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Nutrizione dei suoli e le colture, il piano d’azione integrato in UE

La carenza di nutrizione delle colture è oggi una delle più gravi criticità a cui si associano il degrado dei suoli e la desertificazione, oltre ai cali delle rese in agricoltura. (1) Questi fenomeni potrebbero tra l’altro peggiorare a causa della war economy che sta privando gli agricoltori europei della disponibilità dei fertilizzanti azotati storicamente forniti dalla Russia. (2)

Il Parlamento europeo, il 24.3.22, aveva approvato la coltivazione di terreni a riposo e aree di interesse ecologico – con la scusa della food security – senza rinunciare a pesticidi e agrochimica. (3) In antitesi alla comunità scientifica che invece raccomanda di proseguire verso transizione ecologica e agroecologia. (4)

Si delinea intanto in UE il piano d’azione integrato per la gestione dei nutrienti in agricoltura. (5) Alcuni spunti a seguire.

1) Nutrizione delle colture, premessa

La nutrizione delle colture può venire intesa come l’insieme delle tecniche agronomiche che favoriscono l’apporto al terreno di elementi nutritivi. Avuto riguardo principalmente ad azoto, fosforo, potassio. L’obiettivo nutrizione può venire perseguito con diverse strategie:

a) autoproduzione degli elementi nutritivi mediante attività agronomiche. Es. rotazioni colturali, reimpiego degli scarti, colture a perdere, deiezioni della zootecnia,

b) input esterni. Ci si riferisce a fertilizzanti e mezzi tecnici, come classificati nel c.d. Fertilizers Regulation (6,7). In essenza:

– concimi organici, derivati da materiali organici di origine animale o vegetale, costituiti da composti organici ai quali gli elementi principali della fertilità sono legati in forma organica o fanno comunque parte integrante della matrice che immobilizza temporaneamente gli elementi nutritivi ivi incorporati (preservandoli anche dalle perdite per dilavamento),

– concimi minerali, ove gli elementi nutritivi dichiarati sono presenti sotto forma di composti minerali ottenuti mediante estrazione e/o processi fisici e chimici industriali,

– concimi organo-minerali, ottenuti per reazione o miscela di uno o più concimi organici o di una o più matrici organiche con uno o più concimi minerali.

2) Fertilizzanti e mezzi tecnici

I vari fertilizzanti e mezzi tecnici a disposizione presentano pregi e difetti:

– i concimi minerali si caratterizzano per un’azione rapida, dovuta alla loro maggiore solubilità. Ma a questo vantaggio corrispondono i costi (economici e per l’ambiente) della facile dispersione oltre gli obiettivi,

– i concimi organici rilasciano gli elementi nutritivi con progressività ma essi resistono meglio al dilavamento,

– gli organo-minerali aspirano, con risultati interessanti, ad abbinare i vantaggi delle due categorie.

3) Principi di ragionevolezza

I principi di ragionevolezza definiti nelle pratiche agronomiche – essenziali a un utilizzo calibrato di fertilizzanti e mezzi tecnici – si declinano in tre criteri:

– restituzione. Bisogna restituire al terreno le sostanze nutritive assorbite dalle colture,

– minimo (o principio di Liebig). Ogni pianta viene limitata nel suo sviluppo dall’elemento nutritivo più scarso nel terreno,

– massimo. La quantità dei concimi non deve mai essere eccessiva, bensì adeguata ai bisogni delle singole colture.

4) Abusi, perdite economiche, inquinamento

Il mancato rispetto dei principi di ragionevolezza ha generato una serie di problematiche con impatto sull’economia delle aziende, i sistemi agricoli e gli ecosistemi:

– alterazioni significative dei cicli naturali dell’azoto e del fosforo causano infatti inquinamento da nitrati nell’acqua potabile e le acque agricole, particolato atmosferico, eutrofizzazione (cioè soffocamento della vita in acqua). Oltre alla perdita di biodiversità nei suoli e nei bacini idrici (laghi, fiumi e mari), il calo della produttività, l’aumento delle emissioni di gas serra, (8)

– gli eccessi di azoto e fosforo negli ecosistemi in Europa hanno già superato i limiti di sicurezza identificati a livello internazionale, grazie soprattutto (per 2/3) alle acque a valle dei sistemi agricoli. (9) L’ultima relazione sulla direttiva nitrati riferisce l’eutrofizzazione all’81% delle acque marine, il 36% dei fiumi, il 32% delle acque di transizione e i laghi, il 31% delle acque costiere. (10)

5) Gestione dei nutrienti, il piano d’azione integrato

Le criticità sopra accennate – e soprattutto, la necessità di ridurre la dipendenza dell’agricoltura UE dagli input di Paesi terzi – hanno indotto la Commissione ad accelerare alcuni interventi già accennati nel piano d’azione per l’economia circolare, la strategia Farm to Fork e quella sulla biodiversità 2030 (11-13).

