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#ASTEnetevi. La campagna per l’abolizione delle aste al doppio ribasso e del sottocosto

#ASTEnetevi! Con questo slogan #Filierasporca e la Flai Cgil conducono una campagna di sensibilizzazione su alcuni meccanismi di formazione dei prezzi degli alimenti che stanno distruggendo l’agricoltura e i diritti dei lavoratori. L’iniziativa, lanciata il 24 marzo 2017, mette in guardia i consumatori sul vero prezzo dei prodotti sottocosto e invita la GDO e il ministero a mettere fine ad alcune pratiche che strangolano i lavoratori.

#ASTEnetevi dalle aste al doppio ribasso

Obiettivo della campagna è interrompere la pratica delle aste al doppio ribasso. Una modalità di acquisto che stressa la formazione dei prezzi, fino a tradursi in un danno generalizzato all’intera filiera.

Le aste basate sul meccanismo del doppio ribasso si svolgono on line. La GDO fa sedere attorno a una piattaforma virtuale i propri fornitori, chiedendo loro di avanzare un’offerta per una grande quantità di un certo prodotto.

Sulla base dell’offerta più bassa la GDO convoca successivamente una seconda asta on line, che in poche ore chiama i partecipanti a rilanciare, con un evidente paradosso, per ribassare ulteriormente il prezzo di vendita di quel prodotto.

#ASTEnetevi dagli acquisti sottocosto

Strettamente collegato al meccanismo delle aste al doppio ribasso è la vendita “sotto costo” dei prodotti alimentari. Un richiamo per molti irresistibile. Ma che cela distorsioni di cui il consumatore neanche sospetta. E abbatte la qualità intrinseca del prodotto ai minimi termini.

“Meccanismi come il sottocosto e le aste on line distruggono l’intera filiera dell’agricoltura, perché alterano alla base i rapporti tra grande distribuzione e consumatore, facendo pagare il costo più elevato all’ambiente e ai produttori, oltre ad aggravare le condizioni di sfruttamento dei lavoratori e il caporalato”, spiega Fabio Ciconte, direttore di Terra! e portavoce di #FilieraSporca.

L’appello a cambiare marcia

I promotori della campagna si rivolgono a tutti i responsabili di tali fenomeni. Invitano i consumatori a ragionare sul valore del sottocosto, lasciandolo invenduto sullo scaffale. E sollecitano GDO e ministero delle Politiche agricole a eliminare le aste a doppio ribasso. La GDO può semplicemente rinunciarvi. Il ministero è invece chiamato a metterle fuorilegge. Una lettera al ministro Maurizio Martina (che alleghiamo) chiarisce bene i termini della questione. Peraltro nota e condivisa dallo stesso ministro, che si è detto “molto preoccupato per le aste al doppio ribasso e per il forte impatto che hanno sull’agricoltura italiana”.

ALLEGATO Lettera Ministro Martina

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