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Pop-corn con olio di palma, il peso della leggerezza

Dopo avere esaminato alcune etichette di patatine fritte, guardiamo ora un sacchetto di ‘pop-corn’ con olio di palma che viene addirittura presentato come ‘leggero’, in barba alle regole applicabili. Ancora una volta, grassi saturi in abbondanza rispetto alle soglie di consumo raccomandate per gli adulti. 

La dicitura ‘Leggero! Scoppiato in aria calda – Not fried‘ campeggia sul fronte dell’etichetta dei pop-corn a marchio ‘Crik Crok’. A ben vedere però, l’utilizzo del claim ‘leggero’, ‘light‘ o simili è ammesso solo allorché l’alimento presenti un valore energetico – o di ‘una o più sostanze nutritive‘ – ridotto di almeno il 30% (1) rispetto alla media di quelli più venduti sul mercato nazionale, nell’ambito della stessa categoria merceologica. 

L’indicazione è inoltre accompagnata da una specificazione delle caratteristiche che rendono il prodotto «LEGGERO» o «LIGHT»‘ (es. ‘-30% di grassi’). Qualora la leggerezza sia riferita all’energia, ricorre altresì l’obbligo di ‘specificazione delle caratteristiche che provocano una riduzione nel valore energetico totale dell’alimento‘. (2)

L’Antitrust (3) ha poi chiarito che l’etichetta deve riferire alla fonte dei dati – es. Nielsen, Symphony IRI, associazione industriale di categoria – utilizzati per elaborare il parametro di confronto. I dettagli dell’analisi possono invece venire specificati sul sito internet dell’operatore.

L’asserita leggerezza dei pop-corn in esame è tuttavia priva di alcuna giustificazione e viene anzi smentita dai valori esposti nella tabella nutrizionale. 100 grammi di prodotto apportano infatti il 50% dei grassi saturi che un adulto non dovrebbe superare nell’arco delle 24 ore. (4)

L’effettiva pesantezza dei pop-corn si spiega invece leggendo la lista degli ingredienti. I grassi saturi derivano dall’olio di palma – purtroppo ancora diffuso, in patatine fritte e snack salati – che in questo caso è malcelato sotto la dicitura ‘oli vegetali (girasole, palma in proporzione variabile)‘.

Dario Dongo

Note

(1) Almeno il 25%, nel caso di riduzione di sale o sodio

(2) Cfr. reg. CE 1924/06, articolo 9 e Allegato 

(3) AGCM, Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato

(4) Si dubita altresì la correttezza del riferimento, in tabella nutrizionale, a una ‘porzione’ di 25 g anziché ai 35 g della busta che così conterrebbe ‘1,4 porzioni’

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