Olio di palma, Europa contro. I consumAttori europei si muovono anche in silenzio, col potere delle loro scelte d’acquisto, ‘palma no grazie’. E la filiera risponde. Dopo Italia e Spagna, Francia, e Belgio, (1) è il turno della Svezia.
Il gigante scandinavo Orkla Confectionery & Snacks Sweden (2) ha di recente annunciato di avere rimosso l’olio di palma dal 98% dei suoi prodotti. Confetteria e biscotti, snack e dolci e salati, coi marchi OLW, Göteborgs Kex e Panda. L’obiettivo ‘100% Palm oil free’ è quasi raggiunto! E in 9 anni di lavoro, spiega la responsabile per la CSR Stina Petrini, (3) l’industria svedese ha risparmiato i suoi consumatori da ben 1.500 tonnellate di grassi saturi.
Il quotidiano svedese Svenska Dagbladet (4) a sua volta il mese scorso aveva intervistato lo scrivente. In quanto attivista e ideatore della petizione contro l’olio di palma che in Italia ha dato il via al cambiamento. A riprova della crescente attenzione non solo dei popoli mediterranei ma dell’intera Europa verso le criticità del palma.
Il fondo pensionistico nazionale della Svezia (Second Swedish National Pension Fund, AP2) rimane peraltro al centro delle critiche per la sua partecipazione a un fondo di investimenti in agricoltura con base a New York, (5) implicato in varie operazioni di land grabbing in America Latina. La società civile in Svezia si è infatti unita al coro di proteste internazionali (6) e raccolte di firme. Con il supporto delle università i cui fondi pensione sono stati impiegati in attività tutt’altro che ‘socialmente responsabili.
Olio di palma, Europa contro
Le ragioni sono semplici e attengono ai diritti fondamentali, dell’uomo e dell’ambiente. Poiché oggi l’olio di palma significa:
– motivo primario di rapina delle terre, land grabbing, ai loro legittimi abitanti
– causa di ecocidi nelle foreste tropicali, con devastazione della biodiversità ed emissioni proibitive di gas serra
– schiavitù e lavoro minorile nelle piantagioni, quand’anche certificate ‘sostenibili’, come documentato da Amnesty International
– squilibri nutrizionali, (7) a causa dell’acido palmitico e dei grassi saturi (8) che il grasso tropicale apporta senza alcun beneficio compensativo, (9)
– pericolo per la salute, dei bambini soprattutto, per via dei contaminanti di processo mutageni e cancerogeni che esso contiene in quantità fino a 10 volte superiore ad altri oli vegetali raffinati.
Olio di palma? No grazie, anzi proprio Basta!
Note
(1) La catena della GDO belga Delhaize, addirittura, dopo avere lanciato la crema ‘Choco’ senza olio di palma, a proprio marchio, era stata citata in giudizio da Ferrero. Ma la giustizia ha trionfato sulla lite temeraria del colosso piemontese
(2) Il gruppo Orkla, con base in Norvegia, ha fatturato 4,14 miliardi di euro nel 2016
(3) Un nome, un programma! Chissà se vi sia una lontana parentela col Carlin Petrini fondatore di Slow Food…
(4) https://www.svd.se/jurist-om-myndigheternas-tioariga-tystnad-kriminellt, https://www.svd.se/industrin-skalver-palmolja-en-hornsten-i-skrapmaten – ALLEGATO SvD-palmoil
(5) TIAA-CREF Global Agriculture LLC (TCGA). Si veda https://www.grain.org/article/entries/5336-foreign-pension-funds-and-land-grabbing-in-brazil. In relazione a rapina delle terre su oltre 250.000 ettari, in Brasile, sono già in corso procedimenti penali per violazioni dei diritti umani. V. http://www.farmlandgrab.org/post/view/2636
(6) Per ultimi aggiornamenti, si vedano Grassroots International e Institutional Investor
(7) Proprio l’Università di Uppsala pubblicò sulla rivista scientifica Diabetes, nel 2004, uno studio condotto in Svezia su palma, adipe addominale e fegato grasso, su https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/l’olio-di-palma-accresce-il-grasso-addominale
(8) Si veda anche, da ultimo, il meta-studio condotto su mortalità prematura e profili dei grassi, in 128 mila individui, su Jama Internal Medicine, doi 10.1001/jamainternmed.2016.2417, http://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/article-abstract/2530902
(9) I grassi saturi sono altresì contenuti in latticini e carni, i quali tuttavia trovano spazio in ogni raccomandazione nutrizionale poiché offrono proteine di alto valore biologico, vitamine e sali minerali
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.