L’inchiesta #VanghePulite – avviata su questo sito l’1.1.21, con la pubblicazione e i commenti all’anonimo ’dossier dei veleni’ sul cerchio magico di Coldiretti e CAI SpA alias Federconsorzi 2 (1) – è stata ed è tuttora oggetto di numerose diffide e azioni legali presso il Tribunale di Roma, in sede civile e penale, nei confronti di chi scrive e dell’editore di GIFT (Great Italian Food Trade).
Il Tribunale di Roma ha finalmente affermato il diritto di cronaca e di critica dello scrivente, con specifico riguardo agli articoli ove si sono approfonditi i temi della perdita degli scopi mutualistici dei Consorzi Agrari confluiti in CAI SpA e i compensi straordinari riconosciuti alle società di Gianluca Lelli e Federico Vecchioni sulle operazioni di capitale e finanza straordinaria.
1) Federconsorzi 2 e la ‘capitalizzazione’ degli scopi mutualistici
Federconsorzi 2 alias CAI Srl, attraverso perizie private da essa stessa commissionate (anziché redatte da periti nominati dal Tribunale, come invece previsto per le SpA), ha ottenuto in conferimento – senza corrispondere alcun prezzo – tutti gli asset di diversi Consorzi Agrari. Ed è stata poi trasformata in società per azioni.
Gli scopi mutualistici che i consorzi agrari devono perseguire a favore dei loro soci, ai sensi della legge 410/99 che li disciplina (art. 2), sono stati relegati ai patti parasociali in una società di capitali oggi quotata a Piazza Affari.
Pareri negativi e perplessità sono stati espressi da più parti, oltreché da chi scrive, con dubbi sulla compatibilità tra gli scopi mutualistici dei Consorzi Agrari e la loro partecipazione con poteri decisionali limitati in una società per azioni (2,3).
2) CAI SpA e gli interessi familiari del cerchio magico di Coldiretti
La sentenza 31 luglio 2024 del Tribunale Civile di Roma – chiamato a esprimersi nella causa azionata da Federico Vecchioni e BF S.p.A. nei confronti dello scrivente e dell’editore di GIFT – chiarisce che è ‘indubbio’ quanto pubblicato su questo sito. Vale a dire che, all’epoca dei fatti:
– ‘il capitale sociale della CAI S.p.a, in cui erano confluiti quattro Consorzi Agrari, era stato sottoscritto per il 36% da Bonifiche Ferraresi s.p.a., del dott. Vecchioni, ed era amministrata da un consiglio nel quale compariva come consigliere delegato la società ELFE S.r.l., sempre riconducibile all’attore e ai suoi familiari;
– amministratore delegato di CAI s.p.a era BT Srls, avente quale socio unico Gianluca Lelli, responsabile dell’Area economica della Coldiretti;
– Vincenzo Gesmundo ed Ettore Prandini, rispettivamente segretario generale e presidente di Coldiretti, erano allo stesso modo coinvolti nell’operazione in quanto “socio di B.F. S.p.A. è Arum S.p.A. con 4,952 milioni di euro di capitale sociale e sede a Torino (identica a ELFE Srl e EF Ss);
– secondo azionista di Arum SpA è Progresso S.r.l. (20% delle azioni. Stessa sede di ELFE, EF, Arum). Socio unico di Progresso Srl è Lu.Mi. società semplice, presso la stessa sede torinese. Amministratore di Progresso Srl nonché socio unico di Lu.Mi. è Lucia Liturri, moglie di Vincenzo Gesmundo;
– altro azionista di Arum è Agricola Quadrifoglio Srl (5% azioni), con sede in Brescia. Soci Ettore Prandini (49%), Giovanna Prandini (49%) e Adele Treccani;
– altro 5% delle azioni di Arum S.p.A. sono nelle mani della C.C. Holding S.r.l. con sede a Milano. Socio di maggioranza (90%) Claudio Costamagna, assieme a Oliver Alessandro Costamagna (10%);
– il 2,499% di Arum S.p.A., infine, è in capo alla ELFE Srl di famiglia Vecchioni’. (2)
3) I compensi straordinari alle società di Gianluca Lelli e Federico Vecchioni
È altresì indubbio, prosegue il Tribunale Civile di Roma nella citata sentenza, che ‘era stata approvata dall’assemblea dei soci la previsione “di compensi variabili e commisurati alla tipologia e al valore delle operazioni poste in essere dall’Amministratore Delegato pari a 1,5% del valore delle operazioni di capitale poste in essere e per il Consigliere Delegato compensi variabili pari a 1,5% del valore di tutte le operazioni di finanza straordinaria e in particolare per operazioni di M&A”, circostanza confermata dal relativo verbale in atti’.
