HomeConsum-attoriNutriscore, l’appello di medici e scienziati a Parigi

Nutriscore, l’appello di medici e scienziati a Parigi

Un collettivo di 1.142 medici e scienziati che operano nel settore della salute lancia oggi a Parigi un appello, al primo ministro, per introdurre l’obbligo di inserire il Nutri-Score sulle etichette alimentari in Francia (1,2).

1) Nutri-Score e salute pubblica

‘Il logo nutrizionale Nutri-Score è un vero e proprio strumento di salute pubblica con una solida base scientifica. In particolare, è stato convalidato da oltre un centinaio di studi condotti in 20 Paesi, che ne hanno dimostrato l’efficacia nel migliorare l’assunzione di alimenti da parte dei consumatori.

Numerosi studi che hanno coinvolto decine o addirittura centinaia di migliaia di persone in Europa hanno dimostrato che il consumo di alimenti meglio classificati dal Nutri-Score è associato a un minor rischio di cancro, malattie cardiovascolari, obesità e disturbi metabolici, nonché di mortalità prematura.

Un rapporto dell’OCSE del 2024 ha stimato che 2 milioni di casi di malattie croniche potrebbero venire evitati in Europa entro il 2050 se il Nutri-Score fosse generalizzato. (3) Il Nutri-Score è una semplice misura preventiva in grado di contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche e, oltre al suo impatto sulla salute dei consumatori, ha anche un impatto economico e sociale’.

2) NutriScore, la battaglia di Big Food

Gli scienziati di EREN -l’Equipe de Recherche en Epidémiologie Nutritionnelle presso il CRESS (Centre de Recherche en Epidémiologie et Statistiques), alla Université Sorbonne Paris Nord – ha proposto il NutriScore nel 2014. Ottenendo la sua adozione ufficiale in Francia il 31 ottobre 2017, ‘dopo una dura battaglia con le lobby agroalimentari’.

L’applicazione del Nutri-Score sulle etichette alimentari è tuttora volontaria, poiché il Food Information Regulation (EU) No 1169/11 – sotto la pressione delle lobby di Big Food – ha consentito agli Stati membri solo di raccomandare l’etichettatura nutrizionale di sintesi (articolo 35.2). D’altra parte, come si è visto, nessuno Stato membro può vietare l’utilizzo del NutriScore su base volontaria (4,5).

I colossi globali del junk-food (Ferrero, Coca-Cola, Mars, Lactalis, Mondelez, Kraft, etc.) continuano a combattere sia questo sistema, anche nei contesti internazionali, sia altri sistemi di etichettatura nutrizionale di sintesi. (6) Fino al Messico che però, a differenza delle pavide istruzioni UE, ha saputo introdurre un efficace sistema di FOPNL (Front-of-Pack Nutrition Labelling). (7,8)

3) Consumatori, priorità trasparenza in etichetta

Dopo un timido esordio – nessuna adesione nel 2014, solo sei nel 2017 – le imprese alimentari e il retail hanno saputo intercettare il crescente interesse dei consumatori verso la trasparenza sui profili nutrizionali degli alimenti. Al punto che oggi il NutriScore è utilizzato sui prodotti di oltre 1.400 marchi, i quali esprimono circa il 60% del mercato alimentare in Francia.

Le associazioni dei consumatori a loro volta – da Foodwatch a BEUC, che riunisce a Bruxelles 43 associazioni di consumatori nei vari Paesi UE (tra cui AltroConsumo in Italia) – chiedono a gran voce che il sistema NutriScore venga reso obbligatorio a livello UE, quale strumento indispensabile per l’educazione nutrizionale e il miglioramento della salute pubblica.

