HomeConsum-attoriInfarti e aritmie. Il lato oscuro degli energy drink. 16 a confronto

Infarti e aritmie. Il lato oscuro degli energy drink. 16 a confronto

Gli energy drink possono minacciare la salute dei consumatori, soprattutto quelli più giovani. Il loro consumo abituale e/o massiccio è infatti associato a danni al sistema cardiovascolare.

L’indagine di mercato su 16 energy drink disponibili in Italia rivela inoltre la presenza di coloranti e additivi chimici poco raccomandabili, oltre a caffeina e zucchero in quantità.

1) Red Bull, Monster e altri energy drink

La ricetta-base degli energy drink è composta da un alto tenore di caffeina, in combinazione con taurina, saccarosio (o edulcoranti di sintesi, nelle versioni sugar free), vitamine del gruppo B, ginseng e altri estratti di erbe.

La caffeina, in tutti i prodotti esaminati, ha una concentrazione sempre superiore ai 150 mg/L. Ed è perciò obbligatorio riportare in etichetta di tali bevande, ai sensi del Food Information Regulation (EU) 1169/11, l’avvertenza:

Alto contenuto di caffeina. Non adatto ai bambini o alle donne in gravidanza o durante l’allattamento’.

2) Caffeina, concentrazioni e dosi folli

La concentrazione di caffeina, nei 16 prodotti esaminati, varia da 240 a 320 mg/L. Vale a dire, dal 160% fino al 213% rispetto alla dose che il legislatore europeo classifica come ‘alta’.

La quantità di caffeina oltretutto aumenta in proporzione al formato della lattina, fino a superare i 160 mg di caffeina in una lattina di Monster. Una dose obiettivamente eccessiva.

TABELLA ENERGY DRINK CLASSICI
Rilevazione gennaio 2025

3) Caffeina, ‘health claims’ non ammessi e sicurezza alimentare

L’ingrediente caratteristico degli energy drink – la caffeina, di provenienza dichiarata come naturale nella sola bevanda di Coop – può stimolare il sistema nervoso centrale e aumentare la lucidità mentale, riducendo la sonnolenza. I relativi ‘health claims’ non sono stati peraltro approvati, ai sensi del Nutrition and Health Claims Regulation (EC) 1924/06, e il loro suggerimento anche implicito è perciò vietato.

La sicurezza alimentare di bevande che contengono caffeina è stata valutata da EFSA (European Food Safety Authority), nel 2015. Secondo l’Autorità, non destano preoccupazione in un adulto sano di 70 kg

– dosi singole fino a 200 mg di caffeina e

– fino a 400 mg totali di sostanza nell’arco della giornata. (1)

4) Bambini e ragazzi, basta un drink per sforare

Per bambini e adolescenti, invece, ‘le informazioni disponibili sono insufficienti per ricavare un’assunzione sicura di caffeina’, dichiara l’Authority. Viene quindi esteso a questa fasce di popolazione (vulnerabile per definizione) il criterio stabilito per gli adulti sani.

La dose giornaliera da non superare è dunque stabilita in 3 mg per kg di peso corporeo. Vale a dire, per esempio

  • 150 mg al giorno per un peso corporeo di 50 kg, tipico di un adolescente
  • 120 mg per un pre-adolescente (13 anni) di 40 kg
  • 75 mg per un bambino decenne di 25 kg.

I conti sono presto fatti. Ai più giovani basta una lattina di energy drink per superare la soglia di sicurezza. Senza contare l’ulteriore consumo di caffeina contenuta in altre fonti alimentari come tè, cioccolato e altre bevande (come la Coca-Cola, che ne contiene oltre 106 mg/L).

5) Eccesso di caffeina, quali effetti?

Gli adulti hanno quasi certamente sperimentato almeno una volta gli spiacevoli effetti di un eccesso di caffeina, anche solo per via di un caffè di troppo. Effetti che gli ‘energy drink’ possono amplificare, per il dosaggio e la combinazione con zucchero e altri ingredienti (si veda il paragrafo successivo).

Agitazione, palpitazioni, insonnia e altri disturbi del sonno sono gli effetti collaterali più noti. Ma non i soli. A risentirne è infatti anche il sistema cardiovascolare.

