Il Limone di Sorrento IGP (Indicazione Geografica Protetta) è un agrume caratteristico della Penisola Sorrentina, a sud di Napoli in Campania. (1) Un pregiato limone del Mediterraneo da gustare fresco, soprattutto nella versione bio. Celebre anche quale ingrediente di base del liquore ‘limoncello’.2
1) Limone di Sorrento IGP. Storia e territorio
Affreschi e mosaici rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano – le vicine città sepolte dall’eruzione del vulcano Vesuvio, nel 79 AD – raffigurano limoni dalla forma ovale, che ne attestano la presenza sul territorio fin dai tempi dell’antico impero romano.
I primi documenti (atti di vendita, dipinti e trattati di botanica) risalgono invece al Rinascimento.
Le coltivazioni del Limone di Sorrento trovano poi preciso riscontro, nel XVII secolo, nei registri dei Padri Gesuiti locali. E la sua diffusione, con export in diversi territori già prima dell’Unità d’Italia, viene riportata nel 1800 dallo storico Bonaventura da Sorrento.
2) Descrizione botanica
La cultivar del Limone di Sorrento IGP – Citrus x limon (L.) Osbeck, cultivar Femminello Ovale di Sorrento – fa parte della famiglia Rutaceae assieme a cedro, limone e bergamotto (3,4). L’albero sempreverde può raggiungere un’altezza di 3-5 metri, con chioma globosa irregolare e rami giovanili spinosi.
Le foglie sono sempreverdi, alterne e largamente ellittiche, con un margine seghettato. I fiori, caratterizzati da una corolla con 5 petali bianchi bordati di violetto, esalano un profumo dolciastro intenso e fioriscono tutto l’anno in condizioni climatiche favorevoli.
I frutti hanno dimensioni medio-grandi rispetto ad altri limoni coltivati nel Mediterraneo. La buccia gialla, di spessore medio, emana un profumo intenso grazie alla ricchezza di oli essenziali. La polpa ha sapore aspro e color giallo paglierino. (4)
3) Areale di produzione
La produzione del Limone di Sorrento IGP ha luogo nei vari Comuni della Penisola Sorrentina (tra cui Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Vico Equense) nonché sull’isola di Capri, che a sua volta comprende i comuni di Capri ed Anacapri.
I territori scoscesi delle coste del mar Tirreno – qui come più a Nord, in Liguria – hanno indotto gli agricoltori a coltivare su ‘terrazze’, spesso con vista sul mare, sorrette da muri costruiti con la pietra a secco.
L’area coltivata a Limone di Sorrento IGP è limitata a circa 400 ettari, con una produzione media annuale di circa 8.000 tonnellate. Vale a dire, rispettivamente, il 60% delle coltivazioni e i 2/4 della produzione di limoni della provincia di Sorrento.
4) Tecniche di coltivazione
Gli alberi del Limone di Sorrento IGP vengono protetti dal vento invernale con stuoie di paglia sostenute da pali, le ‘pagliarelle’, che ne favoriscono altresì la caratteristica maturazione tardiva.

Le cinque fioriture annuali permettono di raccogliere i limoni in un arco temporale esteso, da inizio gennaio a fine ottobre. (5) La raccolta deve venire eseguita manualmente, per evitare il contatto diretto dei frutti con il suolo.
La densità degli impianti, secondo il disciplinare del Limone di Sorrento IGP, non deve superare le 850 piante per ettaro. Così da preservare la biodiversità e la conservazione dei suoli. (6)
5) Utilizzi
I limoni del Mediterraneo, ove si concentra il 98% della produzione europea, sono destinati principalmente al mercato dell’ortofrutta fresca, con radicate tradizioni d’impiego nella cucina italiana e di altri Paesi. Il Limone di Sorrento IGP ha un prezzo mediamente elevato, rispetto ad altri, per diverse ragioni:
– proprietà organolettiche distintive, che caratterizzano anche la buccia e il succo dell’ agrume;
– costi elevati di produzione, con alta intensità di manodopera e ridotta meccanizzazione,
– disponibilità limitata dall’orografia, oltreché dalla ridotta estensione delle colture e dai confini previsti nel disciplinare.
Il frutto fresco viene impiegato nelle spremute (in abbinamento con agrumi più dolci) e altre bevande, oltreché in numerosi piatti della cucina sorrentina, dall’antipasto al sorbetto (autentico) al limone. La fama internazionale del Limone di Sorrento IGP è però dovuta al suo impiego ineguagliabile nel liquore limoncello.
6) Geographical Indication, autenticità
L’indicazione geografica ‘Limone di Sorrento’ è stata riconosciuta e protetta in Unione Europea a partire dal 2001. Il Consorzio di Tutela del Limone di Sorrento IGP si impegna a valorizzare questo tesoro della Penisola Sorrentina, anche attraverso iniziative di vigilanza e contrasto alle contraffazioni e frodi alimentari.
L’autenticità del Limone di Sorrento IGP – come pure quella del vicino, altrettanto pregiato ‘Limone Costa d’Amalfi IGP’ – può venire accertata sia presso i produttori iscritti ai Consorzi di tutela, sia attraverso metodi di analisi innovativi sviluppati presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (Ruggiero et al., 2022). (7)
Dario Dongo e Gabriele Sapienza
Note
(1) Consorzio di Tutela del Limone di Sorrento IGP https://limonedisorrentoigp.it/
(2) Redazione GIFT. Limoncello di Capri ora è un marchio di Molinari. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.6.17
(3) Dario Dongo e Gabriele Sapienza. Bergamotto di Reggio Calabria IGP. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.1.24
(4) Citrus x limon (L.) Osbeck. Acta plantarum http://tinyurl.com/89s222x8
(5) Marta Strinati, Giallo limone, anzi verde. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.8.18
(6) Limone di Sorrento IGP, disciplinare di produzione http://tinyurl.com/4en4cmfc
(7) Luigi Ruggiero, Carmine Amalfitano, Claudio Di Vaio, Paola Adamo (2022). Use of near-infrared spectroscopy combined with chemometrics for authentication and traceability of intact lemon fruits. Food Chemistry, Volume 375. https://doi.org/10.1016/j.foodchem.2021.131822