Le norme di etichettatura degli imballaggi introdotte dal d.lgs. 116/20 sono inapplicabili, come chi scrive ha già sottolineato, per difetto della doverosa notifica preventiva a Bruxelles. (1) Il governo italiano, anziché abrogare il decreto illegittimo, si limita a prevederne il parziale rinvio al 31.12.21 con il decreto Milleproroghe 2021. Ma il decreto legislativo 116/20 continua a valere carta straccia, ed è ora di denunciare gli illeciti ministeriali anziché applicare norme illegittime.
D.lgs. 116/20, norme di etichettatura degli imballaggi
Il decreto legislativo 116/20 – nel recepire due delle quattro direttive che compongono il c.d. Pacchetto Economia Circolare – ha introdotto prescrizioni ulteriori, non previste nelle direttive di riferimento, in tema di etichettatura degli imballaggi (2,3,4). Introducendo l’obbligo, per gli operatori in Italia e sulle sole merci destinate al mercato italiano, di riportare:
1) le indicazioni per favorire il corretto conferimento dei materiali di’imballaggio, dopo l’utilizzo, sulle sole confezioni o imballaggi destinati al consumatore finale (Business to Consumer, B2C). Riferendo a ‘raccolta differenziata’, famiglia di appartenenza del materiale (es. vetro), e a una dicitura del tipo ‘verifica le disposizioni del tuo Comune’ (d.lgs. 116/20, articolo 3.3.c, primo periodo),
2) la codifica alfanumerica che identifica ciascuno dei materiali utilizzati, secondo i criteri di cui alla decisione 129/97/CE, su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari). In entrambe le ipotesi di destino a consumatori (B2C) ed altri operatori (B2B, Business to Business. d.lgs. 116/20, articolo 3.3.c, secondo periodo).
Milleproroghe 2021
Il decreto c.d. Milleproroghe, storico emblema della mala-amministrazione italiana, anche nel 2021 introduce varie amenità. Tra queste, la sospensione parziale dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi. (5) Vale a dire, la sospensione dell’applicazione delle sole prescrizioni di etichettatura di cui al punto 1 del superiore paragrafo, e non anche quelle di cui al successivo punto 2 (rispettivamente previste nel primo e secondo periodo del punto c, al terzo comma dell’articolo 3, nel decreto legislativo 116/2020.
Due dettagli da non trascurare:
– le norme in questione sono formalmente applicate dal 26.9.20 (fatta salva l’illegittimità dell’intero decreto). Decine di migliaia di operatori della filiera agroalimentare e degli imballaggi hanno perciò investito cospicue risorse per inserire in etichetta notizie che i consumatori vedranno apparire e scomparire, con immutata inutilità. Per il capriccio degli emeriti imbecilli che in piena emergenza Covid-19 e senza neppure consultare le associazioni di categoria hanno ideato prescrizioni neppure previste dal legislatore europeo,
– l’intero decreto legislativo 116/2020 vale carta straccia. Ogni norma nazionale che contenga ‘specificazione tecnica’ relativa ai prodotti – ivi incluse quelle che attengono a marcatura ed etichettatura e ‘altri requisiti’ (compresi gli aspetti legati a tutela dell’ambiente e del consumatore) – deve infatti venire notificata preventivamente alla Commissione europea e sottostare a uno standstill period minimo di tre mesi, in attesa del suo via libera da Bruxelles, sotto pena di sua inefficacia. (6)
‘Gli Stati membri comunicano immediatamente alla Commissione ogni progetto di regola tecnica, salvo che si tratti del semplice recepimento integrale di una norma internazionale o europea, nel qual caso è sufficiente una semplice informazione sulla norma stessa. Essi le comunicano brevemente anche i motivi che rendono necessario adottare tale regola tecnica a meno che non risultino già dal progetto’ (dir. 2015/1535, articolo 5.1).
Parti sociali interessate
CONAI, in collaborazione con l’Istituto Italiano Imballaggio, ha pubblicato il 16.12.20 un ottimo documento di Linee Guida per l’Etichettatura ambientale. (7) E ha promosso un tavolo di lavoro che coinvolge UNI, Confindustria e Assolombarda, Federdistribuzione. Con l’obiettivo di pervenire a una lettura condivisa delle normative in esame.
L’Italia del Riciclo è sempre più efficace, come mostra l’XI Rapporto 10.12.20 di FISE UNICIRCULAR e Fondazione Sviluppo Sostenibile. (8) Il tasso di riciclo sulla plastica – rispetto ad altri materiali come acciaio (82%), carta (81%), vetro (77%), alluminio (70%) – è ancora insoddisfacente, al 46% nel 2019. Ma il problema va risolto lavorando anzitutto alla riduzione e il riutilizzo, le voci in cima alla scala di Lansink, nonché all’educazione dei consumatori (che certo non passa per l’etichettatura obbligatoria di codici alfanumerici).
Legalità
Ripristinare la legalità è prioritario. Le norme illegittime devono venire segnalate alla Commissione europea e ogni autorità, ivi comprese quelle di controllo, ha dovere di disapplicarle secondo consolidata giurisprudenza della European Court of Justice (9,10).
Le rappresentanze industriali, anziché mendicare milleproroghe agli asini, bene farebbero a denunciarli per abuso d’ufficio e chiamarli a rispondere dei danni provocati alla collettività delle industrie e imprese coinvolte in questo ennesimo scempio.
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. D.lgs. 116/20, etichettatura degli imballaggi alimentari. Norme inapplicabili. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.10.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/imballaggi/d-lgs-116-20-etichettatura-degli-imballaggi-alimentari-norme-inapplicabili
(2) Decreto legislativo 3.9.20, n. 116. Attuazione della direttiva (UE) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (20G00135)
(3) Dario Dongo, Giulia Torre. Pacchetto Economia Circolare, attuazione in Italia a settembre 2020. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.10.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/pacchetto-economia-circolare-attuazione-in-italia-a-settembre-2020
(4) Luca Foltran, Dario Dongo. Economia circolare, ABC pacchetto UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.6.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/imballaggi/economia-circolare-abc-pacchetto-ue
(5) Decreto legge 3.12.20, n. 183, c.d. Milleproproghe 2021. V. articolo 15, comma 6
(6) Direttiva UE 2015/1535, che prevede una procedura d’informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell’informazione. Si vedano gli articoli 1.1.c (definizioni, specifica tecnica), 1.1.d (definizioni, altri requisiti), 5 (procedura)
(7) CONAI. Linee guida per l’etichettatura ambientale, http://www.progettarericiclo.com//docs/etichettatura-ambientale-degli-imballaggi
(8) Marta Strinati. Riciclo dei rifiuti, a che punto siamo. Il Rapporto 2020.GIFT (Great Italian Food Trade). https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/riciclo-dei-rifiuti-a-che-punto-siamo-il-rapporto-2020
(9) Si vedano, su tutte, le sentenze della Corte di Giustizia UE CIA Security International (30.4.96, C-194/94, punto 54, su https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:61994CJ0194_SUM&from=FR) e ‘Ince’ (4.2.16, C-336/14, punto 67, su http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=174105&doclang=IT)
(10) Dario Dongo. Sede dello stabilimento in etichetta, controlli a rischio. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.7.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/sede-dello-stabilimento-in-etichetta-controlli-a-rischio
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.