Uno studio (Kaur et al., 2022) sottolinea che il consumo di energy drink è stato più volte associato a danni al sistema cardiovascolare, come aritmie atriali e ventricolari, infarti del miocardio, cardiomiopatie e morte cardiaca improvvisa. Gli autori ne definiscono i consumi ‘un problema di salute pubblica in crescita negli ultimi decenni’. (2)

6) Caffeina mista ad altri stimolanti

Ogni ingrediente degli energy drink può contribuire a questi effetti nocivi.

La caffeina agisce sul sistema cardiovascolare attraverso vari meccanismi – come il blocco della vasodilatazione dei letti vascolari, l’aumento del tono simpatico e l’azione inotropa positiva sul miocardio – che determinano l’aumento acuto della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.

Gli altri ingredienti caratteristici degli energy drink – come taurina, zuccheri e vitamine del gruppo B – a loro volta ‘possono contribuire a questi esiti aumentando la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna (BP) e la contrattilità del cuore, oltre a prolungare il QTc (l’intervallo misurato con l’ECG, ndr)’.

7) Zuccheri semplici, malattie cardiovascolari e diabete

Gli zuccheri semplici, vale a dire saccarosio, glucosio o sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, sono anch’essi responsabili dei rischi cardiovascolari descritti nello studio in esame. Nei prodotti da noi esaminati, gli zuccheri variano dal 7,4 al 15%. Fino alla dose di 55 g – pari a 11 cucchiaini di zucchero in una sola porzione –  in una lattina di Monster.

È stato notato che zucchero e caffeina hanno effetti sinergici che causano un aumento significativamente elevato della glicemia e dell’insulina dopo il loro consumo’. Ciò vuol dire che nel lungo termine il consumo di questi drink porta a obesità e resistenza all’insulina. ‘E il diabete è un importante fattore di rischio e una delle cause più comuni di malattie cardiovascolari’.

8) Altri ingredienti ‘attivi’

Le vitamine del gruppo B sono quasi sempre presenti negli energy drink. Note come integratore benefico, anche queste possono probabilmente aumentare gli effetti stimolatori degli altri ingredienti presenti in queste bevande, ipotizzano gli autori dello studio.

Guaranà e yerba mate, due piante spesso presenti negli energy drink, sono a loro volta ricche di caffeina. ‘Questi ingredienti potrebbero anche aumentare gli effetti avversi della caffeina sul sistema cardiovascolare’, annotano i ricercatori.

Ginkgo biloba e ginseng, a loro volta spesso presenti negli energy drink, vengono indicati dai ricercatori (Kaur et al., 2022) come potenzialmente nocivi:

– alcuni casi clinici descrivono gravi eventi emorragici dovuti agli estratti di ginkgo biloba, probabilmente a causa del suo effetto di antagonismo del fattore di attivazione piastrinica;

– l’uso prolungato di ginseng è invece associato a effetti collaterali cardiovascolari, come aumento della pressione arteriosa, sindrome del QT lungo o fibrillazione atriale.

9) Sale/sodio

A dispetto dei sapori dolcificati, le bevande energetiche contengono anche dosi non trascurabili di sale.

Il tenore più elevato, 0,24%, è presente nella bibita di Eurospin che così fornisce 60 mg di sale per porzione. La dose massima di sale per lattina è invece contenuta nella Monster, 0,96 g.

10) Additivi e coloranti

Additivi, aromi e coloranti completano la ricetta dei drink ‘energizzanti’.

Physik, Burn, Monster, Lemonsoda, Crazy Tiger e Eurospin contengono il conservante benzoato di sodio (E 211) o acido benzoico (E 210), la cui diffusione nelle bevande suggerisce la facilità di superamento della dose giornaliera tollerabile per i bambini. Entrambi gli additivi sono associati a reazioni di ipersensibilità e allergia (asma, prurito, arrossamento) e sono sospettati di favorire l’iperattività nei bambini, da soli o in mix con alcuni coloranti azoici.