Il piano d’azione integrato per la gestione dei nutrienti intende esaminare l’intero ciclo dell’azoto e del fosforo con attenzione a tutti i comparti ambientali (aria, acqua, ambiente marino e suolo) e tutte le fonti di inquinamento (agricoltura, industria, città, rifiuti, energia, trasporti), per individuare un approccio integrato alla riduzione dell’inquinamento in tutti i cicli dei nutrienti.

5.1) Obiettivi

Le strategie UE Farm to Fork Biodiversity 2030 già indicano gli obiettivi di:

– dimezzare le perdite di nutrienti,

– ridurre l’uso dei fertilizzanti di almeno il 20%, anche grazie a

– incremento significativo delle coltivazioni con sistema biologico, che devono raggiungere il 25% della superficie agricola utilizzata (SAU) in UE entro il 2030.

5.2) Strumenti

L’agroecologia è l’unico modello in grado di contribuire all’effettivo raggiungimento degli obiettivi indicati. Esso si basa sull’utilizzo privilegiato delle risorse native nei sistemi produttivi, senza intaccare (o riducendo al minimo) l’utilizzo di capitale ambientale non rinnovabile. Il modello operativo si declina nelle forme di:

– agricoltura bio. Utilizzo di un gruppo limitato di input esterni, mai di sintesi chimica, nei soli casi di dimostrata necessità, e

– produzione integrata. Riduzione significativa – e dimostrata – degli input esterni, pur ammettendo quelli di sintesi. (14)

6) Biostimolanti, agricoltura di precisione

La gestione dei nutrienti può venire applicata con efficacia, anche a prescindere dalle politiche UE attingendo alle conoscenze tecniche attualmente a disposizione. Senza trascurare i preziosi contributi offerti dai biostimolanti, quali ad esempio i mix di alghe, microalghe e tannini (Algatan), nonché le micorrize (15,16).

L’agricoltura di precisione, come si è visto, può altresì contribuire a raccogliere dati utili per meglio comprendere e intervenire su:

– contesto ambientale (condizioni climatiche, precessioni colturali, tipologia di terreno),
– dotazione del suolo (misurabile tramite analisi dei nutrienti disponibili),
– fabbisogni della coltura.

Donato Ferrucci e Dario Dongo

Immagine di copertina da Biostimulants for sustainable crop production ed. Youssef Rouphael; Patrick du Jardin; Patrick Brown; Stefania De Pascale and Giuseppe Colla (ed), 2020, Burleigh Dodds Science Publishing, Cambridge, UK (ISBN: 978-1-786-76336-5; https://bdspublishing.com) 

Note

(1) Dario Dongo, Giulia Torre. Desertificazione e degrado dei suoli, la ricerca e innovazione di PRIMA. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.6.22

(2) Dario Dongo, Maria Rosaria Raspanti. War economy. Aiuti di Stato nel settore agroalimentare, fondo europeo per la pesca, record dei prezzi alimentari. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.4.22,

(3) Dario Dongo. Food security, tesi e antitesi del Parlamento europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.3.22,

(4) Dario Dongo. Da Farm to Fork a Farm to War, l’appello della scienza per una strategia alimentare resiliente. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.3.22,

(5) Commissione europea. Nutrienti – piano d’azione per una migliore gestione. Consultazione pubblica 29.3.22-26.4.22https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12899-Nutrienti-piano-dazione-per-una-migliore-gestione_it

(6) Reg. UE 2019/1009, che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, che modifica i reg. CE 1069/2009, 1107/2009 e abroga il reg. CE 2003/2003. In vigore dal 16.7.22. Testo aggiornato al 25.6.19 su Eur-Lex, https://bit.ly/3nQ2cvx

(7) D.lgs. 29.4.10, n. 75. Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti. Testo aggiornato al 31.5.22 su Normattiva, https://bit.ly/3OXObI5

(8) Marta Strinati. Inquinamento da fosforo, come uscirne. Rapporto OPF. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.6.22,

(9) European Environmental Agency (EEA). Is Europe living within the limits of our planet. 17.4.20, https://www.eea.europa.eu/publications/is-europe-living-within-the-planets-limits

(10) Commissione europea. Relazione sull’attuazione della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole sulla base delle relazioni degli Stati membri per il periodo 2016-2019 (COM/2021/1000 final). https://bit.ly/3IwIFJL

(11) Dario Dongo. Fertilizzanti ed economia circolare, le nuove regole UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.11.19,

(12) Dario Dongo. Farm to Fork, risoluzione a Strasburgo. Focus su pesticidi e fertilizzanti. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.10.21,

(13) Dario Dongo, Giulia Torre. Speciale – Strategia UE 2030 per la Biodiversità, il piano annunciato a Bruxelles. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.5.20,

(14) La produzione integrata è definita come un sistema di produzione agroalimentare che utilizza tutti i mezzi produttivi e di difesa delle produzioni agricole dalle avversità, volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici (legge 4/2011, articolo 2)

(15) Dario Dongo, Giulia Torre. Microrganismi e microalghe in agricoltura, l’innovazione sostenibile. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.6.20,

(16) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Biostimolanti in olivicoltura, rivoluzione bio. Rassegna scientifica. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.5.21.

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