I ricercatori dell’Università di Parma (Italia) hanno appena pubblicato una revisione scientifica (Andreani et al., 2025) che conferma il ruolo del Nutri-Score nel migliorare la comprensione delle informazioni nutrizionali da parte dei consumatori. Il sistema Nutri-Score, che utilizza una scala colorata da A (più sano) a E (meno sano), semplifica i dati nutrizionali complessi, rendendo più facile per i consumatori confrontare i prodotti e fare scelte informate. (1)
Lo studio evidenzia che il Nutri-Score supera altri sistemi di etichettatura – come le storiche etichette a semaforo del Regno Unito, l’invisibile “Nutrinform battery” italiana e anche le Guideline Daily Amounts (GDA), leggermente modificate e ribattezzate come Reference Intakes dal Food Information Regulation (EU) 1169/11 – in termini di chiarezza ed efficacia. Come riconosciuto anche dall’OECD (2024).
1) Disegno e metodologia dello studio
Lo studio italiano (Andreani et al., 2025) è una revisione sistematica che sintetizza le evidenze di diversi studi, tra cui studi randomizzati controllati (RCT), studi osservazionali e studi di modellazione. La revisione include dati provenienti da popolazioni diverse in Europa, con particolare attenzione agli adulti e ai bambini provenienti da diversi contesti socioeconomici. La metodologia ha comportato
- raccolta dei dati. Analisi di studi peer-reviewed pubblicati tra il 2010 e il 2025, incentrati sull’impatto di Nutri-Score sul comportamento dei consumatori, sui risultati in termini di salute pubblica e sulla riformulazione dell’industria;
- dati demografici dei partecipanti. Gli studi hanno incluso partecipanti provenienti da Francia, Belgio, Germania, Spagna e Paesi Bassi, con dimensioni del campione comprese tra 500 e 10.000 individui;
- disegno sperimentale. Gli studi RCT hanno confrontato Nutri-Score con altri sistemi di etichettatura in ambienti di acquisto simulati, mentre gli studi osservazionali hanno monitorato il comportamento di acquisto nel mondo reale prima e dopo l’introduzione di Nutri-Score;
- analisi statistica. Sono state condotte meta-analisi per valutare l’impatto complessivo di Nutri-Score sulle scelte alimentari e sui risultati di salute.
2) Approfondimenti basati sull’evidenza: come il Nutri-Score trasforma le scelte alimentari e i risultati di salute pubblica
I ricercatori hanno organizzato i risultati dello studio in quattro aree principali.
2.1) Migliore comprensione da parte dei consumatori
Nutri-Score è risultato più efficace di altri sistemi di etichettatura nell’aiutare i consumatori a identificare i prodotti più sani:
– le informazioni semplificate sono particolarmente importanti per le persone con conoscenze nutrizionali limitate, in quanto riducono lo sforzo cognitivo necessario per interpretare le etichette alimentari;
– uno studio di Egnell et al. (2018), ad esempio, ha dimostrato che Nutri-Score ha migliorato l’accuratezza della classificazione dei prodotti del 25%, rispetto alle etichette a semaforo, che sono effettivamente più complesse. (2)
2.2) Impatto sul comportamento di acquisto
Gli studi RCT hanno dimostrato che i prodotti con un punteggio Nutri-Score favorevole (A o B) avevano il 30% in più di probabilità di essere scelti rispetto a quelli con un punteggio inferiore (3). Questo effetto era particolarmente pronunciato tra le popolazioni a basso reddito, come evidenziato da Chantal et al. (2020) (4).
2.3) Benefici per la salute pubblica
Studi modellistici hanno previsto che l’adozione diffusa del Nutri-Score potrebbe ridurre la prevalenza dell’obesità del 5% e delle malattie cardiovascolari del 3% in un periodo di 10 anni (5).
2.4) Riformulazione dell’industria
La revisione ha rilevato che Nutri-Score ha incentivato i produttori di alimenti a riformulare i prodotti per migliorare i loro punteggi. Ad esempio:
– uno studio in Francia (Ducrot et al., 2021) ha riportato una riduzione del 15% del contenuto di zucchero e sale nei prodotti riformulati; (6)
– un’ulteriore conferma è stata fornita da un’analisi comparativa (Bauner et al., 2024) delle tendenze generali della qualità nutrizionale in diversi mercati. (7)
3) Discussione
La discussione evidenzia i punti di forza e i limiti di Nutri-Score. Sebbene il sistema sia lodato per la sua semplicità ed efficacia, alcuni critici sostengono che possa semplificare eccessivamente le informazioni nutrizionali o non tenere conto di alcuni contesti dietetici (ad esempio, alimenti ultra-lavorati con punteggi favorevoli).
