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Amazon Pantry, cosa non va

La denuncia di Amazon Pantry all’Antitrust ha suscitato reazioni discordi sulla nostra pagina Facebook. Tra i fedelissimi del miglior prezzo a casa propria, e quelli che invece considerano l’impatto di Amazon sulla società (evasione fiscale, sfruttamento dei lavoratori, competizione vincente sulla distribuzione tradizionale). Vale quindi la pena di chiarire il significato della nostra segnalazione all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato.

Amazon Pantry, come funziona il servizio

Amazon, gruppo statunitense leader nel commercio elettronico, opera in Italia attraverso una società basata a Milano e la propria sede europea in Lussemburgo.

Amazon Pantry è una piattaforma per l’acquisto e la consegna a domicilio di prodotti alimentari e prodotti per la casa, attivata da circa un anno a favore dei clienti premium (quelli iscritti al servizio Amazon Prime).

Il sistema Pantry permette al consumatore di selezionare e acquistare una vasta gamma di prodotti – alimentari e non – attraverso la specifica sezione dedicata sul sito Amazon.it. Previo accesso ad alcune informazioni sui prodotti in offerta.

A seguito della scelta, il consumatore si trova a riempire una scatola virtuale ove inserire ogni prodotto, a cui Amazon assegna una ’percentuale di riempimento (della scatola), in ragione dello spazio/peso occupato.

Dopo aver completato la spesa, il consumatore procede al pagamento dei beni acquistati, che vengono perciò inseriti in una o più scatole e spediti da Amazon all’indirizzo prescelto. Con un costo di spedizione fisso per ogni scatola virtuale, pari a €3,99.

Amazon Pantry, quali prodotti e quali informazioni?

Amazon Pantry offre attualmente poco più di 1300 prodotti, suddivisi in 3 macro-categorie (alimenti, bevande, bambini e neonati). Per un totale di 16 categorie e sottocategorie di prodotti.

Le notizie disponibili, a seguito della selezione di un prodotto:

– un’indicazione generica del nome commerciale della referenza, accompagnata dal peso o dal numero di porzioni contenute in ciascuna confezione,

– due link, ai prodotti dello stesso marchio e alle recensioni dei consumatori sulla singola referenza,

– il prezzo, a volte accompagnato dal costo rispetto all’unità di misura (kg/l) o alla porzione,

– lo spazio occupato dal prodotto, in percentuale rispetto alla scatola virtuale,

– la disponibilità (che può essere immediata o richiedere un’attesa, in genere 2-3 giorni),

– notizie varie, tratte dall’etichettatura del prodotto, in assembramento che si direbbe casuale,

– una o più immagini, che è talora possibile ingrandire per accedere ai dettagli di talune parti della confezione,

– ‘Dettagli del prodotto’, in formato che varia senza alcun apparente criterio. A seconda dei casi il nome o il marchio, peso o volume dell’articolo, nome del produttore, paese di origine, informazioni nutrizionali. È raro tuttavia il rispetto dei criteri stabiliti dal regolamento UE 1169/11 per l’informazione al consumatore relativa agli alimenti,

– ‘Ulteriori informazioni’. Codice ASIN, media dei voti ottenuti dalle recensioni, posizione nella classifica Bestseller di Amazon, peso di spedizione (che non corrisponde alla quantità netta del prodotto), restrizioni di spedizione, data di inserimento su Amazon.it,

– ’Informazioni importanti’. Voci varie, esposte senza alcun apparente criterio logico di sistema, tutte accompagnate da preavviso di incertezza e variabilità (‘I produttori possono modificare la composizione dei loro prodotti. Pertanto, la confezione del prodotto può contenere informazioni diverse rispetto a quelle mostrate sul nostro sito. Si prega di leggere sempre l’etichetta, gli avvertimenti e le istruzioni fornite sul prodotto prima di utilizzarlo o consumarlo’).

– ‘Descrizione del prodotto’, generalmente seguita dal nome commerciale e dal peso o numero delle porzioni, con la sporadica aggiunta di disparate informazioni.

Amazon Pantry, prime considerazioni

Per attingere alle informazioni previste come obbligatorie sui prodotti alimentari, l’utente di Amazon Prime deve districarsi in un labirinto di pagine web che raramente offrono una comunicazione completa e coerente alle regole che vigono in Europa da sei anni ormai. Game Over!

Dario Dongo

Nota

Cfr. reg. UE 1169/11, articoli 9, 10, 14. Si veda anche il Capo II del relativo decreto sanzioni, su https://www.greatitalianfoodtrade.it/sanzioni-reg-ue-116911-analisi-del-decreto

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