario Dongo. Pubblica amministrazione, fedeltà allo Stato o a Coldiretti? #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.6.21 https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/pubblica-amministrazione-fedeltà-allo-stato-o-a-coldiretti-vanghepulite

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.