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Alimenti a rischio patogeni, l’informazione è necessaria

La puntata odierna della trasmissione ‘Mi manda Rai Tre’ ha offerto l’occasione di ricordare quanto sia necessario informare i consumatori sui rischi legati al consumo di determinati alimenti in quanto possibili vettori di batteri patogeni.

Batteri come E.coli variante STEC, Listeria monocytogenes, Yersinia, Salmonella nei ceppi antibiotico-resistenti, Norovirus possono infatti procurare gravi danni alla salute e anche la morte dei più vulnerabili (bambini, anziani, donne in gravidanza, immunocompromessi).

Questi rischi di salute pubblica devono perciò venire minimizzati con una semplice riforma che preveda l’obbligo di un’avvertenza – in etichetta, menù e cartelli sui punti vendita – affinché le persone vulnerabili non consumino i cibi a rischio.

1) Batteri patogeni, diffusione e responsabilità

E.coli in variante STECListeria m., Yersinia, Norovirus e i ceppi di Salmonella antibiotico-resistenti sono batteri patogeni in grado di causare tossinfezioni alimentari con esiti gravissimi, in particolare sui gruppi di popolazione YOPI (Young, Old, Pregnant, Immunocompromised).

La diffusione di questi patogeni negli alimenti in Unione Europea trova conferma nell’ultimo ‘European Union One Health 2022 Zoonoses Report’, pubblicato da EFSA (European Food Safety Authority) ed ECDC (European Center for Disease Control and Prevention) il 12 dicembre 2023. (1)

I focolai di tossinfezione alimentari più gravi ed estesi sono dovuti a gravi carenze nei sistemi di prevenzione e controllo, in particolare da parte di grandi gruppi industriali. Come si è visto purtroppo, negli ultimi anni, con gli imperdonabili casi Lactalis e Ferrero (salmonella), Buitoni – Nestlé (E.coli), A.I.A. – Veronesi (Listeria). (3,4,5,6,7)

2) Alimenti a rischio intrinseco di sicurezza

Alcuni alimenti – formaggi freschi e semistagionati da latte crudo, oltre alle carni e preparazioni a base di carni, i molluschi e i prodotti che li contengano, qualora non sottoposti a trattamenti termici in grado di inibire i patogeni (mediante cottura di ogni loro parte a 70 °C, 80 °C per due minuti nei frutti di mare) – presentano in ogni caso un rischio intrinseco di sicurezza.

Il rischio di tossinfezione alimentare – le cui complicanze possono essere gravissime e letali per neonati e bambini, anziani e persone immunocompromesse (a causa di patologie o trattamenti farmacologici, i.e. chemioterapia e/o cortisone) – deve quindi venire prevenuto mediante apposite avvertenze rivolte agli stessi e i loro caregiver (si veda il successivo paragrafo 4).

3) Sicurezza e informazione alimentare

La sicurezza alimentare, ai sensi del General Food Law, deve venire garantita mediante analisi di:

– rischio (di tossinfezioni ed effetti negativi per la salute, anche a medio e lungo termine, in relazione al consumo dell’alimento), tenuto conto de

a) le condizioni d’uso normali dell’alimento da parte del consumatore in ciascuna fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione;

b) le informazioni messe a disposizione del consumatore, comprese le informazioni riportate sull’etichetta o altre informazioni generalmente accessibili al consumatore sul modo di evitare specifici effetti nocivi per la salute provocati da un alimento o categoria di alimenti’;

– pericolo (o danno potenziale) per la salute, avuto riguardo tra l’altro della

– ‘particolare sensibilità, sotto il profilo della salute, di una specifica categoria di consumatori, nel caso in cui l’alimento sia destinato ad essa’. (8)

4) Informazioni indispensabili

La prevenzione dei rischi microbiologici di sicurezza degli alimenti a rischio intrinseco (si veda il superiore paragrafo 3) richiede perciò, a seconda dei casi:

– un’avvertenza sul grave rischio per la salute associato al consumo di latte crudo, nonché formaggi freschi e stagionati realizzati con latte crudo, da parte di bambini, anziani, donne in gravidanza e immunocompromessi

– un’indicazione sull’esigenza di garantire la cottura di tutte le carni in ogni loro parte, ad almeno 70 °C e per il tempo necessario a inibire i patogeni, prima che esse vengano consumate da bambini, anziani, donne in gravidanza e immunocompromessi.

