HomeEtichetteNutrition and Health Claims Regulation, l’eterno incompiuto

Nutrition and Health Claims Regulation, l’eterno incompiuto

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione ove si chiede alla Commissione di fare finalmente chiarezza circa le questioni rimaste ancora in sospeso concernenti il Nutrition and Health Claims Regulation (NHCR). (1)

1. Nutrition and Health Claims Regulation, introduzione

Secondo uno studio condotto da CLYMBOL e finanziato dalla Commissione Europea, il 26% dei prodotti alimentari che circolano all’interno del mercato unico, è accompagnato da un’indicazione nutrizionale o sulla salute. E il 18% dei nuovi prodotti che entrano nel mercato presenta tale indicazione. (2)

Si tratta di dichiarazioni volontarie che hanno il potere di rendere più attrattivo un prodotto e di influenzare quindi le scelte d’acquisto dei consumatori. Per garantire la salute del consumatore ed evitare che normative nazionali differenti potessero limitare la libera circolazione delle merci e la corretta concorrenza, è stato emanato il regolamento (CE) n. 1924/06. (3) Che, tuttavia, a quasi 20 anni dall’entrata in vigore, presenza delle questioni lasciate in sospeso.

2. Indicazioni nutrizionali e indicazioni sulla salute

Per ‘indicazione si intende ‘qualsiasi messaggio o rappresentazione non obbligatorio in base alla legislazione comunitaria o nazionale, comprese le rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche in qualsiasi forma, che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari caratteristiche’ (art. 2, par. 2, lettera l).

Tali indicazioni o ‘claims’ si suddividono in due categorie, ‘indicazioni nutrizionali’ e ‘indicazioni sulla salute, e non devono

  • essere false, ambigue o fuorvianti,
  • far sorgere dubbi sulla sicurezza degli altri alimenti,
  • incoraggiare il consumo eccessivo di un elemento,
  • affermare o suggerire che una dieta varia ed equilibrata non fornisca tutte le sostanze nutritive necessarie, e
  • fare riferimento a cambiamenti nelle funzioni corporee che possano far sorgere timori nel consumatore (art. 3).

2.1 Le indicazioni nutrizionali

Le indicazioni nutrizionali sono quei quei ‘claims’ che affermano, suggeriscono o sottintendono che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, relative al valore calorico o al contenuto di una sostanza nutritiva. Ad esempio, ‘ad alto contenuto di proteine’ oppure ‘a basso contenuto di grassi’.

Le indicazioni nutrizionali ammesse sono solo quelle elencate all’Allegato del regolamento (CE) n. 1924/06 e solo se rispettano i valori previsti dall’Allegato stesso.

2.2 Le indicazioni sulla salute

Le indicazioni sulla salute affermano, suggeriscono o sottintendono che esiste un rapporto tra una categoria di alimenti, un alimento o uno dei suoi componenti e la salute. Devono sempre essere accompagnate da:

  • una dicitura relativa all’importanza di una dieta varia e uno stile di vita sano,
  • la quantità di consumo necessaria dell’alimento per ottenere i benefici indicati,
  • eventualmente, una dicitura rivolta alle persone che dovrebbero evitare il consumo dell’alimento, e
  • un’avvertenza per i prodotti che potrebbero comportare dei rischi se consumati in eccesso (art. 10)

Sono ammesse quelle contenute nell’elenco adottato dalla Commissione europea e che siano basate su prove scientifiche e ben comprese dal consumatore. Fanno parte di questa categoria anche le indicazioni relative alla riduzione di un rischio di malattia e quelle che si riferiscono allo sviluppo e alla salute dei bambini che siano state previamente autorizzate (art. 14).

3. La questione irrisolta dei profili nutrizionali

Il grande incompiuto dell’NHCR è l’articolo 4 che prevedeva la definizione dei ‘profili nutrizionali’ da parte della Commissione entro il 19 gennaio 2009. I profili nutrizionali avrebbero dovuto tenere in conto vari aspetti nutrizionali dell’alimento, in particolare il contenuto di grassi, zuccheri e sale, le occasioni di consumo e il ruolo dell’alimento all’interno della dieta complessiva. Secondo le previsioni del regolamento, solo gli alimenti che avessero presentato un determinato profilo nutrizionale, avrebbero potuto presentare i claims.

