HomeConsum-attoriUE, opacità delle decisioni sui pesticidi. La petizione di Pollinis

UE, opacità delle decisioni sui pesticidi. La petizione di Pollinis

La ONG francese Pollinis, impegnata da 12 anni contro l’estinzione delle api e degli altri insetti impollinatori, promuove una petizione per chiedere trasparenza nei processi decisionali e garanzia di accesso agli atti dello SCoPAFF (Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed), il comitato tecnico che, tra l’altro, decide l’approvazione dei pesticidi nocivi per le api. (1)

1) SCoPAFF, l’opacità delle decisioni sui pesticidi

Lo SCoPAFF è ‘un comitato tecnico ove rappresentanti anonimi dei ministeri dell’Agricoltura degli Stati membri dell’UE votano a porte chiuse sulle autorizzazioni (e i loro rinnovi per molti anni) all’immissione in commercio dei pesticidi tossici per le api, sotto l’influenza delle lobby agrochimiche’, denuncia la ONG Pollinis.

Le deliberazioni e i voti del comitato tecnico SCoPAFF sono però mantenuti segreti. Ciò impedisce ai cittadini di sapere se il proprio Paese ha votato a favore dell’autorizzazione di questo o quel pesticida e su quali basi. Oltre a favorire l’industria dei pesticidi, erbicidi e fungicidi, avvantaggiata dalla segretezza dei processi istituzionali.

2) Il doveroso test di tossicità sulle api

Un elemento cruciale nell’autorizzazione dei pesticidi dovrebbe essere la loro tossicità nei confronti delle api. A questo scopo nel 2013 EFSA aveva realizzato un protocollo di valutazione delle sostanze capace di verificarne l’impatto sugli impollinatori.

Il test sulle api prevedeva un via libera agli agrotossici (neonecotinoidi) con capacità di uccidere ‘solo’ il 7% degli insetti. Ma questo test non è mai stato eseguito, a seguito a trattative condotte a porte chiuse che hanno condotto al suo accantonamento, nel 2019, senza spiegazioni.

3) Pollinis, azione legale per la trasparenza contro la Commissione

Chi ha deciso cosa? Per scoprirlo, Pollinis ha richiesto l’accesso a diversi documenti relativi alle posizioni e ai voti all’interno del comitato SCoPAFF. E dopo diversi dinieghi da parte della Commissione europea, a giugno 2020 la ONG ha avviato un’azione legale.

La Commissione europea, condannata in primo grado a settembre 2022 dal tribunale dell’UE, è stata costretta a dare esecuzione alla sentenza e consegnare alla ONG i documenti richiesti. Salvo poi presentare ricorso contro la decisione di primo grado.

4) L’inchiesta di Pollinis

Pollinis – grazie ai documenti così ottenuti – ha eseguito un’inchiesta accurata per risolvere il mistero dell’esclusione del test sulle api dalle procedure di autorizzazione e rinnovo di autorizzazione dei fitofarmaci. (2)

Ne emerge che i rappresentanti degli Stati membri si sono uniti all’industria degli agrotossici nel considerare il ‘bees test’ di EFSA eccessivamente ‘restrittivo’, nell’obiettivo di proteggere gli insetti impollinatori da cui dipende l’agricoltura stessa.

5) Nuovo giro di giostra

EFSA frattanto, nel 2023, ha definito un nuovo bees test. In questa versione il tasso di mortalità – legato all’esposizione a un pesticida – considerato accettabile per una colonia di api mellifere è aumentato dal 7% al 10%. (3)

Il documento di EFSA viene ora discusso all’opaco SCoPAFF. Ancora una volta a porte chiuse, senza alcuna condivisione con la società civile. Affinché nessuno sappia chi privilegia il business degli agrotossici ‘whatever it takes’. (4)

Firmiamo tutti la petizione di Pollinis!

Marta Strinati

Note

(1) Soutenez l’action en justice de Pollinis! https://mobilisation.pollinis.org/desarmons-les-lobbys/

(2) L’agrochimie contre les abeilles. Pollinis https://tinyurl.com/mwc8crhu

(3) Revised guidance on the risk assessment of plant protection products on bees (Apis mellifera, Bombus spp. and solitary bees). EFSA Journal. 11.5.23 https://doi.org/10.2903/j.efsa.2023.7989 

(4) Au SCoPAFF, le sorta des abeilles se décide une nouvelle fois à huis clos. Pollinis. 9.10.24. https://tinyurl.com/5xzw49fy

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti