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Etichettatura del vino. Bruxelles scrive all’Italia

La Commissione europea risponde al Parlamento italiano, che ha protestato contro l’etichettatura del vino varata dal governo irlandese.

Etichettatura del vino

Il 22 maggio 2023, il governo irlandese, primo in Europa, ha introdotto l’obbligo di etichettatura delle bevande alcoliche con l’indicazione del contenuto calorico e dei grammi di alcol contenuti nel prodotto e delle avvertenze di pericolo durante la gravidanza, nonché di un maggior rischio di malattie e tumori correlati al consumo di alcol. (1)

Più sensibile alle lobby del settore che alla salute pubblica, il Parlamento italiano ha approvato una risoluzione per chiedere alla Commissione europea di vietare il provvedimento irlandese. L’unica priorità per i politici italiani sembra il mercato, nel quale l’Italia detiene il primato nella produzione di vino e il fiorente successo globale del prosecco. (2)

La risposta della Commissione europea

Alla richiesta italiana, la Commissione europea risponde con chiarezza:

  • il provvedimento irlandese è stato correttamente notificato alla Commissione europea il 21 giugno 2022 (notifica 2022/441/IRL),
  • il disegno di legge che introduce l’etichettatura di vino e birra discende da un programma sulla salute pubblica varato nel 2018 e al momento della notifica non era ancora attuato,
  • la notifica in Europa della misura in programma è avvenuta nel pieno rispetto delle regole, mediante il meccanismo TRIS (Technical Regulation Information System), come previsto dalla direttiva (UE) 2015/1535 (sulle regolamentazioni tecniche) e dal regolamento (UE) 1169/11. (3)

Le priorità dei governi

Altro aspetto che legittima la politica irlandese, ricorda la Commissione europea, è la giurisprudenza della Corte di giustizia, la quale ‘più volte ha evidenziato che, in assenza di norme armonizzate a livello dell’Unione, gli  Stati membri conservano un ampio margine di discrezionalità nel determinare il livello di protezione della salute. La valutazione si basa sulle specifiche circostanze di diritto e di fatto dello Stato membro interessato’.

In questo caso, le autorità irlandesi hanno presentato i risultati di studi scientifici e ricerche che mostrano la necessità di informare la popolazione sui rischi correlati al consumo di alcol.

Etichettare l’alcol in tutta la Ue

La Commissione europea ricorda infine la propria inadempienza nel tutelare la popolazione europea.

Dal febbraio 2021, nell’ambito del piano di lotta contro il cancro, la Commissione ‘ha annunciato l’intenzione di proporre l’introduzione di avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche. Sono in corso i lavori preparatori e la raccolta di dati’.

Nella lunga attesa di provvedimenti Ue, solo in Irlanda dal 22 maggio 2026 sarà possibile conoscere la vera natura delle bevande alcoliche e i rischi che pongono.

Marta Strinati

Note

(1) Marta Strinati. Etichettatura delle bevande alcoliche, la Commissione europea in stallo. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.5.23

(2) L’etichetta sanitaria irlandese su vino e alcol è legge, l’Italia contrattacca. ANSA. 22.5.23 https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2023/05/22/letichetta-sanitaria-irlandese-su-vino-e-alcol-e-legge_48f4ea51-3d67-4192-8615-0b10221eb0c1.html

(3) Commission Decision regarding the follow-up to National Parliaments’ Opinions – reply to the Camera dei Deputati (IT) – Own initiative Opinion – health risks of alcohol consumption in the labeling of wines and beers. Registro dei documenti della Commissione europea. 7.6.23 https://ec.europa.eu/transparency/documents-register/detail?ref=C(2023)3818&lang=it

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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