Nel 2008 l’EFSA ha presentato il suo primo parere sulla definizione dei profili nutrizionali confermando l’importanza di una loro adozione nel 2022. (4,5) In assenza dei profili nutrizionali infatti, un alimento può vantare la presenza di un componente benefico per la salute anche se supera le soglie per nutrienti specifici come grassi o zuccheri. Al consumatore vengono quindi fornite informazioni parziali, non è in grado di effettuare scelte sane, informate e sostenibili, anche per quanto riguarda i prodotti destinati ai bambini.

Inoltre, il Parlamento europeo evidenzia la mancanza di un approccio sistematico e basato sulla scienza che stimoli il consumatore a passare a diete più sane, incrementando il consumo di alimenti a base vegetale, come frutta e verdura, legumi e cereali. Dovrebbero essere sviluppate delle campagne informative destinate in particolare a bambini e adolescenti nelle scuole che insegnano loro il valore di diete sane ed equilibrate.

4. Limitare il c.d. ‘effetto alone’

Si è notato che i consumatori sono maggiormente attratti per i loro acquisti dai prodotti che promuovono in etichetta una migliore salute. È il c.d. ‘effetto alone’ o ‘halo effect’, che crea un’associazione automatica tra dichiarazione di salubrità e migliori caratteristiche nutrizionali. Di conseguenza, i consumatori potrebbero eccedere nel consumo di un nutriente con potenziali interazioni con specifici trattamenti oppure potrebbe sviluppare o aggravare disturbi alimentari.

Per scongiurare tali effetti, il Parlamento europeo propone di includere soglie di utilizzo minime e massime sulle etichette dei prodotti di tutti gli alimenti e, in particolare, degli integratori alimentari che riportano indicazioni sulla salute, insieme alla raccomandazione di consultare un operatore sanitario prima di consumare gli integratori alimentari.

5. Etichette ‘fronte pacco’

Un altro incompiuto è il sistema unico europeo di FOPNL (Front-of-Pack Nutrition Labelling), che la Commissione si era impegnata a presentare entro il 2023, ma ostacolato dalle lobby delle Big Food. (6) Queste etichette si sono infatti dimostrate efficaci nell’aiutare i consumatori a scegliere alimenti e bevande più sane per la propria salute. (7)

E lo strumento perfetto sarebbe già pronto, ossia, il NutriScore. Come dimostra la relazione scientifica che presenta oltre 100 riferimenti bibliografici pubblicata l’11 marzo 2023. Gli studi hanno dimostrato la validità dell’algoritmo utilizzato dal logo NutriScore e la sua maggiore efficacia rispetto ad altre forme di FOPNL nell’orientare i consumatori a scegliere alimenti con migliore proprietà nutrizionali. (8,9)

6. Disciplinare i claims salutistici nelle piattaforme online

Quando l’NHCR è stato adottato, i social non svolgevano ancora un ruolo così preponderante nella pubblicità e nella vendita dei prodotti alimentari. Oggi sono al contrario il principale strumento attraverso il quale, soprattutto i giovani, si informano e sono raggiunti dalle pubblicità sugli alimenti. Il Parlamento sottolinea quindi la necessità di assicurare che il regolamento sui claims venga applicato nelle piattaforme online per evitare la circolazione di indicazioni nutrizionali e sulla salute non autorizzate o fuorvianti. (10)

Si ritiene necessario, inoltre, valutare un approccio comunitario per contrastare l’esposizione dei bambini e degli adolescenti alle pubblicità di alimenti trasformati e ultra processati ricchi di grassi, zuccheri o sale nelle trasmissioni radiotelevisive e nei media. (11)

7. Claims relativi alle sostanze botaniche

Ulteriore lacuna legislativa riguarda i botanicals, ossia gli estratti vegetali negli alimenti e negli integratori alimentari la cui legislazione non è armonizzata in tutti gli Stati membri. Ogni Stato avrà quindi il suo elenco di sostanze autorizzate e decide se la sostanza vegetale può essere etichettata come ‘alimento’ o come ‘medicinale’.

