Il governo dell’Ecuador ha approvato l’introduzione di un ‘semaforo nutrizionale’ sulle etichette degli alimenti pre-confezionati. Uno strumento di informazione sintetica sulle proprietà nutrizionali di alimenti e bevande, con evidenza grafica e cromatica – che richiama i colori dei semafori stradali, verde, giallo e rosso – per evidenziare i valori di zuccheri, grassi e sale presenti in ogni prodotto.
La normativa attua la raccomandazione della ‘Pan-American Health Organisation’ (PAHO) rivolta nell’aprile del 2012 ai governi del continente americano. Per aiutare i consumatori a identificare con facilità i cibi che, ove consumati in quantità eccessive, possano avere un impatto negativo sulla salute, in termini di sovrappeso, obesità e malattie correlate, come il diabete di tipo 2.
L’imposizione del ‘semaforo nutrizionale’ in etichetta è al centro di accesi dibattiti e oggetto di forti critiche da parte di alcuni gruppi industriali multinazionali, i quali lamentano complicazioni negli scambi internazionali. Nondimeno, il percorso intrapreso in alcuni Paesi dell’America Latina pare ormai delineato. Come conferma il pacchetto di misure fiscali approvato dal governo del Messico contro il junk food. A mali estremi, estremi rimedi.