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Salmonella e antibiotico-resistenza

Si è segnalata di recente, in Europa e altrove, la diffusione di ceppi di Salmonella che hanno acquisito resistenza nei confronti di diverse classi di antibiotici. Nel 2017, in 37 paesi europei (di cui 28 paesi membri dell’Unione Europea e nove paesi non membri) sono stati confermati 91.662 casi di salmonellosi umana (19,7 casi/100.000 abitanti), con un trend abbastanza stabile rispetto agli anni precedenti. Ricordiamo che la salmonellosi, in Europa, è la seconda zoonosi dopo la campilobatteriosi.


Nota introduttiva dell’Editore. Il presente articolo mira a offrire un aggiornamento circa lo sviluppo della ricerca su alcuni batteri resistenti a diverse classi di antibiotici. La salmonella viene peraltro inattivata alla temperatura di 70 °C. Non presenta perciò rischi di tossinfezione alimentare su alimenti destinati al consumo previa adeguata cottura. Si veda al proposito il precedente articolo.


Salmonella resistente a diverse classi di antibiotici

Salmonella è un microrganismo patogeno capace di infettare l’uomo e gli animali, con una grande capacità potenziale di disseminazione sia negli animali da reddito, sia negli alimenti da essi derivati. Le specie animali più frequentemente coinvolte sono i volatili da cortile (polli da carne e tacchini da ingrasso, oltre che galline ovaiole) e i suini. E le pratiche zootecniche – che nel tempo hanno abusato della somministrazione di antimicrobici agli animali, a scopo non solo terapeutico ma soprattutto profilattico – hanno purtroppo favorito la selezione di stipiti batterici resistenti.

Si definisce portatore di multi-antibioticoresistenza (MDR, Multiple Drug Resistance) un microrganismo resistente ad almeno tre classi di antibiotici, sulle nove che vengono testate secondo le linee guida internazionali. La ridotta sensibilità viene valutata secondo criteri che confrontano i microrganismi in esame con batteri che non presentano variazioni di sensibilità agli antibiotici (batteri cosiddetti wild-type). Qualsiasi discostamento rispetto ai batteri completamente sensibili viene preso in considerazione da EUCAST (European Commitee on Antimicrobial Susceptibility Testing) per individuare potenziali resistenze antimicrobiche.

Un batterio ‘pericolosamente’ resistente agli antibiotici è definito in quanto tale sulla base della sua MDR. Per avere un’idea, nel 2016 il 26,5% degli stipiti di Salmonella isolati dall’uomo erano MDR, con resistenze particolarmente elevate nei confronti di sulfonamidi, ampicillina e tetracicline. In questo contesto, spicca Salmonella Kentucky, una sierovariante non ancora abbastanza nota ma sicuramente temibile, nella quale la MDR è estremamente elevata (76%). Secondo il più recente report di EFSA e di ECDC sulle zoonosi a trasmissione alimentare in Europa, Salmonella Kentucky è la settima in ordine di frequenza come responsabile di salmonellosi umana (617 casi nel 2017). La sua spiccata resistenza agli antibiotici può peggiorare il quadro clinico negli individui che necessitino di trattamento terapeutico.

Salmonella Infantis è un’altra sierovariante che si distingue per la spiccata antibiotico-resistenza. Al quarto posto in Europa nel 2017 come causa di salmonellosi umana (1.805 casi), S. Infantis si isola soprattutto dal pollo da carne, ove è oggi la sierovariante più comune. Già a partire dal 2011, in Italia si è segnalata una linea clonale di S. Infantis resistente a diverse classi di antibiotici, quali le tetracicline, i sulfamidici, i fluorochinoloni, le diaminopirimidine e le cefalosporine di terza generazione. Questo clone MDR viene anche definito il ‘clone italiano del pollo da carne’ ed è ampiamente accertata la sua diffusione all’uomo tramite il consumo di carne avicola.

Salmonella Typhimurium è al secondo posto tra gli agenti di salmonellosi umana in Europa (10.593 casi nel 2017) ed evidenzia resistenze ad antibiotici critici, utilizzati in medicina umana per la terapia di infezioni da batteri multi-resistenti. Uno di essi è rappresentato dalla colistina, nei confronti della quale si stanno evidenziando ceppi di S. Typhimurium resistenti isolati da suini, bovini e pollame e dalle loro carni.

L’antibiotico-resistenza in Salmonella isolata da fonti animali e dalle loro carni è stata tuttavia ampiamente dimostrata, anche al di là delle sierovarianti su cui si concentra l’attenzione di microbiologici e clinici. Le resistenze coinvolgono soprattutto antibiotici di largo uso, quali i chinolonici (acido nalidixico e ciprofloxacina), i sulfamidici, le tetracicline, l’ampicillina ed il trimethoprim. Fortunatamente rimangono basse a livello europeo le resistenze alle cefalosporine di terza generazione, cloramfenicolo, colistina, tigeciclina, gentamicina, azitromicina e meropenem, in gran parte grazie al mancato o ridotto utilizzo in zootecnia.

La diffusione dell’antibiotico-resistenza – e soprattutto della MDR – in batteri zoonotici quali Salmonella si profila purtroppo come un rischio emergente, al quale è possibile fare fronte solo riducendo l’impiego degli antimicrobici negli animali da reddito. Oltreché migliorando le modalità di somministrazione (mediante trattamenti mirati ai singoli animali, piuttosto che trattamenti di massa), incrementando le strategie vaccinali e privilegiando le misure di biosicurezza in allevamento. In linea con quanto dettato nella risoluzione 25.10.18 del Parlamento europeo.

Silvia Bonardi

Bibliografia

European Food Safety Authority (EFSA), European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) (2018). The European Union summary report on trends and sources of zoonoses, zoonotic agents and food-borne outbreaks in 2017. EFSA Journal 16 (12):5500

European Food Safety Authority (EFSA), European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) (2018). The European Union summary report on antimicrobial resistance in zoonotic and indicator bacteria from humans, animals and food in 2016. EFSA Journal 2018;16(2):5182

Figueiredo R. et al. (2016). Detection of an mcr-1-encoding plasmid mediating colistin resistance in Salmonella enterica from retail meat in Portugal. J Antimicrob Chemother doi:10.1093/jac/dkw240

Franco A. et al. (205) Emergence of a Clonal Lineage of Multidrug-Resistant ESBL-Producing Salmonella Infantis Transmitted from Broilers and Broiler Meat to Humans in Italy between 2011 and 2014. PLoSOne Dec 30;10(12):e0144802

Laureata in Medicina Veterinaria e Specialista in Ispezione degli Alimenti di origine animale ed in Sanità Pubblica Veterinaria, è docente di Ispezione e controllo degli alimenti di origine animale presso l'Università di Parma. 

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