La Commissione europea avrebbe dovuto pronunciarsi entro il 31.1.2010 su oltre 3000 richieste di claims sui botanicals. Tuttavia, la procedura è stata sospesa e l’EFSA non ha potuto proseguire il suo lavoro di valutazione e autorizzazione dei claims. Ciò significa che le indicazioni sulle salute rimaste in sospeso o valutate negativamente possono essere utilizzate liberamente nel mercato europeo, risultando un pericolo per i consumatori europei. (12)

8. Edulcoranti

Il Parlamento europeo invita la Commissione ad affrontare anche il tema dei sostituti dello zucchero. Infatti, molti consumatori, consci del rischio associati al largo consumo di zucchero, sono orientati all’acquisto di prodotti contenenti dolcificanti alternativi. Tuttavia, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS ha classificato l’aspartame come cancerogeno per l’uomo.  Mentre gli edulcoranti diversi dallo zucchero sembrano essere collegati a un aumento del rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, e di tutte le malattie collegate all’aumento del peso corporeo. (13)

La Commissione europea dovrebbe quindi valutare la possibilità di limitare l’uso dell’indicazione nutrizionale ‘senza zuccheri aggiunti’ per quei prodotti che contengono dolcificanti o livelli elevati di zuccheri liberi per tutelare la salute dei consumatori.

Alessandra Mei

Note

(1) Risoluzione del Parlamento europeo del 18 gennaio 2024 sull’attuazione del regolamento (CE) n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2024-0040_EN.html

(2) Sophie Hieke, Nera Kuljanic, Igor Pravst, Krista Miklavec, Asha Kaur, Kerry A. Brown, Bernadette M. Egan, Katja Pfeifer, Azucena Gracia, and Mike Rayner (2016). Prevalence of Nutrition and Health-Related Claims on Pre-Packaged Foods: A Five-Country Study in Europe. Nutrients 8, no. 3: 137. https://doi.org/10.3390/nu8030137

(3) Regolamento (CE) N. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:02006R1924-20141213&from=IT

(4) EFSA NDA Panel (2022). Scientific advice related to nutrient profiling for the development of harmonised mandatory front-of-pack nutrition labelling and the setting of nutrient profiles for restricting nutrition and health claims on foods. EFSA Journal 20(4):7259, https://doi.org/10.2903/j.efsa.2022.7259 

(5) Dario Dongo. Migliorare dieta e salute pubblica con notizie utili in etichetta. Parere EFSA sui profili nutrizionali. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.4.22

(6) Dario Dongo. Kellogg’s, dichiarazioni nutrizionali ingannevoli e battaglia legale in UK. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.5.22

(7) Dario Dongo. NutriScore, gli strumenti per il calcolo dei profili nutrizionali di alimenti e bevande. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.7.23

(8) EU scientists & health professionals for Nutri-Score. Why the European Commission must choose the Nutri-Score nutrition label – a public health tool based in rigorous scientific evidence – as the harmonized mandatory nutrition label for Europe. 11.5.23. https://nutriscore-europe.com/wp-content/uploads/2023/01/NS_rapport-EU-V10_230202.pdf

(9) Marta Strinati. NutriScore, un rapporto di 320 scienziati per sollecitare la Commissione europea. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.5.23

(10) Dario Dongo. Pubblicità di junk-food in tv e sul web, le raccomandazioni dell’OMS. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.4.17

(11) Dario Dongo, Giulia Torre. Junk food, il governo inglese propone il divieto di pubblicità online. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.11.20

(12) Dario Dongo. Health claims sui botanicals, la Corte di Giustizia fa chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.10.20

(13)  Marta Strinati. ‘Senza zuccheri’? Gli edulcoranti sintetici sono inutili e nocivi, avverte WHOGIFT (Great Italian Food Trade). 15.5.23

Alessandra Mei

Laureata in Giurisprudenza all'Università di Bologna, ha frequentato il Master in Food Law presso la stessa Università. Partecipa alla squadra di WIISE srl benefit dedicandosi ai progetti europei e internazionali di ricerca e innovazione.

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti

Translate »