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Yogurt, dessert e formaggi iperproteici. 14 a confronto

Gli alimenti iperproteici continuano ad affermarsi presso i consumatori italiani. I claim nutrizionali relativi alle ‘proteine’ erano già emersi come il fenomeno dell’anno 2021, registrando una crescita sostanziale (+6,4%) sulle vendite dei prodotti che li riferivano in etichetta. (1)

Una breve indagine di mercato nelle categorie di yogurt, dessert a base di latte e formaggi freschi ci mostra 14 prodotti iperproteici, ove la quantità di proteine (in grammi per porzione) viene espressa sul fronte della confezione.

Yogurt, dessert e formaggi iperproteici

I profili nutrizionali degli alimenti selezionati vengono comparati riferendo per una volta alle porzioni, anziché ai 100 g come è d’uso. Proprio perché le loro etichette riferiscono a grandi lettere la quantità di proteine per porzione.

L’analisi considera altresì la presenza di additivi alimentari, con particolare attenzione agli edulcoranti utilizzati in alternativa agli zuccheri.

Additivi edulcoranti

La quasi totalità dei prodotti iperproteici a base di latte contengono edulcoranti. Con eccezione dei formaggi freschi, nonché di un’esigua minoranza di yogurt (1 su 3) e dessert (1 su 8).

Gli edulcoranti sono associati ad alterazioni del microbiota e della regolazione dei livelli di glucosio nel sangue. Alcuni studi scientifici associano poi l’apporto di edulcoranti acalorici con l’aumento di peso, un effetto paradossale che merita approfondimenti. (2)

Altri additivi alimentari

Altri additivi alimentari pressoché ubiquitari – nei 14 yogurt, dessert e formaggi iper proteici analizzati – non sono privi di controindicazioni, sebbene il loro impiego sia autorizzato in UE:

  • emulsionanti e addensanti (carragenina, carbossimetilcellulosa, polisorbato-80, mono e digliceridi degli acidi grassi etc.) sono stati identificati, mediante studi in vitro e sugli animali, come possibili promotori delle malattie infiammatorie intestinali,
  • i fosfati (E 339), impiegati da Cameo come stabilizzanti, sono a loro volta oggetto di attenzione. Si è infatti riscontrato un aumento generalizzato del livello di fosfati nella parete dei vasi sanguigni della popolazione, a cui si associa un maggior rischio cardiovascolare. (3)

Yogurt iperproteici

I veri yogurt, così qualificati in etichetta nella denominazione del prodotto, sono ancora pochi. Nella nostra ricognizione ne abbiamo individuati tre.

Danone e Müller vi aggiungono edulcoranti e additivi addensanti. Müller utilizza anche aromi di sintesi e un maggior numero di additivi, per via di una preparazione con cioccolato e nocciole che apporta non poche calorie, a dispetto dell’uso di edulcoranti.

Mila si distingue favorevolmente con uno yogurt che offre la maggiore quantità di proteine per vasetto (16g), senza aggiungere additivi né edulcoranti. Una clean label, finalmente.

Tabella confronto yogurt dessert iperproteici

Latti fermentati e dessert proteici

La denominazione dei 9 prodotti selezionati varia da dessert a snack a budino. Compaiono poi gli anglofoni pudding e porridge, tra gli altri.

La ricetta è sempre basata su latte e proteine del latte. Alcuni prodotti contengono altresì preparazioni a base di frutta, cereali, cioccolata.

Le proteine oscillano dai 12 agli oltre 20 grammi per vasetto, la cui quantità a sua volta tra 140 e 200 grammi.

In questa categoria non sono presenti aromi di sintesi (definiti ‘aromi’), nell’elenco ingredienti dei prodotti esaminati.

Gli edulcoranti sono invece sempre presenti. Con eccezione del porridge di Milk, ove è invece presente lo zucchero.

Solo due prodotti – Yogo Pro di Coop e Pro High Protein Porridge con Yogurt dell’austriaca Milk – sono liberi da altri additivi, emulsionanti soprattutto.

I grassi variano dallo zero assoluto ai 3,4g per vasetto.

Confronto nutrizionale yogurt dessert iperproteici

Formaggi freschi iperproteici

I tre formaggi freschi iperproteici analizzati sono privi di edulcoranti e aromi di sintesi (‘aromi’).

Philadelphia Benessere Protein ha la confezione più piccola (175g) ma contiene il triplo dei grassi saturi. Ed è anche l’unico formaggio ad aggiungere un additivo, la farina di semi di carrube (E 419), associata a reazioni allergiche (principalmente asma e rinite) e a possibili disagi intestinali (gonfiore, flatulenza, effetto lassativo), in caso di apporti elevati.

Le proteine variano tra i 19 e i 28 grammi per vasetto.

Il sale svetta invece a 1,76 e 1,49 grammi, rispettivamente, in Milk e Philadelphia. Una dose eccessiva, considerata la raccomandazione OMS a non superare i 5 g al giorno.

Tabella comparativa yogurt dessert iperproteici

Note

(1) Marta Strinati. I consumi alimentari degli italiani nell’Osservatorio Immagino. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.6.22

(2) Marta Strinati. Dolcificanti zero calorie, effetto paradosso. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.4.18

(3) Marta Strinati. Il ruolo degli alimenti ultraprocessati nelle malattie infiammatorie intestinali. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.11.22

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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