Lemonsoda contiene invece i fosfati di sodio, correlati a un aumento del rischio cardiovascolare e al peggioramente dell’infiammazione intestinale. (3)

Molti energy drink ‘classici’ contengono inoltre coloranti fortemente sconsigliati:

– Burn e Lidl aggiungono il caramello ammoniacale (E 150d), che può contenere un composto sospettato di essere cancerogeno (gruppo 2b) dalla IARC e deve essere evitato in caso di intolleranza ai solfiti.

– Eurospin e Lidl zero impiegano invece il caramello E150c, a base di ammoniaca, che può contenere una sostanza (THI) immunotossica e una sospettata da Iarc di essere cancerogena (classe 2b). Psychik contiene invece caramello 150b, da evitare in caso di intolleranza ai solfiti.

San Benedetto, infine, aggiunge un colorante di Southampton, il rosso E129 che, come recita l’avvertenza obbligatoria in etichetta ‘Può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini’.

11) Sugar free, dalla padella alla brace

La ricerca di prodotti sugar free è una tendenza consolidata e in crescita, come rileva da alcuni anni l’Osservatorio Immagino. (4) Anche tra gli energy drink l’offerta prospera. Ma con cosa viene sostituito lo zucchero?

Nel campione, la versione sugar free è sempre a base di edulcoranti sintetici: aspartame, acesulfame k e sucralosio. Nei prodotti di Eurospin e San Benedetto troviamo anche i ciclammati. Tutte queste sostanze sono sconsigliate da WHO perché sono inutili per perdere peso ed espongono a malattie come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità. (5)

Aspartame e acesulfame K, peraltro, in un recente studio di coorte condotto su 102.865 adulti francesi (Debras et al., 2022) sono associati anche a un aumento del rischio di cancro, in particolare al seno, e di tumori legati all’obesità. (6)

TABELLA ENERGY DRINK SENZA ZUCCHERO
Rilevazione gennaio 2025

Le versioni ‘senza zuccheri aggiunti’ contengono poi a volte gomma arabica e di xanthan, il cui abuso causa disturbi intestinali.

12) Aromi e coloranti nella versione gusto frutta

Con o senza zucchero, si moltiplicano gli energy drink al gusto di frutta. Un sottogruppo che peraltro non è migliore dal punto di vista della qualità nutrizionale.

La ricetta base è sostanzialmente identica a quella delle bevande energizzanti ‘classiche’. Stessa quantità di zuccheri o stessi edulcoranti di sintesi, caffeina, taurina etc.

I vari gusti vengono ottenuti con aromi di sintesi (genericamente definiti ‘aromi’), come nella Red Bull, o aromi naturali (nella Monster) che richiamano il sapore del frutto citato in etichetta.

Quanto ai coloranti, oltre alla presenza dei caramelli di cui già detto, si segnala la Monster Energy Ultra Strawberry Dreams che nella sua bibita con 160 mg di caffeina a porzione inserisce anche l’E129 e l’E110 segnalati come causa di ADHD e pertanto accompagnati dall’avvertenza in etichetta: ‘Può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini’.

13) Uso, abuso e avvertenze

In qualsiasi forma e gusto, è un dato di fatto che gli energy drink siano intesi da certe fasce di popolazione come uno stimolante utile allo ‘sballo’.

Ingurgitare diverse lattine di drink o abbinarvi gli alcolici (con effetto che attenuta la sonnolenza indotta dell’alcol ma non gli effetti di stordimento) è però pericoloso e i produttori – che ne sono a conoscenza – provano a limitare le proprie responsabilità con avvertenze in etichetta del tipo:

‘Non mescolare con l’alcool. Consumare in modo responsabile’, Monster.

‘Consumare in modo responsabile’, Burn.

‘Consumare moderatamente’, Red Bull e Lemonsoda.

‘Non adatto ai diabetici e alle persone sensibili alla caffeina. Non consumare con alcol né durante un’intensa attività sportiva’, Lidl.

14) Marketing sfrenato

È difficile conciliare le avvertenze alla cautela con l’incoraggiamento al consumo veicolato dal marketing e dalle sponsorizzazioni con eventi e personaggi sportivi considerati un modello da emulare. Qualche esempio.