L’obbligo di fornire tali informazioni deve venire definito a livello europeo, con apposite diciture chiare e comprensibili, seguendo l’esempio della Francia che lo ha già raccomandato per i formaggi freschi e semistagionati a partire da latte crudo (9,10). E deve sempre venire applicato a:

– etichette degli alimenti preimballati e incartati per la vendita diretta (o preincartati)

– cartelli di vendita ben visibili, in prossimità dei luoghi di esposizione dei prodotti venduti sfusi

– menù e registri anche elettronici di ogni collettività (e.g. agriturismi, trattorie, ristoranti, take-away e food delivery, mense, catering).

5) Restrizioni a vendita e somministrazione

La vendita e la somministrazione di latte crudo e latticini da esso derivati devono inoltre venire vietate nelle mense delle scuole materne e primarie, oltreché in quelle di ospedali, case di cura e residenze assistite. (11)

La formazione del personale delle collettività deve infine venire garantita e soggetta ad appositi controlli, da parte delle competenti autorità, affinché la cottura adeguata di carni e molluschi integri appieno la ‘cultura della sicurezza alimentare’ già prescritta.

6) Basta! alle tragedie che si possono e si devono evitare

Le testimonianze dei genitori delle vittime di omicidi non colposi ma volontari – poiché causati dalla dolosa accettazione del rischio di tossinfezioni, da parte di dirigenti industriali che hanno omesso di rimediare a gravi carenze igieniche negli impianti produttivi – valgano a richiamare la responsabilità della politica, la pubblica amministrazione e la magistratura.

Mi manda Rai Tre, 28 settembre 2024

Un ringraziamento speciale va al conduttore Federico Ruffo e ai redattori di ‘Mi manda Rai Tre’, Edoardo Gentile e Antonella Palmieri, per ricordare a noi tutti la gravità degli eventi che hanno colpito alcuni bambini anche in Italia e le responsabilità di ciascuno affinché essi non si ripetano. Avanti con le riforme e Basta! alle tragedie che si possono e si devono evitare a tutti i costi.

Dario Dongo

Note

(1) Marta Strinati, Dario Dongo. Andamento delle zoonosi in UE, rapporto One Health 2022. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.12.23

(2) Si veda il paragrafo B (Cultura della sicurezza alimentare) del precedente articolo di Dario Dongo. Reg. UE 2021/382. Gestione allergeni, cultura della sicurezza, redistribuzione alimenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.3.21

(3) Dario Dongo. Lactalis, salmonella ai neonati. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.1.18

(4) Marta Strinati. Crisi di sicurezza alimentare, Foodwatch denuncia Ferrero e Buitoni-Nestlé. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.5.22

(5) Marta Strinati. L’Authority belga chiude lo stabilimento Ferrero per i sospetti casi di salmonella collegati ai Kinder. 8.4.22

(6) Marta Strinati. Pizza Fraîch’Up, lo stabilimento di Nestlé Buitoni era una bomba a orologeria. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.10.22

(7) Dario Dongo. Listeria nei würstel AIA, false accuse al formaggio Asiago. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.9.22

(8) General Food Law, regolamento (CE) n. 178/02, articolo 14 (requisiti di sicurezza degli alimenti), comma 3,4

(9) Ministère de l’Agriculture, de la Souveraineté alimentaire et de la Forêt (France). Consommation de fromages à base de lait cru: rappel des précautions à prendre. 9.7.20 https://tinyurl.com/mr2rv5hj

(10) La filiera lattiero-casearia francese, in risposta alla raccomandazione governativa di cui sopra, ha raccomandato l’impiego di una dicitura complementare del tutto priva delle informazioni essenziali in etichetta. Si veda Cniel. Intégration d’un étiquetage complémentaire sur les fromages au lait cru. 11.2.21 https://tinyurl.com/2v26pjnd

(11) Silvia Bonardi, Dario Dongo. Formaggi di malga e formaggi freschi a latte crudo, il pericolo STEC. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.9.23

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