Gli autori rispondono a queste preoccupazioni citando la prova che il Nutri-Score viene regolarmente aggiornato, sia per gli alimenti che per le bevande, per migliorarne l’accuratezza e la pertinenza.
Va aggiunto, come già chiarito dal creatore del Nutri-Score, il professor Serge Hercberg, che:
– per definizione, un logo nutrizionale fornisce informazioni sulla composizione/qualità nutrizionale degli alimenti e, per ragioni scientifiche, non include nel suo calcolo altri aspetti salutistici degli alimenti che non sono di natura nutrizionale, come l’ultra-lavorazione (legata a processi industriali), la presenza di additivi, composti di nuova lavorazione e residui di pesticidi. Pertanto, non si può chiedere a un logo nutrizionale di fornire più informazioni di quelle che può fornire;
– nel 2021 è stato proposto anche un bordo nero intorno al logo Nutri-Score, con la dicitura “ultra-processati”. Per il preciso scopo di mantenere separati i parametri di valutazione, proprio per la loro indipendenza. Gli alimenti ultra-lavorati, pur essendo potenzialmente dannosi, possono infatti presentare profili nutrizionali accettabili. E gli alimenti minimamente trasformati, al contrario, possono avere proprietà nutrizionali scadenti;
– il Nutri-Score non è destinato a sostituire le raccomandazioni nutrizionali, che rimangono la base dell’educazione alimentare, ma a completarle, per aiutare al momento dell’acquisto. La comunicazione e l’educazione nutrizionale devono mobilitare tutte le parti interessate: strutture nutrizionali e di sanità pubblica, nutrizionisti e dietisti, operatori sanitari, insegnanti, operatori sul campo, ecc.
4) Conclusioni
Nelle sue conclusioni, lo studio italiano ha confermato che il Nutri-Score è uno strumento pratico e scientificamente validato per promuovere scelte alimentari più sane. La sua capacità di migliorare la comprensione dei consumatori, di influenzare il comportamento d’acquisto e di guidare la riformulazione dell’industria lo rende un intervento prezioso nella lotta contro le malattie non trasmissibili legate all’alimentazione (NCDs). Gli autori invitano a una più ampia adozione del Nutri-Score in Europa e oltre, sottolineando il suo potenziale di riduzione delle disuguaglianze sanitarie e di miglioramento dei risultati di salute pubblica.
Dario Dongo
Note
(1) Andreani, G., Sogari, G., Wongprawmas, R., Menozzi, D., & Mora, C. (2025). Nutri-Score and Eco-Score Labeling: A Systematic Review of Their Impact on Consumer Understanding, Attitudes, and Behaviors. Food Reviews International, 1–25. https://doi.org/10.1080/87559129.2025.2460052
(2) Egnell, M., et al. (2018). “Nutri-Score: A Front-of-Pack Label to Support Healthier Food Choices.” Nutrients, 10(10), 1475. DOI: 10.3390/nu10101475
(3) Julia, C., et al. (2018). “Impact of the Nutri-Score Front-of-Pack Nutrition Label on Purchasing Intentions.” PLOS ONE, 13(8), e0202095. DOI: 10.1371/journal.pone.0202095
(4) Chantal, J., et al. (2020). “Effectiveness of Nutri-Score in Guiding Low-Income Populations Toward Healthier Food Choices.” Appetite, 152, 104763. DOI: 10.1016/j.appet.2020.104763
(5) Hercberg, S., et al. (2020). “Nutri-Score and Public Health: A Review of Evidence and Policy Implications.” Public Health Nutrition, 23(5), 912-920. DOI: 10.1017/S1368980019003249
(6) Ducrot, P., et al. (2021). “Impact of Nutri-Score on Food Reformulation: Evidence from France.” European Journal of Clinical Nutrition, 75(3), 456-463. DOI: 10.1038/s41430-020-00752-9
(7) Christoph Bauner and Rajib Rahman (2024). The effect of front-of-package nutrition labeling on product composition. European Review of Agricultural Economics. Vol 00 (00), 1-24. DOI: https://doi.org/10.1093/erae/jbae004

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.