Il claim ‘senza lattosio’ non può venire utilizzato in etichetta e pubblicità di prodotti alimentari a base vegetale – trattandosi di caratteristica comune all’intera categoria – e il NIPAAF (Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) in Italia inizia ad attivare controlli ufficiali e sanzioni amministrative a tal uopo previste.
1) ‘Free from’, le regole vigenti in Unione Europea
Le indicazioni volontarie in etichetta relative all’assenza di determinati ingredienti, nutrienti o sostanze – c.d. ‘free from’, o ‘senza…’ – sono soggette, a seconda dei casi, a regole specifiche e/o ai criteri generali di lealtà dell’informazione al consumatore. (1)
1.1) Regole specifiche
Regole specifiche si applicano a diverse indicazioni volontarie del tipo ‘free from’. E possono derogare ai criteri generali di cui al successivo paragrafo, nella misura in cui contengano prescrizioni di dettaglio. Alcuni esempi a seguire:
- il Nutrition and Health Claims Regulation (EC) No 1924/06 si applica a una serie di nutrition claims quali ‘senza calorie, ‘senza grassi’, ‘senza grassi saturi’, ‘senza zuccheri’, ‘senza zuccheri aggiunti’, ‘senza sodio/sale’, ‘senza sodio/sale aggiunto’ (2,3)
- il Gluten Free Regulation (EU) No 828/2014 si applica alle diciture ‘senza glutine’ e ‘con contenuto di glutine molto basso’. (4)
1.2) Criteri generali
In assenza di regole UE – o normative degli Stati membri, in materie non armonizzate, purché oggetto di regolare notifica alla Commissione europea (5) – le indicazioni ‘free from’ sono soggette ai criteri generali di lealtà e trasparenza indicati nel Food Information Regulation (EU) No 1169/11, articoli 7 e 36.
I criteri generali si applicano alle diciture prive di apposita disciplina (es. ‘senza glifosate’, ‘senza residui di pesticidi’, ‘senza antibiotici’, ‘senza olio di palma’, ‘senza nitriti’. V. note 6,7,8,9), in alcuni casi anche a quelle soggette a regole specifiche. (10) Le notizie devono essere ‘precise e chiare, facilmente comprensibili per il consumatore’ e non ambigue.
2) Lealtà dell’informazione al consumatore
Food Information Regulation (EU) No 1169/11 esprime i criteri generali di lealtà dell’informazione al consumatore anche attraverso i divieti espressi di:
- indurre in errore il consumatore in merito alle caratteristiche essenziali dell’alimento (es. natura, identità, proprietà, composizione, quantità, durata di conservazione, Paese d’origine o luogo di provenienza, il metodo di fabbricazione o di produzione (reg. UE 1169/11, art. 7.1.a),
- attribuire al prodotto alimentare ‘effetti o proprietà che non possiede’ (art. 7.1.b),
- suggerire ‘che l’alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche, in particolare evidenziando in modo esplicito la presenza o l’assenza di determinati ingredienti e/o sostanze nutritive’ (art. 7.1.c),
- fare intendere ‘tramite l’aspetto, la descrizione o le illustrazioni, la presenza di un particolare alimento o di un ingrediente, mentre di fatto un componente naturalmente presente o un ingrediente normalmente utilizzato in tale alimento è stato sostituito con un diverso componente o un diverso ingrediente’ (art. 7.1.d).
3) ‘Senza lattosio’, ‘lactose-free’. Nessuna regola specifica
Nutrition and Health Claims Regulation (EC) No 1924/06 – nell’escludere dal proprio campo di applicazione le diciture ‘senza lattosio’ e ‘senza lattosio’ – aveva previsto la loro disciplina nel contesto degli alimenti per un’alimentazione particolare. Ammettendo, in attesa di norme armonizzate, l’adozione e/o la permanenza di norme nazionali a tale riguardo (reg. CE 1924/06, recital 22).
Food for Specific Groups Regulation (EU) No 609/2013 (FSG) ha invece escluso gli alimenti senza glutine dal regime speciale a cui erano in precedenza sottoposti. L’Associazione Italiana per la Celiachia (AIC) con il supporto della confederazione europea dei pazienti celiachi e il supporto professionale dello scrivente, è comunque riuscita a ottenere l’adozione del reg. UE 828/14. (4) Mentre il ‘lactose-free’ è tuttora privo di apposita disciplina a livello europeo.
3.1) ‘Senza lattosio’, le circolari del ministero della Salute in Italia
Il ministero della Salute in Italia, come si è visto, ha adottato alcune circolari in merito all’impiego delle diciture ‘senza lattosio’, ‘a ridotto contenuto di lattosio’, ‘naturalmente privo di lattosio’ e ‘naturalmente a ridotto contenuto di lattosio’. Prescrivendo, nelle due ultime ipotesi, di indicare altresì in etichetta le diciture ‘contiene galattosio’ o ‘contiene galattosio in quantità inferiore a…’. (11)
Le circolari ministeriali italiane teorizzano che le varie diciture ‘senza lattosio’ e simili debbano venire riservate a ‘latti e prodotti lattiero-caseari’. Tale limitazione è peraltro incostituzionale e inapplicabile, per due ragioni essenziali:
- le circolari non hanno efficacia di legge. Non possono perciò imporre né vietare alcunché, al di fuori del solo ambito del personale del dicastero di appartenenza, fatte salve apposite deleghe legislative,
- i documenti non risultano essere stati notificati a Bruxelles, come doveroso, e sono perciò inapplicabili. (5) Gli operatori del settore alimentare possono perciò seguire le indicazioni di rilevanza sanitaria (‘contiene galattosio’, ove del caso), ma rimangono vincolati ai soli criteri generali stabiliti in Unione Europea per quanto attiene in particolare alla lealtà dell’informazione al consumatore (v. supra, par. 2).
