HomeConsum-attoriDolcetto o scherzetto? Slalom tra i dolciumi di Halloween. 13 a confronto

Dolcetto o scherzetto? Slalom tra i dolciumi di Halloween. 13 a confronto

Per i bambini (e non solo) ogni occasione è buona per travestirsi e rimediare dolciumi, e Halloween non fa eccezione. Agli adulti spetta un minimo di attenzione sulla qualità di caramelle, cioccolate e snack a forma di zucca, fantasmi e altro. Tali prodotti possono infatti contenere ingredienti e additivi horror, come mostra la nostra indagine di mercato su 13 proposte per la festa che cade il 31 ottobre.

1) Sbatti il mostro sul packaging

I dolciumi per Halloween quasi sempre si caratterizzano solo per il packaging, decorato con scheletri, fantasmi e altri personaggi dell’orrore. In altri casi, è la forma a contestualizzare l’alimento.

Le ricette sono poco adatte, come spesso accade, alla nutrizione dei bambini:

– lo zucchero domina, con buona pace alle raccomandazioni di EFSA a ridurne al minimo i consumi (1)

– additivi alimentari problematici e aromi di sintesi a loro volta ricorrono in vari dolciumi e snack di Halloween.

2) Tiger, guardare ma non mangiare

La catena olandese Tiger è poco attenta alla qualità degli alimenti, come già emerso in una precedente indagine. (2)

Due su tre, tra i prodotti di Halloween esaminati, sono particolarmente inadatti ai bambini:

– i marshmallow a forma di zucca e teschio (con gelatina di maiale e manzo), sono composti per il 75% da zuccheri (favoriti dall’aggiunta di sciroppo di glucosio-fruttosio) e contengono coloranti da evitare.

L’E120, rosso carminio, ottenuto dalla triturazione degli insetti cocciniglia, può causare allergie e favorire l’iperattività. Ed è tra l’altro presente in vari altri alimenti destinati ai bambini, come si è visto, quali le bevande con succo di arancia e le merende al latte (tipo Frùttolo). È vietato nei prodotti biologici e soggetto a una dose giornaliera accettabile di 2,5 mg/kg di peso corporeo (3,4)

L’E133, blu brillante FCF, se consumato in eccesso è risultato avere un potenziale citotossico e genotossico sui linfociti del sangue umano, come pure si è visto; (5)

– le patatine fritte di Halloween al gusto paprika sono davvero horror.  Non tanto per la forma di fantasmino quanto per la presenza di aromi di affumicatura (oltre ad altri aromi di sintesi) che, come si è visto, sono genotossici. Cioè capaci di danneggiare il DNA e favorire l’insorgenza di cancro e malattie ereditarie. Per questo motivo non ne è stata rinnovata l’autorizzazione all’impiego negli alimenti, con una vergognosa deroga che consente di proseguirne l’utilizzo per altri cinque anni, fino al 2029. (6) Come non bastasse, il contenuto di sale delle patatine Tiger svetta all’1,7%. Un sacchetto vale quindi un terzo della soglia massima giornaliera di sale indicata da WHO.

2.1) Tiger, monete di ‘cioccolato al latte’

Le monete di cioccolato al latte sono il terzo prodotto di Tiger esaminato. Burro di cacao e pasta di cacao sono certificati Rainforest Alliance e l’aroma è naturale di vaniglia.

Lo zucchero ancora una volta abbonda oltre misura, 62%, al primo posto nella lista ingredienti. E i grassi saturi esprimono il 16%.

Immancabile l’emulsionante lecitina di soia, sconsigliato alle persone a essa allergiche poiché la possibilità di contaminazione da parte delle frazioni proteiche di questo allergene non può venire esclusa.

Ricetta e valori nutrizionali simili qualificano le monete di cioccolato Walcor Horrorween. Vicino anche il prezzo (22 €/kg), ma con un cacao non certificato.

Meno zucchero (56,1%), più grassi saturi (18,6%) e aromi di sintesi si trovano invece nella ben più costosa sagoma di cioccolato al latte di Dolfin.

3) Dolfin, gelatine con succo di frutta

Succo di frutta (7%), coloranti vegetali e una modesta quantità di zuccheri (12,5%) distinguono favorevolmente le gelatine Slime di Dolfin, con il difetto degli aromi di sintesi.

L’addensante – necessario nelle gelatine (ove spesso viene impiegato collagene suino) – è l’agar-agar (E 406), una miscela di polisaccaridi estratti da alghe rosse. Un additivo non problematico, salvo eccessi che possono causare disturbi intestinali (gonfiore, flatulenza, effetto lassativo).

