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Aiuti di Stato in agricoltura, raddoppia il ‘de minimis’ in UE

Il 10 dicembre 2024 la Commissione europea ha adottato il regolamento (EU) 2024/3118 che raddoppia le soglie degli aiuti di Stato ‘de minimis’, nel settore agricolo. Una riforma a sua volta ‘de minimis’, rispetto alle esigenze degli agricoltori europei.

1) Aiuti di Stato ‘de minimis’, le regole UE

De Minimis Regulation (EU) 1408/2013, DMR, ha introdotto i criteri di base affinché gli aiuti di Stato alle aziende agricole – laddove di modesta entità, ‘de minimis’ appunto – possano venire esentati dal regime di controllo da parte della Commissione europea, altrimenti prescritto ai sensi del TFEU (Treaty for the Functioning of the European Union), articolo 107.1. (1)

Le soglie degli aiuti di Stato ‘de minimis’ soggette a tale esenzione erano stabilite:

– a livello di azienda beneficiaria, entro i € 25.000 in tre esercizi finanziari;

– a livello nazionale, entro l’1% del valore complessivo della produzione agricola annuale.

Gli aiuti di Stato ‘de minimis erano perciò ammessi, entro tali limiti, poiché considerati non in grado di distorcere in misura significativa la concorrenza e gli scambi nel mercato interno.

2) ‘De minimis’, il raddoppio delle soglie

La revisione del De Minimis Regulation intervenuta con il regolamento (EU) 2024/3118, in vigore dal 16 dicembre 2024, raddoppia il massimale degli aiuti ‘de minimis’ su entrambi i livelli di:

– azienda agricola, da € 25.000 a € 50.000 euro su un periodo di tre esercizi finanziari (articolo 3);

– Stato membro, dall’1% al 2% del valore della produzione agricola annuale (articolo 5). (2)

3) Semplificazione delle procedure

La semplificazione delle procedure è un altro aspetto di rilievo nella revisione del De Minimis Regulation (EU) 1408/2013. L’introduzione degli aiuti non è più soggetta a notifica preventiva da parte degli Stati membri alla Commissione europea, così da ridurre la burocrazia e accelerare l’erogazione, almeno in teoria, dei contributi statali. (3)

Gli Stati membri sono in ogni caso tenuti a rispettare gli obblighi di trasparenza che prevedono una precisa rendicontazione degli aiuti concessi, con registrazione di tutti i benefici concessi a ciascuna azienda e del loro computo complessivo (DMR, articolo 9). A garanzia del rispetto dei nuovi, pur incrementati, massimali.

4) Ratio legis

La riforma in esame mira a fornire agli Stati membri un più ampio margine di manovra nel sostegno alle aziende agricole e favorire interventi in situazioni di crisi quali calamità naturali, emergenze sanitarie (i.e. peste suina africana, influenza aviaria), crisi energetiche e incrementi dei costi di produzione, fluttuazioni di mercato.

5) Possibili rischi

L’incremento delle soglie potrebbe condurre a una concentrazione degli aiuti in determinati territori o segmenti del mercato, contravvenendo agli obiettivi di equità del regolamento.

DMR prevede infatti la necessità di monitorare attentamente l’impatto degli aiuti di Stato ‘de minimis’, per garantire che essi vengano distribuiti in modo equo e trasparente (articolo 9).

Il monitoraggio richiede una stretta collaborazione tra gli Stati membri e la Commissione europea, oltre a strumenti di controllo adeguati per evitare abusi, la cui effettiva ed efficace adozione non è scontata.

6) Limiti dell’intervento

L’agricoltura familiare e contadina – che in Unione Europea rappresenta il 94,8% del totale, e ha registrato la chiusura del 37% delle aziende tra il 2005 e il 2020 (fonte Eurostat) – vive tuttora uno stato di crisi profonda e diffusa in diversi Paesi membri.

La crisi è strutturale, poiché le aziende agricole familiari e contadine più piccole spesso non hanno neppure la capacità di accedere agli aiuti (né, a volte, le risorse informative per conoscerne la disponibilità). Gli aiuti di Stato ‘de minimis’ non possono bastare.

7) Conclusioni provvisorie

Il dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura in UE ha preso il via con il rapporto ‘Una prospettiva condivisa per l’agricoltura e il cibo in Europa’ che, come si è visto, comprende quattordici raccomandazioni rivolte alla Commissione europea. (4)

Ursula von der Leyen aveva promesso di adottare un’apposita agenda, tuttora non pervenuta, nei primi 100 giorni del suo secondo mandato. E la riforma cruciale da tutti attesa – sulla Unfair Trading Practices Directive (EU) 2019/633 – si è rivelata un bluff. (5)

Gli agricoltori europei hanno bisogno di ben altro per garantire la ‘food security’, la transizione ecologica e la loro stessa sussistenza.

#PaceTerraDignità

Dario Dongo

Credit cover: Trattori in marcia, i paesi toccati dalla protesta. Edizione Caserta. 31.12.25 https://tinyurl.com/42z56eb8

Note

(1) Commission Regulation (EU) No 1408/2013 on the application of Articles 107 and 108 of the Treaty on the Functioning of the European Union to de minimis aid in the agriculture sector. Consolidated text on 25.10.23 https://tinyurl.com/ybrnca2j

(2) Commission Regulation (EU) 2024/3118 amending Regulation (EU) No 1408/2013 on the application of Articles 107 and 108 of the Treaty on the Functioning of the European Union to de minimis aid in the agriculture sector https://tinyurl.com/38454c3s

(3) Reg. (EU) 2024/3118, articolo 6

(4) Dario Dongo. Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura in UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.9.24

(5) Dario Dongo. Pratiche commerciali sleali, proposta di regolamento UEGIFT (Great Italian Food Trade). 10.12.24

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