I pesticidi si annidano in camera da letto. Sono nella polvere che respiriamo in casa, la stessa che si deposita a terra, dove gattonano i bambini. È quanto dimostra l’indagine condotta in 21 paesi dall’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) Save Bees and Farmers, lungimirante call to action che invitiamo a sostenere con una firma qui entro il 30 settembre 2021.
Pesticidi in camera da letto, lo studio
Il network di ONG aderenti alla ICE Salviamo le api e gli agricoltori ha coordinato il campionamento di polvere presso le camere da letto di 21 abitazioni in aree rurali, presso le quali l’agricoltura ‘convenzionale’ sparge pesticidi senza sosta.
Le polveri prelevate tra giugno e luglio 2021 sono state analizzate nel laboratorio francese Yootest per cercare 30 pesticidi. Sebbene corrispondano a meno del 10% di quelli approvati nella UE, queste molecole sono quelle più frequentemente rinvenute in studi simili.
Molecole tossiche (ma autorizzate)
Delle 30 sostanze ricercate ne sono state rinvenute 24. Tra queste ve ne sono 11 palesemente pericolose per la salute. In dettaglio,
- 2 sono sospettate di essere cancerogene per l’uomo (chlortoluron e lenacil).
- 4 sono classificate come tossiche per la riproduzione e causa di malformazioni del feto (spiroxamine, chlortoluron, fluazinam, phosmet),
- 5 sono potenzialmente nocive per il sistema ormonale, sono quindi interferenti endocrini (2,4-D, fluazinam, metolachlor, pendimethalin, phosmet).
Un grande assente, il glifosato
Lo studio ha escluso dalla ricerca il glifosato (o glifosate) e il suo metabolita AMPA. Una falla importante, considerata la pervasività dell’erbicida di Bayer-Monsanto, sotto accusa negli Stati Uniti per avere provocato malattia e morte.
I motivi dell’esclusione del glifosato dallo studio vengono ricondotti a ‘complessità analitiche ed economiche’.
Il risultato, multiresidui di pesticidi
Il risultato dell’indagine purtroppo non sorprende. Le analisi di laboratorio hanno rivenuto residui di pesticidi in tutti i 21 campioni di polvere. La contaminazione è sempre multipla, con una compresenza media di 8 molecole. Un cocktail dalla tossicità ‘ignota’, visto che le procedure di autorizzazione non ne tengono conto.
Il risultato peggiore è emerso sulla polvere campionata nella camera da letto in Belgio, contaminata da 23 residui di molecole venefiche. Il migliore – se è possibile considerare positivamente la presenza di veleni in casa – è invece relativo al campione prelevato a Malta, contenente residui di un solo pesticida.
La quantità di pesticidi trovati è molto variabile. Il livello più elevato è nella polvere campionata in Danimarca, 4.942 mg/kg.
Molecole cancerogene in 1 su 4
Incrociando i risultati della analisi con le evidenze scientifiche sulla tossicità dei pesticidi, gli autori dello studio segnalano che
– un campione su quattro contiene molecole sospettate di provocare il cancro nell’uomo,
– un terzo delle polveri analizzate è contaminato da pesticidi noti come inibitori dell’enzima acetilcolinesterasi,
– nell’81% delle polveri campionate (17 su 21) sono stati rinvenute sostanze sospettate di essere interferenti endocrini tossici per la riproduzione.
La tabella sottostante, come in una galleria degli orrori, indica i pesticidi più frequentemente evidenziati dalle analisi.
Non c’è tempo da perdere
Lo studio sull’inquinamento da pesticidi nelle abitazioni delle aree rurali è l’ennesima dimostrazione dell’effetto deriva.
‘Il problema della deriva dei pesticidi non può più essere ignorato. Ci auguriamo che l’individuazione di pesticidi sospetti cancerogeni e dannosi per la riproduzione nelle camere da letto delle popolazioni rurali sarà un campanello d’allarme per le autorità di regolamentazione nell’UE. Dopotutto, gli studi epidemiologici mostrano un aumento del rischio di danni riproduttivi e cancro, specialmente tra i residenti delle aree agricole’, spiega Helmut Burtscher-Schaden, responsabile chimico di Global2000 (Friends of the Earth Austria).
‘Nelle zone rurali, i bambini che strisciano sul pavimento sono costantemente esposti attraverso la polvere, spesso a pesticidi cancerogeni o che alterano il sistema endocrino. Questo non è accettabile poiché la scienza mostra che l’esposizione a piccole concentrazioni di tali sostanze chimiche può causare danni. Inoltre, l’esposizione a miscele di pesticidi non è testata dalle autorità di regolamentazione, è ormai tempo che l’UE smetta di sovvenzionare l’agricoltura intensiva inquinante e piuttosto sostenga le pratiche agroecologiche!’, tuona Martin Dermine, responsabile delle politiche di PAN Europe, promotore della ICE.
Le 3 richieste della ICE
‘Salviamo api e agricoltori’ è un’iniziativa dei cittadini europei che mira a raccogliere 1 milione di firme in tutta l’UE entro il 30 settembre. L’alleanza di oltre 200 organizzazioni ha tempo fino al 30 settembre per raccogliere le firme necessarie. Finora sono state raccolte più di 800.000 firme.
L’iniziativa ha tre richieste principali:
1. eliminare gradualmente i pesticidi sintetici entro il 2035,
2. ripristinare la biodiversità nell’ambiente agricolo,
3. sostenere gli agricoltori nella transizione verso l’agricoltura biologica.
Il testo integrale dello studio è disponibile qui.

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".