L’etichettatura nutrizionale di sintesi sul fronte delle confezioni (FOPNL, Front of Pack Nutrition Labelling) degli alimenti preimballati rischia di slittare alla prossima legislatura europea, con altri anni di ritardo rispetto al termine fissato il 13 dicembre 2017 dal Food Information Regulation (EU) No 1169/11 (articolo 33.5).
Un inaccettabile ritardo che si aggiunge a quello relativo alla definizione dei profili nutrizionali degli alimenti, fissato il 19 gennaio 2009 dal Nutrition and Health Regulation (EC) No 1924/06 (articolo 4).
La società civile – attraverso un gruppo di organizzazioni internazionali impegnate nella tutela dei consumatori e della salute pubblica – indirizza alla Commissione europea una lettera aperta di sollecito. Il NutriScore non può attendere oltre, per aiutare i cittadini europei ad affrontare l’emergenza sanitaria causata dal consumo diffuso di cibo spazzatura (WHO, 2022).
FOPNL, l’ennesimo ritardo ingiustificato
La proposta di riforma del Food Information Regulation, mediante introduzione di un unico sistema di FOPNL da applicare nell’intera UE, era attesa entro la fine del 2022. Ma le lobby contrarie al NutriScore – Ferrero e Coldiretti in prima linea, con il supporto delle industrie che producono cibo spazzatura, l’unico a venire penalizzato da questo sistema – hanno preso il sopravvento.
La Commissione europea ha così posticipato a ‘inizio 2023’ la presentazione della propria proposta. Con un ritardo privo di alcuna giustificazione che potrebbe fare slittare il suo esame politico alla prossima legislatura europea, a fine 2024, ripartendo da zero. Troppo tardi per un’Europa afflitta dall’epidemia delle malattie gravi e non trasmissibili (Non-Communicable Diseases, NCDs) causate dal consumo di alimenti squilibrati.
La speranza di giungere a un’etichetta armonizzata è ora affidata alla Svezia, che assume la presidenza del Consiglio europeo nel primo semestre 2023. Il NutriScore è uno strumento di informazione efficace, già sperimentato in 9 Paesi europei e validato da circa 90 studi scientifici, oltreché da IARC (International Agency for the Research on Cancer) e WHO (World Health Organization).
La preoccupazione delle organizzazioni della società civile
Il percorso decisionale europeo viene ritardato e ostacolato dalle resistenze di una parte di Big Food che ancora resiste, in nome della massimizzazione dei profitti, a rimuovere ingredienti con tenori elevati di grassi saturi (es. olio di palma), nonché a ridurre i contenuti di zuccheri aggiunti e sale. In barba agli impegni assunti nella EU Platform for Action on Diet, Physical Activity and Health, infatti poi fallita.
L’Italia è esemplare di questa distanza tra interessi economici e salute pubblica. Un’industria contraria al NutriScore (a cui ha provato a opporre il vergognoso ‘Nutrinform Battery’) è ora spalleggiata fortemente dal governo Meloni. Mentre 3 milioni di consumatori italiani utilizzano ogni giorno la app Yuka, basata proprio su NutriScore, per comprendere il valore nutrizionale dei cibi.
Le associazioni europee per la sanità pubblica EHN, European Public Health Alliance (EUPHA) e le associazioni di consumatori aderenti alla Confederazione BEUC richiamano perciò l’urgenza di orientare il dibattito sulle esigenze di salute pubblica, nella lettera aperta del 19 dicembre 2022 rivolta a Frans Timmermans (vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Green Deal) e ai Commissari Stella Kyriakides (DG Salute) e Janusz Wojciechowski (DG Agri). (2)
La lettera aperta
La lettera aperta in esame esprime le preoccupazioni della società civile per i ritardi e i contenuti del dibattito sull’etichettatura nutrizionale sul fronte della confezione (FOPNL), sempre meno fondato sulle evidenze scientifiche e la prevalenza della salute pubblica. (3)
L’urgenza è dettata dagli effetti delle diete malsane sulla salute pubblica, specie tra le fasce di popolazione a basso reddito. ‘Oltre la metà degli adulti è ora in sovrappeso o obesa nella maggior parte degli Stati membri dell’UE, esponendo questi cittadini a un rischio significativo di contrarre varie malattie non trasmissibili come il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro (…). Allo stesso tempo, un bambino su tre nell’UE è già in sovrappeso o obeso‘, ricordano le organizzazioni firmatarie.
FOPNL, i criteri essenziali
L’etichettatura nutrizionale sul fronte della confezione deve rispondere alle esigenze dei consumatori per essere utile a indirizzare verso consumi alimentari più sani.
I criteri essenziali di un FOPL nutrizionale sono
- l’obbligatorietà,
- l’uso di codici colore interpretativi,
- il riferimento a quantità uniformi (100 g o 100 ml),
- la facilità per i consumatori di confrontare i prodotti in base alle loro quantità di nutrienti critici, in particolare grassi saturi, zuccheri e sale,
- la considerazione dell’etichetta frontale come uno strumento complementare all’educazione del consumatore e alle raccomandazioni dietetiche.
L’identikit di NutriScore
Le indicazioni fornite dalle associazioni per la salute pubblica e i consumatori rispondono esattamente al modello NutriScore. Questo sistema di etichettatura, inoltre, ‘si basa su basi scientifiche robuste e solide con oltre 80 studi scientifici, pubblicati da ricercatori accademici indipendenti su riviste scientifiche peer-reviewed.
Questi studi hanno confermato la validità del sistema di profilazione nutrizionale che sta alla base del calcolo del suo algoritmo e hanno evidenziato, in molti paesi, l’efficacia del suo formato grafico (cinque colori).
L’interesse di Nutri-Score e la sua superiorità rispetto ad altre etichette nutrizionali è stato dimostrato in termini di percezione, semplicità d’uso, comprensione oggettiva, impatto sulle scelte alimentari e sulla qualità nutrizionale dei cestini della spesa in condizioni reali, in diversi contesti: supermercati virtuali , negozi sperimentali e nei supermercati nella vita reale. Questi studi hanno dimostrato che Nutri-Score è particolarmente efficace nei gruppi ad alto rischio (popolazioni svantaggiate, studenti, soggetti affetti da malattie croniche)‘, ricorda Serge Hercberg, professore emerito di Nutrizione all’Università Sorbonne di Parigi.
Profit over People, ora Basta!
Marta Strinati e Dario Dongo
Note
(1) Il testo della lettera e gli allegati sono disponibili su https://www.ehnheart.org/medias/news/2155:ehn,-beuc-and-epha-ask-for-a-timely-proposal-on-front-of-pack-etichettatura-nutrizionale.html
(2) EPHA riunisce 89 organizzazioni per la sanità pubblica, EHN (European Heart Network) rappresenta 28 organizzazioni impegnate sulle malattie cardiovascolari e BEUC (European Bureau of Consumer Unions) è la voce di 46 associazioni di consumatori indipendenti.
(3) Si pensi alle critiche rivolte al NutriScore, largamente apprezzato eppure oggetto di attacchi di ogni sorta, incluso quello dell’Antitrust italiano e di SAFE, che ha pubblicato un documento pieno di inesattezze, come spiegato dal professore Serge Hercberg. V. Dario Dongo. NutriScore, il prof. Serge Hercberg risponde al rapporto di Safe. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.10.22