Bere una lattina di Burnalimenterà il fuoco che è in te. Artisti, Musicisti, gli Stylist ed Appasionati tutti sanno di cosa stiamo parlando. Apri una lattina di Burn Energy e lo scoprirai anche tu!’.

I creativi – o aspiranti tali – sono nel mirino del marketing. ‘Musicisti, rivoluzionari, studenti, guerrieri della strada, metallari, geek, hipster e biker l’amano… l’amerai anche Tu!’, garantisce Monster.

15) Danni temporanei e permanenti

Il consumo di energy drink, a dispetto del marketing, è associato a sofferenze temporanee e reazioni molto gravi. Gli autori dello studio in esame (Kaur et al., 2022) li riassumono così:

Gli effetti collaterali acuti associati agli ED (energy drink, ndr) sono mal di testa, disagio, irritabilità, eccitabilità, malessere, disidratazione, nervosismo, insonnia, nausea/vomito, dolore addominale e xerostomia (secchezza delle fauci, ndr).

Alcune altre conseguenze più gravi e persino fatali che sono state segnalate dal consumo di ED includono crisi epilettiche, emorragia intracerebrale, epatite acuta, rabdomiolisi, insufficienza renale acuta e psicosi’.

Tutto ciò in aggiunta ai già citati danni cardiovascolari, che ‘includono aritmie sopraventricolari e ventricolari, vasospasmi coronarici, ischemia/infarti miocardici e morte cardiaca improvvisa in pazienti altrimenti sani. I sintomi di presentazione in questi pazienti erano spesso dolore al petto, palpitazioni, nausea e vomito’.

Un recente studio italiano (Costantino et al., 2023) offre una revisione completa degli effetti confermati dell’abuso acuto o cronico di bevande energetiche sulla salute umana. Una collezione di dati impressionante accompagnata da una considerazione inquietante:

Questa revisione evidenzia la necessità di un maggiore rigore nella valutazione della morte cardiaca improvvisa, in particolare nei giovani, poiché potrebbero essere coinvolte sostanze legali come le bevande energetiche’, scrivono gli autori dello studio. (7)

16) Restrizioni alla vendita di energy drink

I ricercatori invocano la regolamentazione di queste bevande e maggiori studi sull’interazione dei vari ingredienti in esse contenuti. Gli energy drink continuano invece a essere disponibili senza restrizioni, persino nelle vending machine.

Soltanto in alcuni Paesi sono previste restrizioni alla vendita ai minori. In Polonia, Lituania, Lettonia e Turchia la vendita è consentita solo ai maggiori di 18 anni. Il governo ceco ha votato una misura analoga e il Regno Unito ne sta discutendo. (8)

Marta Strinati

Note

(1) EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies. Scientific Opinion on the safety of caffeine. EFSA Journal. 27.5.15 https://doi.org/10.2903/j.efsa.2015.4102

(2) Amandeep Kaur, Hamza Yousuf, Devyani Ramgobin-Marshall, Rahul Jain, Rohit Jain. Energy drink consumption: a rising public health issue. Rev. Cardiovasc. Med. 2022, 23(3), 83. https://doi.org/10.31083/j.rcm2303083

(3) Marta Strinati. Caffè al ginseng, attenzione agli additivi. 20 prodotti a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.7.24

(4) Marta Strinati. Food consumption in Italy in the XVI edition of the Osservatorio Immagino. FT (Food Times). 21.12.24

(5) Marta Strinati. ‘Senza zuccheri’? Gli edulcoranti sintetici sono inutili e nocivi, avverte WHO. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.5.23

(6) Marta Strinati. Aspartame and health risks, brief scientific review. FT (Food Times). 20.8.23

(7) Lo studio italiano. Costantino A, Maiese A, Lazzari J, Casula C, Turillazzi E, Frati P, Fineschi V. The Dark Side of Energy Drinks: A Comprehensive Review of Their Impact on the Human Body. Nutrients. 2023 Sep 9;15(18):3922. doi: 10.3390/nu15183922. PMID: 37764707; PMCID: PMC10535526.

(8) Energy Drink: l’Europa chiede divieti per i più piccoli, ma l’EFSA non stabilisce limiti per i giovani. Beverfood. 29.11.24

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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