‘La tesi sostenuta dal convenuto [Dario Dongo, ndr] secondo cui “una serie di persone sfrutti le proprie posizioni nei sindacati agricoli per trarre vantaggi personali che esulano dai già lauti compensi legati a tali incarichi, attraverso partecipazioni azionarie proprie e/o di familiari e congiunti in società formate con la ricchezza degli agricoltori – i Consorzi Agrari appunto – e con il denaro pubblico” [2] certamente offre una interpretazione negativa dell’operazione in esame, (…) ma certamente non illegittima, in quanto espressione della libertà di manifestazione del pensiero’. (4)
4) Diritti costituzionali di cronaca e di critica
Dario Dongo, ‘sulla base delle informazioni contenute nel Dossier anonimo, aveva condotto verifiche riportando nei suoi pezzi le risultanze delle visure camerali delle società coinvolte e il contenuto dei verbali delle assemblee dei soci con un taglio indubbiamente critico nei confronti dell’operazione commentata, ma effettuando considerazioni fondate su dati oggettivi.
Non possono dunque censurarsi le considerazioni svolte dall’autore dell’articolo che, sebbene senz’altro sferzanti, rientrano nell’alveo dell’art. 21 della Costituzione, che in questa sede trova diretta applicazione e costituisce un pilastro dello stato democratico e della effettiva possibilità per il popolo di esercitare la propria sovranità essendo stato correttamente informato ed avendo potuto conoscere l’opinione degli esperti in relazione ad ogni settore di rilevante interesse sociale o pubblico’.
5) Giustizia
La richiesta di risarcimento danni per ‘almeno 150.000 euro’ è stata rigettata dal Tribunale di Roma, il quale ha statuito l’infondatezza della domanda e condannato perciò Federico Vecchioni e BF S.p.A. al pagamento delle spese di lite liquidate in € 5.000,00 per compensi, oltre a rimborso forfetario (15%) spese generali, I.V.A. e C.P.A.
Il Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale Penale di Roma aveva frattanto archiviato, il 18 aprile 2023, le indagini nei confronti di chi scrive a seguito della querela di Gianluca Lelli per diffamazione a mezzo stampa in relazione agli stessi articoli.
Uno speciale ringraziamento va alla nostra leonessa del Foro di Roma, avvocata Francesca Agostini, la quale vanta tra i suoi trofei anche il rigetto delle pretese dell’ex-viceministro alle politiche agricole Andrea Olivero, a sua volta condannato al rimborso delle spese legali. (5)
#VanghePulite, #articolo21, #Égalité
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. Consorzi Agrari d’Italia SpA, Federconsorzi 2? Il dossier dei veleni. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.1.21
(2) Dario Dongo. CAI SpA, Federconsorzi 2. La Grande Abbuffata di Federico Vecchioni e il cerchio magico di Coldiretti. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.2.21
(3) Dario Dongo. Federconsorzi 2 alias CAI SpA, un po’ di chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.3.21
(4) Federico Vecchioni ha prodotto in giudizio una raccomandata a mano, priva di attestati di ricezione, ove egli dichiarava di rinunciare ai compensi straordinari detti. I quali tuttavia non erano riconosciuti a lui come persona fisica, bensì alla sua società di famiglia ELFE Srl neppure citata in tale missiva
(5) Dario Dongo. Sede stabilimento, decreto inapplicabile per il Tribunale di Roma. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.1.19

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.