Alcune industrie che avevano già aderito a Nutri-Score – Danone in primis, oltre a Ecotone e Pagen, titolari dei marchi Bjorg e Krisprolls – hanno invece deciso di rimuovere NutriScore da alcuni dei loro marchi nel misero tentativo di nascondere i loro profili nutrizionali squilibrati. Un autogol sul fronte della responsabilità sociale e della reputazione, infatti stigmatizzato dai madia come si è visto. (9)

4) Commissione europea, JRC, stakeholders

La Commissione Europea, sotto il precedente mandato di Ursula von der Leyen, aveva promesso ad aprile 2021 che avrebbe adottato entro la fine del 2022 uno standard uniforme di FOPNL (Front-of-Pack Nutrition Labelling) da adottare in Unione Europea. (10) Le lobby industriali contrapposte hanno avuto la meglio, poiché a due anni di distanza la Commissione non ha mantenuto tale promessa né ha altrimenti giustificato il suo inadempimento.

JRC – il Joint Research Center della Commissione europea – ha frattanto convalidato l’algoritmo di calcolo e il formato grafico di NutriScore, confermando la solidità del suo background scientifico. (11) Gli esiti delle consultazioni pubbliche condotte dalla Commissione europea nel 2021-2022, le posizioni espresse dalle comunità scientifica e degli operatori nel settore della salute (EUPHA) sono a loro volta unanimi nel considerare Nutri-Score come il metodo più efficace per aiutare i consumatori a scegliere alimenti più equilibrati. (12)

5) Medici e scienziati per la salute, l’appello di Parigi

‘A fronte dell’assenza di una decisione da parte della Commissione europea, la quale

-esita di fronte alle lobby agroalimentari e ai loro sostenitori politici e

-non assume le proprie responsabilità di tutela della salute dei consumatori europei’ mediante l’adozione dell’unico logo nutrizionale basato su solidi dati scientifici

Un collettivo di 1142 scienziati e professionisti della salute, a Parigi, chiede al primo ministro di

‘prendere la decisione storica e pionieristica di rendere obbligatorio il Nutri-Score su tutte le confezioni degli alimenti in Francia e di

incoraggiare gli altri 7 Paesi che hanno adottato il Nutri-Score a fare altrettanto, in nome della tutela della salute pubblica.

La mancata obbligatorietà del Nutri-Score rappresenta un’inaccettabile perdita di opportunità per i cittadini’. Come da ultimo evidenziato, si ricorda, in un’apposita relazione del Parlamento Europeo. (13)

Dario Dongo

Note

(1) Il testo completo dell’appello ‘Un gruppo di scienziati e professionisti della salute chiede al Primo Ministro di rendere obbligatorio il Nutri-Score. Si tratta di un’emergenza di salute pubblica’, con l’elenco dei primi 1.142 firmatari, è disponibile sul NutriScore blog https://tinyurl.com/3bn5rt2p

(2) Tutti i professionisti della salute e gli scienziati che operano nel campo della salute e desiderano unirsi a questa iniziativa possono sottoscrivere l’appello e aderire al Collettivo compilando il modulo disponibile su https://tinyurl.com/2yt54phm

(3) Marta Strinati. NutriScore e altre tre etichette nutrizionali a confronto. Studio OCSE. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.2.24

(4) NutriScore, si può applicare in Italia? Risponde l’avvocato Dario Dongo. FARE (Food and Agriculture Requirements). 26.12.21

(5) Dario Dongo. Front-of-Pack Nutrition Labelling – Legitimacy of Using the Nutri-Score System in EU Member States. European Food and Feed Law Review. Volume 17, Issue 4 (2022) pp. 316 – 324

(6) Dario Dongo. Codex Alimentarius, il NutriScore e le linee guida WHO. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.9.21

(7) Dario Dongo. NAFTA, CETA e salute. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.3.18

(8) Dario Dongo. Messico, via alle avvertenze nutrizionali sul fronte etichetta. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.2.20

(9) Dario Dongo. Nutri-score, Danone fa marcia indietro. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.9.24

(10) Dario Dongo. NutriScore e profili nutrizionali, aggiornamenti da Bruxelles. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.05.21

(11) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Commissione europea, la ricerca conferma l’approccio di NutriScore. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.9.22

(12) Marta Strinati, Dario Dongo. NutriScore, un rapporto di 320 scienziati per sollecitare la Commissione europea. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.5.23

(13) Dario Dongo. Obesità, sfide e opportunità. Rapporto UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.10.24

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti