Il Tacle è un agrume tutto siciliano. Può somigliare a un piccolo arancio, o a un grande mandarino, ed è invece una nuova delizia.
Tacle, un agrume tutto siciliano
Tacle è un frutto ibrido, sviluppato mediante tecniche tradizionali – rigorosamente non OGM – dal Centro di ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture mediterranee di Acireale, in provincia di Catania.
Il nome deriva da quelli delle due cultivar progenitrici, l’arancia Tarocco e la Clementina Monreal. Si coltiva in Sicilia, ove viene raccolto tra dicembre e gennaio.
Tacle, tratti distintivi
Il Tacle ha una soffice buccia ‘papillata’, di tono arancio intenso, forma lievemente appiattita (oblata), peso variabile tra i 140 e i 160 grammi. La polpa arancione è screziata di rosso, grazie alla pigmentazione antocianica che lo distingue.
Il sapore richiama entrambi i frutti di provenienza, Tarocco e Clementina. Zuccherino con retrogusto acidulo, è privo di semi e discretamente facile a sbucciarsi.
I ricercatori attribuiscono al pregiato l’agrume proprietà disintossicanti, digestive e diuretiche, oltre a un apprezzabile plafond di vitamine.
Renzo Pierpaolo Turco e Dario Dongo