Il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare – nel corso di un’inchiesta per frode in commercio, nei confronti dei responsabili di Italian Food SpA, Gruppo Petti – hanno eseguito un maxi-sequestro di 4.477 tonnellate di conserve di pomodoro e semilavorati, per un valore commerciale di oltre 3 milioni di euro. (1)
L’indagine condotta dai Carabinieri del RAC (Reparto Tutela Agroalimentare) è culminata con l’esecuzione del decreto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, per la perquisizione e i sequestri nello stabilimento produttivo e il deposito di Venturina Terme e Campo alla Croce di Campiglia Marittima (Livorno).
Petti, il maxi-sequestro
I militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, con il supporto delle unità dell’Arma Territoriale e Forestale, hanno sequestrato:
– 3.500 tonnellate di conserve di pomodoro a marchio Petti. Milioni di bottiglie, vasi di vetro, barattoli, pacchi e brick, etichettati come ‘pomodoro 100% italiano’ e/o ‘pomodoro 100% toscano’,
– 977 tonnellate di semilavorato e concentrato di pomodoro di provenienza extra-UE, in fusti e bidoni stoccati in un piazzale esterno, nell’area dello stabilimento.
Petti, frode in commercio sistematica sull’origine del pomodoro
La Sezione Operativa Centrale del Reparto Operativo (RAC) del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare ha avviato le indagini a gennaio 2021 con il supporto dell’Agenzia delle Dogane, sotto il coordinamento della Procura di Livorno. Raccogliendo prova documentale, corroborata da reiterate osservazioni, di
‘sistematica produzione e fraudolenta commercializzazione di conserve di pomodoro – principalmente passata di pomodoro di vario
tipo e formato con il marchio della nota azienda – falsamente etichettate quale ‘pomodoro 100% italiano’ e/o ‘pomodoro 100% toscano’, destinate alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per la vendita al dettaglio in Italia.’ (1)
La frode sistematica ascritta a sei persone è stata perpetrata mediante utilizzo di ‘rilevanti percentuali (variabili) di pomodoro concentrato estero (extra-UE) miscelato a dosati quantitativi di semilavorati di pomodoro italiano.’
Petti, flagranza di reato
La flagranza di reato è stata accertata al momento dell’accesso dei Carabinieri nell’area di lavorazione, ove gli addetti venivano colti a mescolare i derivati di pomodori di diversa origine. tale operazione.
‘Da qui si risaliva poi alla linea di imbottigliamento ed etichettatura, rinvenendosi migliaia di bottiglie di passata prodotte dall’inizio del turno giornaliero. Sequestrata copiosa documentazione contabile, amministrativa e di laboratorio, cartacea e su supporto informatico, di interessante valenza investigativa. Schede di produzione ufficiose e manoscritte, dalle quali si evince chiaramente il disegno fraudolento, cioè l’attribuzione al prodotto di caratteristiche di origine e composizione diverse da quelle reali.’
Conserve di pomodoro Petti, campionamenti e analisi
Gli ispettori di ICQRF (Ispettorato Centrale Tutela Qualità e Repressione Frodi) del MiPAAF, nel corso delle perquisizioni, hanno eseguito campionamenti sia sui prodotti semilavorati, sia su quelli confezionati ed etichettati.
Le verifiche potrebbero venire condotte, tra l’altro, applicando il protocollo di analisi sviluppato dai ricercatori della Stazione Sperimentale per le Conserve Alimentari di Parma (SSICA). Un sistema analitico innovativo che consente di risalire all’origine del pomodoro, con precisione infallibile, grazie alla caratterizzazione dei minerali presenti nelle conserve. (2)
Petti, altri reati. Tutela ambientale e abuso edilizio
Le autorità di polizia giudiziaria hanno altresì accertato:
– l’inottemperanza di Italian Food SpA a un decreto di ‘sospensione delle attività produttive nello stabilimento di Venturina Terme, per reiterate violazioni di natura ambientale’, notificato a marzo 2021,
– ‘la realizzazione in quell’area di un manufatto di circa 4.000 mq in assenza di concessione edilizia’. Ne è seguita la denuncia del legale rappresentate per i reati di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (art. 650 c.p.) e interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire (DPR 380/01, articolo 31).
Asso-Consum, pronto intervento a tutela dei consumatori
Asso-Consum ha subito presentato istanza di riconoscimento di persona offesa, attraverso la propria avvocata Miriam Chianese. Un intervento tempestivo che precede la costituzione di parte civile, in attesa del risarcimento dei danni subiti dai consumatori.
La Giovanna d’Arco del Foro di Napoli è poc’anzi intervenuta al Tribunale di Chieti, nel procedimento a carico di Filippo Antonio De Cecco. Per rivendicare giustizia su un’altra frode in commercio, relativa a più di 35 mila tonnellate di grano di origine diversa a quella dichiarata. (3)
Dario Dongo
Note
(1) Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare. Rosso scarlatto. Denunciate 6 persone per frode in commercio. Straordinario sequestro di conserve di pomodoro in grossa azienda agroalimentare italiana. Comunicato stampa, 26.4.21
(2) Dario Dongo. Conserve, basta un’analisi a rivelare l’origine del pomodoro. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.6.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/innovazione/conserve-basta-un-analisi-a-rivelare-l-origine-del-pomodoro
(3) Dario Dongo. Filippo Antonio De Cecco, maxi-frode sull’origine del grano. La parola al GIP di Chieti. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.6.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/filippo-antonio-de-cecco-maxi-frode-sull-origine-del-grano-la-parola-al-gip-di-chieti
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.