È iniziata la raccolta di firme a sostegno della campagna europea ‘Salviamo le api! Protezione della biodiversità e miglioramento degli habitat degli insetti in Europa’. L’iniziativa dei cittadini europei, di cui abbiamo in precedenza riferito, muove da una premessa fin troppo ovvia per venire ulteriormente ignorata.
‘Abbiamo bisogno degli insetti per i nostri ecosistemi e per garantire la sicurezza alimentare. La Commissione deve adottare una legislazione per preservare e migliorare gli habitat degli insetti in quanto indicatori di un ambiente incontaminato’.
Salviamo le api, l’iniziativa dei cittadini europei
Un milione di firme devono venire raccolte in almeno 7 paesi membri entro settembre 2020. È dunque fondamentale che ciascuno si attivi. Basta compilare con i propri dati l’apposito modulo – su http://salviamoleapi.org/ – e invitare i propri contatti a fare altrettanto.
L’iniziativa aspira a ottenere una doverosa riforma della politica europea in tema di agrotossici, all’insegna del principio di precauzione di cui si è completamente persa traccia. Ed è utile ricordare al proposito il ruolo di ‘sentinella’ che le api hanno sempre svolto, quali indicatori dello stato di salute dell’ambiente. E così, anche di chi lo abita.
Chiediamo alla Commissione europea di dare atto la gravità del problema e attuare una politica capace di porvi rimedio, mediante attività di ricerca e misure regolative. In particolare, bisogna:
– ‘individuare alternative, soluzioni anche tecnologiche per ridurre l’uso dei pesticidi,
– vietare senza eccezioni i pesticidi dannosi e riformare i criteri di ammissibilità,
– promuovere la diversità strutturale dei paesaggi agricoli,
– ridurre efficacemente i fertilizzanti (es. progetto Natura 2000),
– istituire efficacemente zone di conservazione (per esempio direttiva quadro sulle acque),
– intensificare ricerca e monitoraggio e migliorare l’educazione.’
Allarme neonicotinoidi
I neonicotinoidi sono i primi pesticidi di cui si chiede il bando totale. Queste molecole – come recenti studi scientifici dimostrano – hanno effetti micidiali per l’intero ecosistema. Oltre a essere 10.000 volte più dannosi per gli insetti impollinatori rispetto ad altri pesticidi. Aggrediscono il sistema nervoso centrale di api, farfalle e altre specie, provocando paralisi, disorientamento, danni alla riproduzione e vulnerabilità alle malattie. In una parola, estinzione.
‘Il 27 aprile 2018 l’Unione Europea ha approvato il bando permanente di tre insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api: l’imidacloprid e il clothianidin della Bayer e il tiamethoxam della Syngenta. Il loro utilizzo resta però consentito all’interno di serre permanenti. Inoltre, è ancora consentito l’uso di altri neonicotinoidi: acetamiprid, thiacloprid, sulfoxaflor e flupyradifurone e altre sostanze quali cipermetrina, deltametrina e clorpirifos, tutti insetticidi potenzialmente pericolosi per le api e gli altri insetti impollinatori‘. (Greenpeace)
La distruzione delle colonie apiarie si riverbera poi sull’intera catena alimentare, dapprima coinvolgendo gli uccelli e i loro predatori. Già oggi, un quarto degli animali selvatici europei è a rischio di estinzione, la metà dei siti naturali versa in condizioni ecologicamente sfavorevoli e i servizi ecosistemici che dipendono dalla biodiversità si stanno deteriorando.
La campagna Salviamo le api! è promossa da una rete di 90 organizzazioni in 17 diversi paesi europei, con il sostegno degli agricoltori biologici.
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.