Agar-agar è vietato in alcuni prodotti della confetteria a causa del rischio di soffocamento, in particolare per bambini e anziani. L’etichetta avverte infatti che ‘si consiglia la supervisione di un adulto per il consumo delle gelatine ai bambini al di sotto dei 5 anni per la loro limitata capacità di masticazione’.

confronto tra dolciumi Halloween

4) Zàini, morbido ma da dosare con attenzione

Il sacchetto per Halloween di Zàini contiene due tipi di dolciume, caramelle morbide (mou) e praline.

Lo zucchero è il primo ingrediente in entrambi i dolciumi, che ne presentano livelli elevati.

Le caramelle mou sommano allo zucchero lo sciroppo di glucosio, in un mix che fa svettare la percentuale di zuccheri al 65%. In aggiunta agli aromi di sintesi.

Cocco e burro di cacao portano i grassi saturi delle praline di cioccolato al 25%, il livello più alto di tutti i 13 prodotti esaminati. Con aggiunta di lecitina di soia e aromi naturali.

5) Ferrero, il pipistrello

Una busta a forma di pipistrello è la proposta di Halloween della Ferrero. La confezione contiene 8 pezzi, di cui sei snack al cioccolato al latte (due dei quali doppi) e due Tic Tac, con diversi aromi di sintesi.

L’intera busta costa circa 11 euro (50 euro/kg, come i prodotti di alta pasticceria).

dolciumi per Halloween Ferrero

5.1) Kinder Ferrero, olio di palma per tutti

Dalla Nutella anche vegan ai dolciumi Kinder, Ferrero mantiene in ricetta l’olio di palma. Un grasso tropicale che GIFT (Great Italian Food Trade) si ostina a criticare, sia per l’impatto socio-ambientale nelle terre di origine, sia per quello nutrizionale. (7)

Due dei quattro dolciumi al cioccolato al latte presenti nella busta Ferrero sono identici (barrette Kinder e Kinder Maxi), altri due sono invece realizzati sulla medesima ricetta di base con aggiunta di cereali o crema alla nocciola.

Le barrette Kinder e Kinder Maxi si caratterizzano per lo zucchero quale ingrediente primario (53,3%). E i grassi saturi raggiungono il 22,6%, il picco più alto dell’intero campione dopo le praline di Zàini. Emulsionanti (lecitina di soia) e vanillina (di sintesi) completano la ricetta.

Su questa base, si articolano gli altri due snack al cioccolato:

– Kinder Cereali, con un po’ meno cioccolato e un minimo di cereali, rispetto alla ricetta standard. Gli zuccheri scendono così a poco meno della metà dello snack (49,1%) e i grassi saturi a 21,9%

– Kinder Bueno, farcito con crema alla nocciola, con zuccheri al 43,6% e grassi saturi al 16,8%.

Emulsionanti e vanillina (vaniglia di sintesi) sempre presenti.

5.2) Tic Tac, zucchero e aromi di sintesi

Le due caramelle Tic Tac sono quasi sovrapponibili per ricetta e valori nutrizionali:

– zucchero al primo posto, a rappresentare il 91-93% della caramella

– ripieno di maltodestrine (carboidrati) e amido di riso

– addensante gomma arabica (E414), che può causare disagio gastrointestinale (gonfiore, flatulenza, effetto lassativo) in caso di forte consumo o combinazione con altre gomme.

I gusti, nei richiami sul sito web dell’azienda, sono alquanto ‘suggestivi’:

– un ‘ineguagliabile cuore fruttato all’arancia’ nei Tic Tac Orange, tra i cui ingredienti figurano soltanto aromi di sintesi

– ‘il gusto della fragola si fonde alla vaniglia e alla menta’ nelle strawberry mix, ove ‘fragola in polvere e succo di limone in polvere’ sono preceduti dagli aromi di sintesi, senza alcuna traccia di menta né vaniglia.

Il gusto per l’horror, del resto, fa rima con Halloween.

Marta Strinati

Note

(1) Marta Strinati. Il ruolo nocivo degli zuccheri nella dieta, parere EFSA. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.3.22

(2) Dario Dongo. Tiger, oggetti simpatici ma snack con etichette fuorilegge e olio di palma dappertutto. GIFT (Great Italian Food Trade). 13.5.17

(3) Marta Strinati, Dario Dongo. Spremuta, succo di arancia o bevanda? 34 prodotti a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.6.22

(4) Marta Strinati. Frùttolo e altre merende al latte, 10 prodotti a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.9.21

(5) Marta Strinati. Tossicità dei coloranti alimentari sintetici, rassegna scientifica. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.8.24

(6) Marta Strinati. Aromi di affumicatura, genotossici ma ancora molto diffusi. Eccoli in 40 prodotti. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.7.24

(7) Dario Dongo. Brasile, land grabbing e deforestazioni per l’olio di palma ‘sostenibile’ di Ferrero e Big Food. Lettera aperta. 22.5.23

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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