4) NIPAAF, controlli e sanzioni sulle bevande vegetali ‘senza lattosio’
NIPAAF – autorità competente in Italia ai controlli ufficiali sull’informazione al consumatore – ha (finalmente) avviato controlli e sanzioni sull’applicazione della dicitura volontaria ‘senza lattosio’ su alcuni prodotti alimentari a base vegetale. Alcuni verbali di contestazione di NIPAAF Abruzzo e Molise, Unità di Chieti, correttamente evidenziano che
- la dicitura ‘naturalmente senza lattosio’ in un prodotto vegano, 100% vegetale, costituisce una violazione del reg. UE 1169/11, articolo 7.1.c (v. supra, par. 2).
‘Senza lattosio’ è infatti una caratteristica comune a tutti i prodotti precisamente identificati nella categoria ‘100% vegetale’ o ‘vegano’. Prodotti a cui sono dedicati, tra l’altro, appositi reparti di vendita. La sua indicazione, evidenzia il NIPAAF, ‘potrebbe orientare la scelta del consumatore in relazione ad altre bevande vegetali che, correttamente, non utilizzano il claim’.
4.1) ‘Senza lattosio’, quali prodotti?
L’indicizzazione ‘senza lattosio’ può viceversa ammettersi, secondo NIPAAF, ‘laddove in commercio coesista il medesimo prodotto contenete ingredienti a base di latte.
Per quanto attiene ai prodotti non lattei, il claim ‘naturalmente privo di lattosio’ è utilizzabile per i prodotti composti, ad esempio biscotti, che non prevedano l’utilizzo di ingredienti lattei (essendo comunque presente sul mercato il succedaneo con il latte). Ovvero, sempre in relazione ai biscotti, il claim ‘senza lattosio’ potrebbe essere riportato per prodotti che, pur utilizzando ingredienti lattei, li hanno delattosati’.
5) Conclusioni provvisorie. Sanzioni doverose e controlli ufficiali da migliorare
La violazione del divieto di attribuire a un prodotto alimentare caratteristiche comuni alla categoria di appartenenza (reg. UE 1169/11, articolo 7.1.c) è soggetta in Italia alla sanzione amministrativa pecuniaria da € 3.000 a € 24.000 (d.lgs. 231/17, articolo 3.1). Con pagamento in misura ridotta entro i 60 giorni di € 6.000 (la minor somma tra il doppio del minimo e il terzo del massimo, ai sensi del d.lgs. 231/17, articolo 37). (12) Ovvero di € 4.200, laddove il pagamento venga eseguito entro i 5 giorni dalla notifica del provvedimento sanzionatorio.
I controlli ufficiali dovrebbero però venire orientati altresì alla verifica della corretta progettazione e attuazione di GMPs (Good Manufacturing Practices), PRPs (Pre-Requisites Programs) e HACCP, da parte delle autorità sanitarie. Per un’effettiva garanzia della sicurezza alimentare rispetto ai rischi di cross-contamination da allergeni (in questo caso le proteine del latte e non il lattosio), in particolare nei pubblici esercizi e di ristorazione. Con buona memoria delle ricorrenti reazioni anafilattiche dei consumatori allergici in Italia. (13)
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. ‘Free from’ in etichetta, L’ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.2.18
(2) Dario Dongo. ABC indicazioni nutrizionali. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.5.18
(3) Bevande alla frutta ‘zero zuccheri aggiunti’? Risponde l’avvocato Dario Dongo. FARE (Food and Agriculture Requirements). 16.6.23
(4) Dario Dongo. Claim ‘senza glutine’, non ammesse le diciture similari. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.1.21
(5) Ogni normativa tecnica nazionale che incida sulla produzione e/o commercializzazione delle merci e di alcune categorie di servizi deve venire notificata a Bruxelles ai sensi della direttiva (UE) 2015/1535 – ovvero ai sensi del reg. (UE) 1169/11, quando si tratti di norme relative all’informazione dei consumatori sui prodotti alimentari – sotto pena di inapplicabilità. V. Dario Dongo. Sede stabilimento e decreti origine, possibili azioni di risarcimento danni. FARE (Food and Agriculture Requirements). 20.1.19
(6) Dario Dongo. Senza glifosate, residui zero, valori e regole. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.11.18
(7) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Avicoltura senza antibiotici, la via italiana. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.12.20
(8) Dario Dongo. Senza olio di palma, il ministero approva l’etichetta. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.8.17
(9) Marta Strinati. Nitriti e nitrati nei salumi. Studio e analisi di mercato. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.4.22
(10) Il divieto di cui al reg. UE 1169/11, articolo 7.1.c, ad esempio, non si applica ai nutrition claims in ragione del principio di specialità (lex specialis derogat legi generali), proprio in quanto il reg. CE 1924/06 definisce in modo specifico le caratteristiche nutrizionali richieste per l’impiego di un apposito nutrition claim
(11) Dario Dongo. Senza lattosio, ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 19.11.18
(12) Dario Dongo. D.lgs. 231/17. ABC calcolo sanzioni. Errori MiPAAF. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.3.18
(13) Dario Dongo. Allergia al latte, un decesso e un richiamo. La questione ‘senza lattosio’. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.4.22
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.