HomeConsum-attoriTracciabilità del tonno in scatola. La pressione di IUUWatch sulla Commissione europea

Tracciabilità del tonno in scatola. La pressione di IUUWatch sulla Commissione europea

La tracciabilità del tonno in scatola è un elemento cruciale nella lotta contro la pesca illegale, non tracciata e sregolata (IUU, Illegal, unreported and unregulated fishing). Ed è indispensabile estendere l’indicazione obbligatoria di origine e metodo di pesca a tutte le conserve ittiche.

La pressione di IUUWatch – la coalizione delle ONG The Environmental Justice Foundation, Oceana, the Pew Charitable Trusts e WWF – sul legislatore europeo.

Tracciabilità del tonno in scatola in agenda UE

Il legislatore europeo è chiamato a decidere, quest’anno, se migliorare la qualità delle informazioni offerte al consumatore in merito alla sostenibilità dei prodotti ittici. (1)

IUUWatch si rivolge anzitutto ad Annick Girardin, ministro del Mare in Francia da 7 mesi fa, per fare pressione sul Consiglio degli Stati membri.

IUUWatch, lettera alla ministra Girardin

Signora Ministra,

Mi permetto di contattarLa per esprimere la mia preoccupazione sulle discussioni che si svolgeranno il prossimo maggio sulla tracciabilità dei prodotti ittici trasformati durante i negoziati del Consiglio sul controllo della pesca. In qualità di consumatore francese responsabile, vi chiedo di rispettare la mia scelta di consumare prodotti ittici sostenibili decidendo a favore della tracciabilità di tutti i prodotti ittici, compresi i prodotti trasformati.

La tracciabilità del pesce è uno strumento essenziale per sapere che pesce stiamo consumando, da dove proviene, chi lo ha pescato e come è stato pescato. Senza di essa, è difficile per noi fare scelte consapevoli di consumo sostenibile. Tuttavia, alcuni non sono favorevoli alla tracciabilità dei frutti di mare lavorati, come il tonno in scatola. Se questi prodotti continueranno ad essere esclusi da un adeguato sistema di tracciabilità, l’UE manterrà la porta aperta al commercio di prodotti di dubbia origine e ci priverà del nostro potere di prendere decisioni di acquisto responsabili.

Le chiedo di intervenire su questo tema, al fine di garantire che i consumatori francesi abbiano il diritto di conoscere l’origine dei prodotti ittici che consumano e che possano sapere con certezza che questi prodotti non sono correlati a pratiche di pesca illegale.

Voglia accettare, signora Ministro, l’espressione della mia più alta considerazione. (2)

Perché la tracciabilità

La tracciabilità del tonno è il primo strumento di salvaguardia dello stock ittico marino, sempre più depredato. Consente infatti di sapere con certezza da dove proviene il pesce e come è stato catturato. La premessa per una scelta responsabile di consumo.

Un sistema di tracciabilità ben concepito ‘fotografa’ il prodotto lungo ogni passaggio nella catena produttiva. Dall’origine (in questo caso il mare) al punto vendita.

Tonno in scatola e conserve ittiche, notizie parziali

ll tonno in scatola e le conserve ittiche in generale non sono soggetti alle regole di etichettatura stabilite invece per i prodotti ittici freschi e decongelati. (3) Il regolamento CEE 1536/92 prescrive infatti l’obbligo di fornire sulle scatole o vasetti di tonno le sole seguenti informazioni:

– denominazione dell’alimento,
– indicazione del liquido di governo: all’olio di oliva, all’olio vegetale, al naturale (soluzione di acqua, con o senza sale, con o senza l’aggiunta di erbe, spezie o aromi naturali),
– modalità di presentazione (tonno intero, tonno in pezzi, filetti di tonno) o altre parti di pesce,
– percentuale di tonno nella confezione (70% minimo per il tonno al naturale, 65% minimo per gli altri liquidi).

Informazioni di base in etichetta

Le informazioni obbligatorie di base, in etichetta, sono quelle previste dal reg. UE 1169/11 per la totalità degli alimenti preimballati:

– denominazione dell’alimento
– elenco degli ingredienti
– peso netto
– peso del prodotto sgocciolato (4)
– data entro cui consumare preferibilmente il prodotto (TMC, Termine Minimo di Conservazione)
– nome (o ragione sociale) e indirizzo dell’operatore responsabile
– marchio di identificazione (che individua il Paese e lo stabilimento di produzione)
– lotto di appartenenza del prodotto.

Le informazioni facoltative

Ulteriori informazioni sono ammesse in etichetta, purché non fuorvianti o ingannevoli nei confronti dei consumatori. Le grandi marche – dopo decenni di omissioni – riferiscono oggi provenienza e specie del tonno inscatolato. Spesso con riferimento a sistemi di pesca ‘sostenibili’.

Rendere obbligatorie anche queste informazioni ed equiparare l’etichetta del tonno in scatola al pesce fresco, garantendone la piena tracciabilità, è l’unico modo per consentire ai consumatori di scegliere cosa mangiare, sottolinea IUUWatch.

L’indagine di mercato da noi eseguita offre poi ulteriori spunti, sulla sostenibilità e altri valori del tonno in scatola più diffuso in Italia. (5)

Marta Strinati e Dario Dongo

Note

(1) V. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (CE) n. 1224/2009, (CE) n. 768/2005, (CE) n. 1967/2006 e (CE) n. 1005/2008 del Consiglio e il regolamento (UE) 2016/1139 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i controlli nel settore della pesca https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52018PC0368
(2) V. http://www.iuuwatch.eu/ca-vous-suffit/
(3) Etichette prodotti ittici e bottarga? Risponde l’avvocato Dario Dongo. FARE (Food and Agriculture Requirements). 27.11.17, https://www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/domande-e-risposte/etichette-prodotti-ittici-e-bottarga-risponde-l-avvocato-dario-dongo
(4) Quantità nominale, peso netto, peso sgocciolato, risponde l’avv. Dario Dongo. FARE (Food and Agriculture Requirements). 20.1.17, https://www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/domande-e-risposte/quantità-nominale-peso-netto-peso-sgocciolato-risponde-l-avv-dario-dongo
(5) Marta Strinati. Tonno in scatola, pirati e misteri. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.5.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/tonno-in-scatola-pirati-e-misteri

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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