La rivista dei consumatori svizzeri K-Tipp ha analizzato 16 cipolle alla ricerca di pesticidi. Tutti i bulbi, salvo uno, hanno rivelato la presenza di residui chimici ready-to-eat, all’interno della polpa. Non ci resta che piangere, #SalviamoLeApi e noi tutti.
Cipolle con pesticidi, il test di K-Tipp
K-Tipp ha esaminato 16 bulbi – cipolle bianche, gialle e rosse, cipolline e scalogni – acquistati in supermercati svizzeri. Origini Svizzera, Italia, Francia, Spagna.
Il campione è stato sottoposto ad analisi multiresiduale, in un laboratorio tedesco, per verificare la presenza di residui di oltre 500 pesticidi e altri agrotossici.
Il risultato
Le analisi sono state condotte sempre sul bulbo ‘sbucciato’, cioè privato delle tuniche esterne. Con eccezione dei cipollotti, il cui consumo non postula la sbucciatura.
Tutti i bulbi hanno rivelato la contaminazione da sostanze chimiche. Fatte salve le ‘cipolle dolci’ di origine francese, vendute da Globus, completamente prive di residui. Il peggiore del test è lo scalogno francese ‘Prince de Bretagne’, venduto da Lidl.
Effetto cocktail
In tutti i casi la contaminazione è entro i limiti ‘legali’. Tuttavia, in quasi un terzo dei bulbi (5 campioni su 16) sono state rilevate fino a 3 diverse sostanze chimiche.
La compresenza di diversi agrotossici in un alimento non è ancora normata né soggetta a valutazione tossicologica delle istituzioni sanitarie. Sebbene i pericoli del c.d. effetto cocktail siano stati accertati in un recente studio scientifico, come già visto.
Cipolle, pesticidi vari
La coltivazione ‘convenzionale’ (non biologica) delle cipolle contempla l’impiego di diverse sostanze chimiche tra erbicidi, fertilizzanti e inibitori di germogli. Due sono quelle rinvenute con maggior frequenza nel test svizzero:
– acido fosfonico. Veicolata dai fertilizzanti, questa sostanza è tossica per uccelli, mammiferi e organismi acquatici. Solo a partire da luglio 2022 non potrà più essere aggiunta ai fertilizzanti in UE. L’unica cipolla bio campionata è risultata positiva al test dell’acido fosfonico. K-Tipp non ne individua la causa, che potrebbe risiedere nella presenza di fosfonato in prodotti a base di rame e di alghe, (1)
– idrazide maleica. Impiegata come inibitore di germinazione su cipolle, aglio, patate e tabacco, la molecola è stata rinvenuta in un quarto del campione. È tossica per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Nel 2017 la Commissione europea ha rinnovato la sua autorizzazione fino al 2032. (2)
Cipollotti italiani con fungicidi
Oltre all’acido fosfonico, nei cipollotti italiani venduti da Migros sono state rinvenute tracce di due fungicidi, Boscalid e Penthiopyrad.
Entrambe le sostanze sono molto tossiche per gli organismi acquatici e possono inquinare l’acqua a lungo termine. Inoltre, Boscalid è un interferente endocrino, che danneggia la tiroide e la salute del feto. L’autorizzazione al suo utilizzo in UE, prorogata di un anno, scade il prossimo luglio 2021. (3)
Non ci resta che piangere, #SalviamoLeApi
Non ci resta che piangere all’idea che anche la cipolla, uno dei cibi più poveri nella tradizione letteraria, sia coltivata con sostanze che avvelenano le acque e gli ecosistemi. (4)
L’iniziativa dei cittadini europei #SalviamoLeApi è forse davvero l’unica speranza di salvezza per il Vecchio Continente.
L’Italia ha finora raccolto solo 20 delle 54 mila firme richieste affinché la Commissione europea prenda seriamente in considerazione l’idea di liberare la nostra agricoltura dal dominio delle Big 4, i monopolisti globali di pesticidi e sementi.
Firmiamo tutti e raccogliamo firme a questo link.
Marta Strinati e Dario Dongo
Note
1) V. https://www.infowine.com/it/novita/crea_perche_residui_dellacido_fosfonico_nel_vino_biologicowhy_sc_18437.htm
2) V. https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderFitoPdf?codleg=63726&anno=2018&parte=1
3) V. Reg. UE 2020/869 che modifica il reg. UE 540/2011 per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione delle sostanze attive beflubutamid, benalaxyl, benthiavalicarb, bifenazato, boscalid, bromoxynil, captan, ciazofamid, dimetomorf, etefon, etoxazole, famoxadone, fenamifos, flumiossazina, fluoxastrobin, folpet, formetanato, metribuzin, milbemectin, Paecilomyces lilacinus ceppo 251, phenmedipham, fosmet, pirimifosmetile, propamocarb, prothioconazole e s-metolachlor https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32020R0869&from=ES
(4) Dario Dongo. ISPRA, rapporto 2020 sui pesticidi nelle acque. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.12.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/ispra-rapporto-2020-sui-pesticidi-nelle-acque